A dire il vero non credevo che qualcuno avrebbe risposto. Consideravo quello spoiler una specie di "aggiornamento di stato".
Comunque grazie.
hai iniziato a farti male, sweet?
Beh...
Cavolacci sweet! Non va assolutamente bene...per me é inconcepibile ricercare la tristezza.
So benissimo che non va bene, mi dicono tutti che devo smettere, ma non è semplice.
Come spesso mi è accaduto, anche col pc, col cell, con i dolci, ho iniziato pian piano, in questo caso con un taglietto, e il solito pensiero "tanto posso smettere quando voglio". Non è più così. Non ho mai smesso, ad ogni taglio ho sempre pensato "dai, tanto dopo di questo smetto", "questo è l'ultimo". Nessuno di cotali tagli è mai stato l'ultimo.
E neppure l'ultimo che ho fatto sarà l'ultimo della mia vita, so perfettamente che anche stasera, dopo una giornata monotona e vuota come tutte le altre, mi ritroverò distesa sul letto, con le forbici e gli auricolari, metterò canzoni tristi e mi taglierò di nuovo.
Sono bloccata in questa routine, vorrei uscirne, ma non so come. O forse in realtà neppure lo voglio, chissà. Non riesco a capirmi.
é inconcepibile ricercare la tristezza.
Per me è più che altro "congenito".
Boh, non lo so...non vorrei offenderti in un qualche modo, ma questo atteggiamento mi sa tanto di una che cerca di equiparare il suo dolore a quello degli altri, esternandolo nelle stesse forme. Mi sbaglierò, ne son sicuro. Ma d'istinto é stato questo il mio pensiero.
Sai cos'è inconcepibile, a mio avviso? Sentirsi offesi dalla verità.
Da cosa l'hai notato? E' sempre stato così, per me. Qualcosa di "innato". Ovviamente non è tutto qui. Mi tagliavo anche perché ero arrabbiata, o perché ero depressa. Ora lo faccio per abitudine.
Scritto due giorni fa.
viewtopic.php?f=38&t=3114 Quando ho iniziato a tagliarmi, il 26 dicembre, lo ricordo perfettamente questo, non credevo che sarei arrivata fin qui.
Gennaio e metà febbraio, circa, sono trascorsi... non dico felicemente, piò che altro... non sono trascorsi proprio, per me. Mi sono lasciata vivere come una condannata a morte... (?!)
Qualche taglietto, nulla di che.
Ora la situazione è "precipitata", in breve tempo sono caduta in dipendenza, mi taglio tutti i giorni, anche con cinque, sei tagli, o forse pure di più, e vorrei DAVVERO poter dire "voglio smettere, so che sto sbagliando, voglio smettere ma non so come fare".
Non è così. So come smettere. Semplicemente non lo voglio.
Preferisco continuare a distruggermi, piuttosto. Perché? Forse sono tutte convinzioni assurde. Magari il mio cervello ha elaborato queste idee così, "tanto per", magari al fine di nascondere il vero problema, vale a dire "non so davvero come smettere".
Sono certa del fatto che non so cosa pensare.
Ho tentato il suicidio più volte, ma sempre mi sono fermata in tempo. Sono "rinsavita" oppure la mia è solo codardia?
Ricordo perfettamente quanto tentare il suicidio paradossalmente mi abbia fatto tornare "viva", seppur temporaneamente.
Ricordo anche le sensazioni di paura, incertezza, disperazione, quando ero salita "sopra" alla finestra e stavo per saltare. Ma qualcosa mi ha poi trattenuto, come se una forza invisibile mi avesse bloccato, e non riuscissi a... semplicemente, a spiccare il volo.
Oppure... lo strangolamento. Non è stato particolarmente piacevole. Come se mi stesse per esplodere la faccia.
Così, la penultima volta avevo tentato di tagliarmi le vene.
Fortunatamente non ci ero riuscita. Ma da qui è nata poi la dipendenza dall'autolesionismo, perché tagliarmi mi fa in un qualche modo sentire "libera".
Da come parlo del suicidio sembra che io non abbia capito quanto come gesto possa essere estremo, quanto sia irrevocabile.
Do l'idea di prenderlo come un gioco, ma non è così. Non è un gioco per me, né tantomeno uno pseudo-passatempo... è solo paradossalmente una forma di vitalità, per quanto possa suonare inusuale.
E questo credo sia tutto... dimmi pure che sono ridicola, lo so già.
Abbiamo, ed hai tu stessa, più volte spronato altri utenti a smettere di tagliarsi o farsi del male in qualche modo.
Perché non voglio che la gente si faccia del male. Io mi auto-escludo dal gruppo "gente".
Finché sono io a fare qualcosa di "male" e so cosa faccio, credo di potermi fermare prima dell'irreparabile, sempre se non è già accaduto. Voglio dire, so che tagliarsi è sbagliato. Infatti all'inizio ho sbagliato, pur sapendo di sbagliare, perché ero disperata, anche se con l'illusione che non ci sarebbero state conseguenze, e ora eccoci qua.
Non puoi iniziare a farlo, ora.
Ops. Troppo tardi...
Dici che son cambiate molte cose...cosa é cambiato così tanto da modificare in questa misura il tuo pensiero?
In realtà non ne sono sicura.
Spesso noto di avere pensieri negativi in determinate occasioni, e penso "wow, come ho fatto a cambiare così tanto?", poi, piuttosto frequentemente, scopro che invece è sempre stato così. Mi sembra come di avere... dei neuroni diversi dal normale.
Suona assurdo, infantile, e forse lo è. O magari è normalissimo e io mi esprimo male, boh.
Fatto sta che determinate cose che io dico o desidero adesso, le dicevo e desideravo (seppure in forma "diversa") anche molto tempo fa.
Non sto facendo doppi sensi, sia chiaro. Non mi va di fare esempi, sarebbero ridicoli, però è così... potrebbe anche essere solo un'illusione, ma non ci giurerei. Mi sembra troppo vero. E incredibile.
Forse sarò stato un tantinello 'duro', e nel caso in cui possa averti dato fastidio, in qualche modo, questo mio atteggiamento, me ne scuso sin da ora, ricordandoti che il mio unico scopo, come quello di qualsiasi altro utente, é aiutarsi...inutile dirti che io son qua
Non ti preoccupare. A limite sarò stata io troppo fredda....
Ah, dimenticavo: per il fatto del sogno, beh...se durante la giornata avevi pensato al suicidio buttandosi dal balcone é normale poi che tu abbia avuto un sogno del genere. Lessi da qualche parte che i sogni non son altro che la sintesi di quello che si é pensato durante il giorno.
In realtà non ricordavo di aver scritto di quel sogno in questo thread, anzi, neppure ricordavo nulla del sogno, mi è tornato ora in mente, insieme alla consapevolezza che è da un anno o forse anche di più che penso a depressione, dolore e suicidio. Solo che ora questi pensieri sono diventati un po' più di semplici pensieri, purtroppo....