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Finisce mai?

MessaggioInviato: 13/06/2018, 18:46
da aplath
Finisce mai quel maledetto impulso di farsi male per non pensare? Nel mio caso non so bene nemmeno a che cosa non voglio pensare nello specifico. Immagino che il mio conscio e il mio inconscio abbiano solo l'imbarazzo della scelta. Però voglio dire, è vero che sono sempre stata piuttosto fragile e ho una brutta storia da raccontare ma ormai è quasi tutto finito. Il peggio è passato, ora sto abbastanza bene. Alti e bassi ma come tutti. È possibile che aver sofferto mi abbia reso ancora più debole, non più forte come dicono, e io ora abbia semplicemente bisogno di uno sforzo doppio per rendere normali le cose più semplici senza lasciarmi andare al desiderio di farmi male?
O forse ora che sto davvero meglio è solo un'abitudine ormai, perchè quel non pensare è rassicurante?

E soprattutto c'è qualcuno che può dirsi guarito completamente?
Io mi sento come una teiera rotta che hanno rimesso insieme con la colla. Non tornerò mai come prima, e l'unica cosa che dipenda davvero dalla mia, seppur scarsa, forza di volontà è il tenere uniti i pezzi. Non mi ricordo nemmeno se sono mai stata intera.
Io più vado avanti più sono pessimista riguardo ad una guarigione completa. Credo che sia solo un mito di cui tutti abbiamo bisogno per non perdere la speranza e che si possa solo andare avanti cercando di fare ogni giorno meno schifo e per stare il più a lungo possibile senza farsi male.
Spero tanto qualcuno possa smentirmi.

Finisce mai?

MessaggioInviato: 13/06/2018, 20:13
da Lostinthevoid
aplath ha scritto:Finisce mai quel maledetto impulso di farsi male per non pensare? Nel mio caso non so bene nemmeno a che cosa non voglio pensare nello specifico. Immagino che il mio conscio e il mio inconscio abbiano solo l'imbarazzo della scelta. Però voglio dire, è vero che sono sempre stata piuttosto fragile e ho una brutta storia da raccontare ma ormai è quasi tutto finito. Il peggio è passato, ora sto abbastanza bene. Alti e bassi ma come tutti. È possibile che aver sofferto mi abbia reso ancora più debole, non più forte come dicono, e io ora abbia semplicemente bisogno di uno sforzo doppio per rendere normali le cose più semplici senza lasciarmi andare al desiderio di farmi male?
O forse ora che sto davvero meglio è solo un'abitudine ormai, perchè quel non pensare è rassicurante?

E soprattutto c'è qualcuno che può dirsi guarito completamente?
Io mi sento come una teiera rotta che hanno rimesso insieme con la colla. Non tornerò mai come prima, e l'unica cosa che dipenda davvero dalla mia, seppur scarsa, forza di volontà è il tenere uniti i pezzi. Non mi ricordo nemmeno se sono mai stata intera.
Io più vado avanti più sono pessimista riguardo ad una guarigione completa. Credo che sia solo un mito di cui tutti abbiamo bisogno per non perdere la speranza e che si possa solo andare avanti cercando di fare ogni giorno meno schifo e per stare il più a lungo possibile senza farsi male.
Spero tanto qualcuno possa smentirmi.


Secondo me ecco è vero farsi del male può essere una "soluzione", perchè attraverso il dolore contro se stessi, riusciamo a placare un po' quale che abbiamo dentro, ma si chiama comunque dolore (non so forse mi sono spiegato male XD), magari potresti trovare modi alternativi invece che farti del male ad esempio che so leggere? Cucinare? Parlarne con qualcuno? Ci sono di sicuro delle soluzioni ecco! All'inizio immagino che sia difficile, ma magari partendo da piccole distrazioni puoi arrivare pian piano a qualcosa di grande e dire "Evviva un traguardo!" e man mano poi ne arriverano altri sempre più grandi! E sì
guarire è possibile, ma ognuno ha il suo percorso, possono esserci ricadute a volte, ma si impara a gestire le varie crisi in modo che non ci condizionino più, prova a magari a porti questa domanda: "Posso sfogarmi in maniera costruttiva invece che su di me?Che soluzioni ci possono essere?"
Se hai altre domande, vuoi sfogarti ecc... io e tante altre persone siamo qui! Anche per due chiacchere! :hug:

Finisce mai?

MessaggioInviato: 13/06/2018, 22:46
da stella*
Hai descritto in pieno come mi sento anche io. Tante persone in passato mi hanno detto che il dolore rafforza, eppure io oggi sono qui più fragile di prima. Da un po' però ho capito che guardavo 'la forza' da un'angolazione sbagliata e che la mia vera forza era la fragilità.
Ad esempio io sono stata ferita tante volte da tanti eventi e persone, tutt'ora mi succede, soffro ancora per qualsiasi motivo possibile. Anche se all'inizio uso un meccanismo di difesa e fingo di stare bene, oppure mi chiudo in me stessa, poi quando sono da sola tutta la tristezza che avevo esce fuori. È anche vero che però mi viene da pensare "wow, sono stata uccisa così tante volte, però sono ancora viva". Le foglie si staccano dagli alberi e vengono calpestate dai piedi dei passanti con una facilità assoluta, eppure la loro "essenza" rimane intatta. Siamo così anche noi. Poi c'è chi con il tempo costruisce davvero anche una corazza, ma non è necessariamente l'unica forza. È solo uno dei tanti modi di essere forte, probabilmente il più giusto, perché comprende l'amore per sé stessi: chi è davvero forte, è chi sceglie consapevolmente di non farsi più toccare da niente.

Mi sono sentita anche io come te un paio di mesi fa, come se i miei pezzi distrutti fossero stati incollati da una colla. In quel periodo ero uscita dall'autolesionismo da tanto e fingevo di stare bene, me ne autoconvincevo anche io, eppure c'era sempre qualcosa che non andava. Finché un giorno quei pezzi si sono staccati completamente e io sono esplosa, sono di nuovo ricaduta nell'autolesionismo, perché non ho chiesto aiuto.
Secondo me devi far crollare questi pezzi incollati, per costruire davvero una corazza dentro di te: piangi, scrivi quello che senti davvero, come hai fatto anche qui.
Credo che per iniziare a costruire qualcosa di reale, dobbiamo prima far crollare quello che è falso.
E riguardo l'impulso, so che è difficile, ma devi distrarti in tutti i modi possibili. Non so se prima o poi passerà definitivamente, ma credo di sì, io per un periodo non l'ho sentito più, prima di ricaderci. Ti consiglio di non pensare all'impulso in quel momento, ma pensa a qualcosa di totalmente opposto, come a qualcosa di bello. So che non basterà ma sarà utile.. trova quel qualcosa che lo fa svanire. Ad esempio a me quando viene l'impulso lo localizzo e lo osservo, mi rendo conto che si tratta più che altro di rabbia che sono stata abituata a sfogare sul corpo. Così correre o tirarmi pugni al cuscino senza farmi male mi aiuta molto. Poi quando non si tratta di rabbia, cerco sempre di svagarmi. Ad esempio ora lo sento e mi sto distraendo scrivendo a te (anche se non è molto utile perché ci sto comunque pensando e lo alimento un po' di più :lol: ) Scusa se ti sto dicendo cose inutili.
Non credo di poterti essere di aiuto, non ne sono ancora uscita, ho chiesto solo da poco aiuto, ma so che c'è chi c'è riuscito, e sono sicura che ce la farai anche tu.

Finisce mai?

MessaggioInviato: 13/06/2018, 22:50
da Clanspeo
ti consiglio di guardare video su jordan peterson e sam harris...sono una salvezza.
e ovviamente lo psicologo ma penso ci abbia gia provato

Finisce mai?

MessaggioInviato: 14/06/2018, 10:30
da aplath
Lostinthevoid ha scritto:
aplath ha scritto:Finisce mai quel maledetto impulso di farsi male per non pensare? Nel mio caso non so bene nemmeno a che cosa non voglio pensare nello specifico. Immagino che il mio conscio e il mio inconscio abbiano solo l'imbarazzo della scelta. Però voglio dire, è vero che sono sempre stata piuttosto fragile e ho una brutta storia da raccontare ma ormai è quasi tutto finito. Il peggio è passato, ora sto abbastanza bene. Alti e bassi ma come tutti. È possibile che aver sofferto mi abbia reso ancora più debole, non più forte come dicono, e io ora abbia semplicemente bisogno di uno sforzo doppio per rendere normali le cose più semplici senza lasciarmi andare al desiderio di farmi male?
O forse ora che sto davvero meglio è solo un'abitudine ormai, perchè quel non pensare è rassicurante?

E soprattutto c'è qualcuno che può dirsi guarito completamente?
Io mi sento come una teiera rotta che hanno rimesso insieme con la colla. Non tornerò mai come prima, e l'unica cosa che dipenda davvero dalla mia, seppur scarsa, forza di volontà è il tenere uniti i pezzi. Non mi ricordo nemmeno se sono mai stata intera.
Io più vado avanti più sono pessimista riguardo ad una guarigione completa. Credo che sia solo un mito di cui tutti abbiamo bisogno per non perdere la speranza e che si possa solo andare avanti cercando di fare ogni giorno meno schifo e per stare il più a lungo possibile senza farsi male.
Spero tanto qualcuno possa smentirmi.


Secondo me ecco è vero farsi del male può essere una "soluzione", perchè attraverso il dolore contro se stessi, riusciamo a placare un po' quale che abbiamo dentro, ma si chiama comunque dolore (non so forse mi sono spiegato male XD), magari potresti trovare modi alternativi invece che farti del male ad esempio che so leggere? Cucinare? Parlarne con qualcuno? Ci sono di sicuro delle soluzioni ecco! All'inizio immagino che sia difficile, ma magari partendo da piccole distrazioni puoi arrivare pian piano a qualcosa di grande e dire "Evviva un traguardo!" e man mano poi ne arriverano altri sempre più grandi! E sì
guarire è possibile, ma ognuno ha il suo percorso, possono esserci ricadute a volte, ma si impara a gestire le varie crisi in modo che non ci condizionino più, prova a magari a porti questa domanda: "Posso sfogarmi in maniera costruttiva invece che su di me?Che soluzioni ci possono essere?"
Se hai altre domande, vuoi sfogarti ecc... io e tante altre persone siamo qui! Anche per due chiacchere! :hug:


Ciao! Grazie mille, tu hai sempre una parola buona per tutti. Il problema è che io a volte neanche me ne rendo conto, ho tipo dei blocchi al cervello e quando torno in me è troppo tardi. Spero tu abbia ragione e che un giorno sia solo un ricordo. Grazie ancora!

Finisce mai?

MessaggioInviato: 14/06/2018, 10:40
da aplath
stella* ha scritto:Hai descritto in pieno come mi sento anche io. Tante persone in passato mi hanno detto che il dolore rafforza, eppure io oggi sono qui più fragile di prima. Da un po' però ho capito che guardavo 'la forza' da un'angolazione sbagliata e che la mia vera forza era la fragilità.
Ad esempio io sono stata ferita tante volte da tanti eventi e persone, tutt'ora mi succede, soffro ancora per qualsiasi motivo possibile. Anche se all'inizio uso un meccanismo di difesa e fingo di stare bene, oppure mi chiudo in me stessa, poi quando sono da sola tutta la tristezza che avevo esce fuori. È anche vero che però mi viene da pensare "wow, sono stata uccisa così tante volte, però sono ancora viva". Le foglie si staccano dagli alberi e vengono calpestate dai piedi dei passanti con una facilità assoluta, eppure la loro "essenza" rimane intatta. Siamo così anche noi. Poi c'è chi con il tempo costruisce davvero anche una corazza, ma non è necessariamente l'unica forza. È solo uno dei tanti modi di essere forte, probabilmente il più giusto, perché comprende l'amore per sé stessi: chi è davvero forte, è chi sceglie consapevolmente di non farsi più toccare da niente.

Mi sono sentita anche io come te un paio di mesi fa, come se i miei pezzi distrutti fossero stati incollati da una colla. In quel periodo ero uscita dall'autolesionismo da tanto e fingevo di stare bene, me ne autoconvincevo anche io, eppure c'era sempre qualcosa che non andava. Finché un giorno quei pezzi si sono staccati completamente e io sono esplosa, sono di nuovo ricaduta nell'autolesionismo, perché non ho chiesto aiuto.
Secondo me devi far crollare questi pezzi incollati, per costruire davvero una corazza dentro di te: piangi, scrivi quello che senti davvero, come hai fatto anche qui.
Credo che per iniziare a costruire qualcosa di reale, dobbiamo prima far crollare quello che è falso.
E riguardo l'impulso, so che è difficile, ma devi distrarti in tutti i modi possibili. Non so se prima o poi passerà definitivamente, ma credo di sì, io per un periodo non l'ho sentito più, prima di ricaderci. Ti consiglio di non pensare all'impulso in quel momento, ma pensa a qualcosa di totalmente opposto, come a qualcosa di bello. So che non basterà ma sarà utile.. trova quel qualcosa che lo fa svanire. Ad esempio a me quando viene l'impulso lo localizzo e lo osservo, mi rendo conto che si tratta più che altro di rabbia che sono stata abituata a sfogare sul corpo. Così correre o tirarmi pugni al cuscino senza farmi male mi aiuta molto. Poi quando non si tratta di rabbia, cerco sempre di svagarmi. Ad esempio ora lo sento e mi sto distraendo scrivendo a te (anche se non è molto utile perché ci sto comunque pensando e lo alimento un po' di più :lol: ) Scusa se ti sto dicendo cose inutili.
Non credo di poterti essere di aiuto, non ne sono ancora uscita, ho chiesto solo da poco aiuto, ma so che c'è chi c'è riuscito, e sono sicura che ce la farai anche tu.


Stella davvero grazie infinite per le tue parole e per avermi dedicato il tuo tempo. Mi fa stare infinitamente meglio che tu capisca come mi sento, e mi dispiace tantissimo se il mio post ti ha fatto rivere brutti ricordi e brutte sensazioni. Davvero mi dispiace tanto.

È vero soffrire aumenta la tua capacità di capire gli altri e questo e sicuramente un indice di forza, ma quel senso di debolezza quando ti prende l'ansia anche per le cose più semplici e daresti tutto per avere quella calma... la mia non credo sia rabbia, considerando anche la mia storia e la mia indole, credo sia voglia di non esistere. Sono queste le prime parole che mi vengono in mente per descriverla.

Ti ringrazio davvero tanto, altro che inutile, mi hai risollevato la giornata. Grazie ancora di tutto, spero che entrambe potremo presto buttarci tutto alle spalle.

Finisce mai?

MessaggioInviato: 14/06/2018, 10:46
da aplath
Clanspeo ha scritto:ti consiglio di guardare video su jordan peterson e sam harris...sono una salvezza.
e ovviamente lo psicologo ma penso ci abbia gia provato


Ciao, grazie mille per aver risposto! In realtà molti dei miei problemi derivano da uno psicologo: mio padre, un uomo buono, con una voglia di aiutare gli altri che non ho mai visto in nessun altro, ma anche molto incasinato. Una volta ho provato a parlare con una, ma mi ha guardato male e mi ha presentato il conto. Non fraintendermi, so bene che ci sono persone competenti che hanno tanta voglia di aiutare. Ma credo che per guarire con quel tipo di terapia bisogna davvero essere pronti a fidarsi per, e io non credo di esserlo.

Finisce mai?

MessaggioInviato: 14/08/2018, 22:56
da Lithium-87
Mah...me lo sono chiesto moltissime volte anch'io e sono stata anche in terapia da uno psicologo per anni. Mi aiutato, sì...beh, ormai sono molti anni che non mi taglio, ma nonostante questo continuo ad avere bisogno del dolore...in forma di versa, forse più "controllata", quella che non lascia più segni, ma sempre del dolore ho bisogno...