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Perché quando il male dentro é troppo forte è meglio sentire male fuori, in qualche modo ti distrae dalla disperazione.

Perché ho un profondo bisogno D' amore... E per punirmi quando sbaglio tutte le volte che rimango a letto, chiuso in casa per mesi: cioè sempre. E poi, credo, perché se non mi tagliassi, dando un pochino di sfogo al mio dolore interiore, mi sarei già suicidato

Io lo faccio per frustrazione e rabbia e per mia sfortuna conosco solo quel modo per sfogarmi, non penso di farlo per punirmi anche se ho letto su internet che spesso si fa per quello, ma sinceramente non so. Certe volte l'ho fatto per noia, altre per tristezza. Però anche se sono stata lasciata due mesi fa mi sono tagliata una o due volte, non ho neanche più voglia di far quello e quando mi viene voglia non lo faccio perché tra qualche giorno dovrò andare in gita con la scuola e non vorrei eventuali domande dai compagni.

Perché pensavo di meritarlo, perche era l unico modo per calmarmi. Mi odiavo. Facevo uscire tutto cio che reprimo e non riesco a far uscire in altri modi. Era una valvola di sfogo.

Per dolore, perchè forse distrae dal dolore dell' anima, però non deve lasciare segni, non ti deve fare danni, deve solo essere una sensazione istantanea che finisce li.. e sopratutto, bisogna smettere perchè è una punizione che non meritiamo

Mi avete tolto le parole di bocca e ora cosa posso scrivere?
L'ho fatto e spero di non rifarlo...perchè ho voglia di vivere,di staccare da sta vita inutile e noiosa.

Ho votato la numero 9, per il semplice fatto che quando sono nervoso prendo un coltello ben seghettato ed inizio a tagliare finché non intravedo un po di sangue. Poi mi fermo ed il nervosismo passa.

Io lo faccio per motivi che sono talvolta apparentemente senza senso ma che poi, una volta recuperata la tranquillità, riesco a riconoscere come tali.
C'è sempre un motivo per me, ammetto di essere un po' masochista ma l'autolesionismo è un'altra cosa... è uno sfogo: l'unico modo che ho per esprimere ciò che non riesco ad esprimere con le parole, a voce alta... lo faccio dove nessuno può vedere il che va in netto contrasto con la mia necessità di parlare ma... non voglio che nessuno veda quello che forse voglio nascondere...

Mi succede quando sto esplodendo di rabbia
quando un senso di ingiustizia mi attraversa tutto il corpo
e non posso urlare

allora mi graffio, è come se farmi male fisicamente mi distraesse dal dolore emotivo
e sto meglio

Io... Non so bene perché lo faccio. Di solito mi capita quando l'ansia raggiunge livelli tali che non mi è più possibile tenerla sotto controllo. Spesso sento il bisogno di agire, di prendere in mano la situazione. Altre volte lo faccio per punirmi. Ma, sempre, tagliarmi mi tranquillizza. Non all'inizio. L'inizio è caotico, irrazionale. Il più delle volte sento come se un'altra persona prendesse il controllo del mio corpo; la mia parte razionale sa che sto per fare una cazzata di cui resteranno i segni per settimane e di cui mi pentirò nel giro di un paio d'ore, eppure non sono in grado di fermarmi. Non sento dolore sul momento, ed è come se il sangue, goccia dopo goccia, portasse via un po' della mia sofferenza. E allora resto lì, a fissare ipnotizzata i tagli freschi, a tamponarli con un fazzoletto di carta e guardare il sangue raffiorare di nuovo. E' un gesto che mi tranquillizza. Ma, davvero, il motivo non riesco a spiegarmelo.