Oggi è successo di nuovo, ho preso la lametta e mi sono tagliata rimanendo a guardare fisso le gocce che cadevano. Una volta succedeva 1 o 2 volte l'anno adesso invece diverse volte al mese. Ho letto che lo si fa perché non sappiamo come gestire certi dolori o per punirsi, un po' mi ci ritrovo effettivamente ma in maniera ambigua non lo trovo così sbagliato.
Ho pensato di fare terapia, ma poi per cosa?
Gli dico che mi taglio e che mi va bene e poi?
Gli spiego come avevo pensato di attaccare un tubo dallo scarico della macchina all'abitacolo per rinunciare solo per non far morire di crepacuore mia madre e rimandare tutto alla sua dipartita?
Gli spiego che non mi sento parte di nulla, che non riesco a tenermi delle amicizie perché mi hanno deluso, che mi sento sola, che non mi sento abbastanza brava nel lavoro, che sto con un ragazzo da 9 anni che non amo più da 3 ma ci vogliamo bene, che mi sento viziata a star male per queste cose quando là fuori ci sono problemi molto più gravi?
Questo doveva essere l'anno buono e invece è stato uno dei peggiori.
Forse noi autolesionisti dobbiamo imparare a vedere le cose in un altro modo o da un'altra prospettiva per gestire il tutto ma penso onestamente che certe persone siano predisposte chimicamente e fisicamente a soffrire di questi disturbi.
(Io per esempio sono Ipotiroidea e dati alla mano la tiroide influisce su ansia e attacchi di panico)