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Perché ti tagli?

MessaggioInviato: 27/06/2020, 23:39
da MyMindIsInsane
Il perché me lo sono chiesta tante volte, ma non ho mai saputo dargli un significato preciso.

Personalmente mi taglio perché mi fa' stare bene, mi taglio quando credo di aver fatto del male a persone a cui tengo, mi taglio perché penso di essere un fallimento, ma soprattutto perché credo che la mia lametta sia la mia migliore amica, quella che non ti lascierà mai, perché lei ci sarà sempre per te in qualsiasi momento, soprattutto quando stai male lei non ti abbandonerà e ci sarà sempre a portata di mano, in qualsiasi istante...

Quando ti fumi una sigaretta, quando bevi un bicchiere di vino, quando ti droghi, quando ti mangi un piatto di spaghetti, perché tutto fa' male e ne siamo consapevoli, eppure non ci chiediamo mai abbastanza perché lo facciamo comunque, anche se sappiamo che è sbagliato.

Forse saranno state delle parole di troppo dette da persone a cui teniamo, ovvio tutti hanno i loro vizi. Ti sei mai chiesto il perché?
Si, mi piace farle, anche se a volte esagero, come sempre.
Mi si libera un po' l'anima quando mi taglio, non so il perché. Se ci penso adesso, è da tanto tempo che lo faccio, dalle medie, non mi ricordo com'è stata la prima volta che l'ho fatto e chissà se mi ricorderò l'ultima.
Ma sto bene, tranquilli.
Alla fine soffro come tutti, soltanto che ho un modo tutto mio di soffrire, è così sbagliato? Quando sto male, per tirarmi un po' su, mi aiuta vedere il mio corpo soffrire con me, a farmi capire che quel male c'è, è toccabile e poi brucerà, ma alla fine non sentirai più niente.
Dopo di esserti resa conto, che fai?
Penso di prendermi cura delle mie ferite, perché mi è sempre piaciuto, così guariscono più in fretta e poi forse non si vedranno. Alla fine un po' di acqua ossigenata non fa' male e con un cerotto sopra sarebbe il top. Così penso che dovrei farlo anch'io con le ferite del cuore.

Concludo con dicendo che oggi ti ho scritto soltanto perché ho dimenticato la mia lametta, non me la sono portata con me. A volte ci provo a non farlo, ma altre volte prende il sopravvento, è come un modo per riflettere su me stessa.
Voglio dirti solo che non sei solo, anche quando lo sei.

E tu perché ti fai del male?

Perché ti tagli?

MessaggioInviato: 17/08/2020, 8:40
da Lyra2.0
Vorrei sapere dare un senso a quando mi taglio, poter dire "sì, mi faccio del male perché..." ma no, non sono in grado di completare questa frase. E questo mi fa sentire sbagliata, perché un tempo lo sapevo per cosa lo facevo ma ora? Ora non lo so più, ora quando lo faccio lo faccio e basta, nessun motivo, nessun perché, niente di niente...

Quando è iniziato lo facevo per tanti motivi: per la rabbia verso me stessa ma non solo, per la disperazione, per sfogarmi di qualsiasi cosa, per calmare l'ansia, per tranquillizzarmi e riuscire a dormire, per punirmi di qualcosa o di tutto, perché sono sbagliata e tutto quello che faccio o dico è sbagliato, per la sofferenza che avevo dentro, per non pensare...
Ma ora... ora perché lo faccio?

Adesso la cosa è totalmente diversa dall'inizio, sto mesi senza farlo, ma quando ci ricado... il vortice ricomincia, e vorrei farlo ancora e ancora. I tagli sono meno ma più profondi.
Inizia tutto con dei pensieri, pensieri autolesivi ovviamente: io che mi taglio, il sangue che scorre... e inizio a volerlo fare. Poi arriva la smania, quella smania di trovare a tutti i costi qualcosa per farlo, e così i pensieri diventano impulso e nel giro di poco mi ritrovo in un angolo della mia stanza con dei fazzoletti sporchi di sangue.
Oramai sembra solo una sorta di dipendenza che ciclicamente torna senza lasciarmi mai veramente.
Finirà mai? E soprattutto, mi illudo solo che quella sofferenza iniziale che mi portava a tagliarmi anni fa, ora sia passata grazie alle medicine? Forse è ancora dentro di me, mi scorre nelle vene, e la voglio fare uscire attraverso il sangue che scorre dai tagli, la voglio fare uscire attraverso il dolore del metallo che scava la pelle...
Non lo so... forse non so stare bene ma una cosa è sicura: ho scritto tanto ma non ho saputo rispondere alla tua domanda.

Perché ti tagli?

MessaggioInviato: 14/03/2022, 20:07
da Disperatoimbecille
Io non sono mai riuscito a tagliarmi,fatta eccezione per qualche episodio isolato.Capita che mi faccio del male in altri modi,per esempio prendendomi a pugni da solo.Vorrei riuscire a tagliarmi,ma non ci riesco e non so nemmeno perché.So che per quanto io mi possa fare male fisicamente,quel male che provo non è nemmeno lontanamente paragonabile al dolore che provo nella mia mente.Faccio proprio schifo.

Perché ti tagli?

MessaggioInviato: 14/03/2022, 23:47
da Eliminato
Tagliarsi è un modo (ahimè di coping disfunzionale) che può essere usato per gestire più di un disagio. Mi è successo durante episodi critici della mia vita, come situazioni in cui avevo un malessere mentale così intenso da riuscire a soffocarlo tramite il dolore fisico, che temporaneamente faceva sparire tutto. Altre volte, viceversa, il tagliarsi subentrava per un forte desiderio di punirmi. Sì, provavo rabbia verso me stesso, ero infelice, odiavo il mio corpo e allora mi infliggevo delle ferite. Altre persone, invece, usano l'autolesionismo per lenire il senso di vuoto, qualcosa di complesso da spiegare. Insomma, le ragioni sono molteplici e differiscono di persona in persona.

Perché ti tagli?

MessaggioInviato: 15/03/2022, 12:08
da Disperatoimbecille
Io per punirmi mi faccio del male fisico,però dubito che questo basti come punizione.Non so che altro inventarmi.