Salve a tutti. Mi sono iscritta a questo forum perché avevo davvero bisogno di parlare con qualcuno, quindi beh, parlo!
Sono uscita dall'adolescenza da un bel po' di anni ma ancora mi trascino dietro problemi di autolesionismo. Lo definirei autolesionismo lieve: raramente ho lasciato cicatrici, e non è una cosa che faccio tutti i giorni. Giusto ogni tanto perdo il controllo sulle emozioni e mi graffio. Immagino sappiate cosa si prova. Nei casi peggiori ho usato un taglierino, e ho tre o quattro cicatrici piuttosto evidenti. L'ultima di luglio. In genere però uso oggetti poco taglienti. Così mi sento giustificata: mi sfogo ma non faccio poi tanto danno! Solo qualche riga, prima rossa, poi bianca, e nel giro di qualche mese è completamente scomparsa. Fino a poco tempo fa non succedeva nemmeno così spesso (tipo quattro o cinque volte all'anno?), tanto che mi sono chiesta spesso se sono davvero autolesionista o se sto mettendo su una recita a mio uso e consumo, per dire a me stessa "vedi quanto soffri, sei giustificata se vuoi smettere di studiare e guardare Netflix!" senza avere veramente intenzione di farmi male. Quindi sì, mi rimprovero di essere un'autolesionista piuttosto scarsa, se la cosa ha senso.
Da qualche tempo mi sono trasferita in Giappone. Cerco lavoro, non lo sto trovando. Mi sento inutile, un fardello per i miei genitori super supportive che mi danno una mano in tutto. Non sono all'altezza delle loro aspettative, anche se loro non fanno niente per farmelo pesare. Le mie amiche sono quasi tutte in Italia. Sono persone bellissime e molto presenti, via chat e via skype, fanno del loro meglio per starmi vicino, ma mi sento comunque sola. Le vedo andare avanti con le loro vite e fare progetti senza di me e mi sento abbandonata, anche se so quanto è irrazionale, visto che sono stata io ad andare via, e di certo non voglio che se ne stiano chiuse in casa a piangere la mia assenza finché non torno a Natale. Però vederle fare piani senza di me fa lo stesso male. E mi sento in colpa per questa gelosia senza senso, mi sento patetica perché non riesco a trovare lavoro, mi sento un peso morto e un fardello, e insomma, i problemi di autolesionismo si stanno un po' intensificando.
Da un lato vorrei parlarne con le mie amiche. Una di loro lo sa, me lo sono fatto fuggire per colpa di qualche tequila bum bum di troppo. Le altre probabilmente sospettano, ma non se ne è mai parlato. Vorrei confessare, parlarne con loro, ma ho paura che sia una cosa egoista da fare. Alla fine sono lontane, cosa potrebbero farci? Ha senso far stare male loro per sentirmi un po' meglio io? Soprattutto considerando che le mie ferite sono leggere e si vedono appena, forse è meglio se mi aggiusto da sola invece di far venire ansia a persone che si trovano a 10000 km di distanza? E se volessi confessare solo per attirare la loro attenzione su di me e sentirmi rassicurata?
Eh boh, ho detto più o meno tutto, e va già meglio così. Bella cosa l'internet e l'anonimato grazie per avermi permesso di lanciare questo urlo nel vuoto!