Enuresi notturna, enuresi diurna in tarda età come conseguenze di eventi stressanti e traumatici

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Enuresi notturna, enuresi diurna in tarda età come conseguenze di eventi stressanti e traumatici

Messaggioda Royalsapphire » 22/09/2014, 11:34



Entro i 12-13 anni (in alcuni casi anche più anni) possono capitare episodi di enuresi (minzione involontaria) in seguito a episodi particolarmente violenti per la psiche.
Quando si dorme si può avere lo stimolo della pipì e sognare pertanto di andare in bagno e sedersi sul water. E' in questo cado che ci si sveglia bagnati di pipì. Spesso si dice "ma non dipende da me perché ho sognato di andare in bagno e fare pipì". Invece dipende proprio da se stessi. É vero che si può avere lo stimolo della pipì anche mentre si dorme ed è vero che l'inconscio crea situazioni adatte allo stimolo come quella di sognare di andare in bagno. Ma non è vero che in quel sogno si fa veramente la pipì. Generalmente ci si sveglia, asciutti, o si continua a dormire e il giorno dopo neanche si ricorda di aver sognato. É il sistema nervoso autonomo che regola le nostre funzioni biologiche quando dormiamo. Sa bene che deve farci continuare a respirare, a far battere il cuore. Quando però si hanno forti preoccupazioni e paure dovute ad esempio violenze fisiche, abusi sessuali, o si diventa serbatoio di ansie e frustrazioni sfogate dai propri genitori, possono rivelarsi eventi traumatici per il soggetto tanto che anche il suo sistema nervoso autonomo venga compromesso e si verifichi una “mancanza del controllo muscolare e nervoso necessario” sull’apparato vescicale.
Risultato: un adolescente (o un ragazzo adulto verso i 20 o più anni) con una perfetta minzione può regredire a enuresi, perdendo il controllo della vescica in alcuni momenti. Momenti particolarmente stressanti, momenti che gli ricordano un passato traumatico.
In questi casi è bene non avere paura, o si rischia di infilarsi in un circolo vizioso. Meglio chiedere aiuto se non si è in grado di superare la situazione da soli. Può aiutare lo sfogo con un amico o il supporto terapico di un esperto.


Traggo da wikipedia un po’ di info sulla minzione e l’enuresi.

La minzione
La minzione è il processo fisiologico che determina l'espulsione dell'urina. Questa, prodotta dai reni, viene raccolta nella vescica, dove si accumula fino al momento della sua eliminazione attraverso l'uretra.
Il processo della minzione è regolato dal sistema nervoso autonomo e coordinato da un meccanismo riflesso; esso implica anche il rilassamento volontario dello sfintere uretrale esterno, evento che provoca, con un meccanismo mediato dal sistema nervoso autonomo, il successivo rilassamento dello sfintere uretrale interno. Lo stimolo minzionale viene innescato dallo stiramento delle pareti vescicali.
I neonati non hanno il controllo della vescica, perché le connessioni cortico-spinali necessarie non sono ancora state stabilite.
Esiste una certa differenza nell'età in cui i bambini diventano fisiologicamente consapevoli della necessità di urinare, quindi pronti a raggiungere un bagno durante il giorno o a risvegliarsi dal sonno quando la vescica è piena.
I genitori dovrebbero abituare il bambino, prima dell'età di due anni, ad anticipare il riflesso con la contrazione volontaria dello sfintere e ad esercitare così il controllo della minzione.


Enuresi

L'enuresi consiste nell'emissione involontaria di urina; tale fenomeno diventa anomalo superata l'età in cui il controllo vescicale viene normalmente raggiunto.
L'acquisizione della capacità di trattenere l'urina è parte del normale processo di sviluppo. Mediamente, il completo controllo volontario della minzione viene raggiunto intorno ai 5-6 anni di età e, durante l'accrescimento, è comune che i bambini bagnino accidentalmente il letto nel corso della notte (enuresi notturna) o i vestiti durante il giorno (enuresi diurna).
Sebbene l'enuresi persista anche in età adulta in circa l'1% dei casi, generalmente questa condizione si risolve in maniera spontanea prima del raggiungimento dell'adolescenza.

L'enuresi è definita in base ai seguenti criteri diagnostici:
• Lo svuotamento involontario della vescica (a letto o nei vestiti) avviene in modo ripetuto;
• Il comportamento dev'essere clinicamente significativo:
o si deve manifestare con una frequenza di almeno 2 volte a settimana, per almeno 3 mesi consecutivi
o oppure deve determinare disagio psicologico o compromettere l'area sociale, scolastica o lavorativa;
• L'età biologica del paziente è di almeno 5 anni;
• La condizione non è esclusivamente causata dagli effetti fisiologici diretti di una sostanza (quale ad es. un diuretico) o di una condizione medica generale (anomalie anatomiche, disturbi endocrini e infezioni del tratto urinario).
Ci sono diversi tipi di enuresi tra cui la c.d enuresi secondaria: rappresenta una regressione, cioè il bambino diventa enuretico dopo un lungo periodo (di mesi o di anni) di perfetto controllo della funzione vescicale. L'enuresi, in questo caso, è prevalentemente notturna e spesso si verifica in risposta ad una situazione emotiva stressante.
Enuresi notturna
La perdita di urina notturna è più comune rispetto all'enuresi diurna. Può risultare da:
Problemi emotivi, eventi stressanti e ansia: il bambino può essere spaventato per aver subìto violenze, turbato o preoccupato a causa di conflitti nella coppia genitoriale, della nascita di un fratellino o dell'inizio della vita scolastica;
Enuresi in adolescenti e adulti
L'enuresi può ripresentarsi in età adulta e il paziente può riperdere il controllo della minzione a causa di stress emotivo ed ansia;

Mancanza del controllo muscolare e nervoso necessario;

Terapia farmacologica
Nei casi in cui è indicato un trattamento medico, possono essere prescritti tre tipi di farmaci:
• Desmopressina. Alcuni studi medici evidenziano che una delle cause dell'enuresi è una carenza nella secrezione di ormone antidiuretico durante il sonno (la vasopressina o ADH induce il corpo a produrre meno urina). Su prescrizione medica, l'uso di desmopressina, una versione sintetica dell'ormone ADH, è approvato per il trattamento dell'enuresi. Il farmaco aumenta i livelli di ADH e aiuta a ridurre la quantità di urina prodotta dai reni. La desmopressina, formulata in compresse o spray nasale, deve essere assunta dal bambino poco prima del riposo notturno. Fatta eccezione per occasionali mal di testa o irritazioni delle vie nasali, i pazienti non sembrano soffrire di particolari effetti collaterali.
• Imipramina. In casi particolari, sotto il controllo di un neurologo, la somministrazione di imipramina può dare buoni risultati. Questo farmaco è un antidepressivo triciclico che agisce sia sul cervello che sulla vescica urinaria. L'imipramina può rilassare i muscoli della vescica, aumentando la sua capacità (se assunta un'ora prima di coricarsi) e riduce il bisogno di urinare. Gli effetti collaterali includono nervosismo, vertigini, secchezza delle fauci, cefalea, aumento dell'appetito, disturbi gastrointestinali, stanchezza e sensibilità alla luce solare. È importante non interrompere improvvisamente l'assunzione di imipramina, poichè può portare a sintomi di astinenza, come malessere, ansia e disturbi del sonno (insonnia). Inoltre, i genitori devono essere molto attenti a mantenere il farmaco fuori dalla portata dei bambini, in quanto, se assunto ad alte dosi, può essere tossico.
• Ossibutinina. Se un giovane paziente sperimenta l'enuresi diurna a causa di una vescica iperattiva, il medico può prescrivere un farmaco anticolinergico. L'ossibutinina aiuta a rilassare il muscolo della vescica, riducendo la frequenza delle contrazioni vescicali e ritardando il bisogno di urinare. Gli effetti collaterali possono includere nausea, sonnolenza, secchezza delle fauci, costipazione o diarrea e cefalea.
Il trattamento farmacologico dell'enuresi non è curativo e, dopo la sospensione, la ricaduta è possibile. Tuttavia, quest'opzione terapeutica può essere utile per limitare i sintomi del disturbo durante la rieducazione minzionale.
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