kathellyna ha scritto:qualsiasi problema che non abbia pesanti cause esterne, ad esempio una grave malattia fisica, è sottovalutato e spesso a chi lo ha è implicitamente fatto capire che in qualche modo è colpa sua, ha sbagliato, ha fatto in modo che accadesse o è troppo debole/immaturo/sfaticato per reagire a ciò che gli è accaduto e preferisce "fare la vittima". oppure viene detto che si lamenta per niente, perché ci sono problemi peggiori.
è sicuramente il caso dell'autolesionismo ["roba da ragazzini in cerca di attenzione"] e di molte altre forme di sofferenza. da ciò che ho notato le uniche accettate sono lutti pesanti [ma solo genitori, fratelli, figli e marito/moglie, già per un altro parente o un amico ti guardano strano, e solo per qualche giorno, poi iniziano a dirti che non devi lagnarti più e devi andare avanti] e problemi gravissimi in famiglia tipo uno dei parenti menzionati prima in punto di morte [es. i nonni no, "perché quello succede a tutti"] o roba da intervento diretto dei servizi sociali o della polizia. l'unica altra eccezione è per quei problemi per cui in un certo periodo va "di moda" essere [anche in modo assolutamente esagerato] sensibili, non scrivo altro perché non ho né la voglia né la pazienza di vedere polemiche ma si sa quali sono i temi a cui mi riferisco.
tutto il resto è sottovalutato, se tenti il suicidio è perché sei egoista, se non hai soldi è perché sei un fallito, se passi la giornata a piangere sei sfaticato, se subisci bullismo è perché "non sai integrarti", se sei solo è perché non hai niente da offrire, se ti accade qualche disgrazia ti diranno che a loro è successo di peggio, se ti impegni in qualcosa e fallisci è perché non ci hai provato abbastanza, se qualcuno si comporta male con te è perché "gliel'hai permesso", se hai problemi con il cibo stai sputando sulla fortuna che hai avuto di nascere in una parte del mondo dove c'è la possibilità di mangiare, se dici di avere problemi [non gravissimi] in famiglia sei viziato, se sei depresso è perché "te lo puoi permettere" ecc. ecc.
l'autolesionismo poi è uno di quei problemi per cui la gente pensa "è qualcosa che ti sei provocato da solo, quindi perché ti lagni?", come pure le dipendenze o anche "semplicemente" aver perso degli anni di vita, di studio, di lavoro ecc.
cose che purtroppo non vanno neppure nominate se non si vogliono ricevere pessime risposte.
Condivido tutto pienamente, in particolare la seconda parte del tuo messaggio.
Ma la mia domanda era sorta da certi fatti: tutte le patologie non visibili sono certamente sottovalutate, ma in qualche modo c'è sempre qualcuno che ne parla (mi riferisco a piccole percentuali, è chiaro. Può essere un video su youtube come un post su un forum), che possa essere di depressione, attacchi di panico, disturbi dell'umore, ecc.
Il punto è che una minoranza, al riguardo, cerca di sensibilizzare mentre con l'autolesionismo questo non accade mai.
Era questo in particolare che mi chiedevo: come mai le poche persone che sensibilizzano su determinati problemi, l'autolesionismo non se lo cagano nemmeno per sbaglio? Davvero è considerato talmente infantile, "di serie B", come detto prima, da non ricevere attenzioni nemmeno dalle poche persone attente alle patologie mentali?
Diciamo che parlavo di una percentuale in un'ulteriore piccola percentuale.