Ciao ragazzo!
Innanzitutto per me l'educazione non si fa con la violenza, il rispetto non si guadagna con la violenza, in poche parole, con la violenza non si fa niente, ma alcuni genitori non lo capiscono specie se pure loro a loro volta sono stati "educati" cosi'. Molti non hanno la pazienza ne' la buona volonta' di prendersi un attimo per spiegare ai loro figli cos'e' sbagliato e cosa non lo e', quindi pensano che picchiare sia l'alternativa piu' facile, piu' semplice e piu' efficiente per far capire al figlio cosa ha sbagliato; invece non e' cosi'.
Ci sono alternative anche piu' sane per fare capire che fare brutte cose ha sempre conseguenze, quindi se uno ne combina una grossa si puo' usare anche una punizione che non coinvolga la violenza; no smartphone per un mese (vi assicuro che questo tipo di punizione e' piu' efficiente di qualsiasi botta al mondo ai giorni d'oggi
), no soldi per uscire con gli amici, no internet, etc. Le possibilita' di educare senza alzare le mani sono tante.
Puoi far capire a tuo figlio che il mondo e' un posto tosto e che devi essere forte non solo con una mazzata, ma dandogli delle responsabilita' in base alla sua eta'. Hai giocato fino adesso? Bene, allora metti i giocatoli da dove li hai presi. Non lo vuoi fare? No problemo, non vedrai piu' quei giocatoli per un paio di settimane. Vuoi soldi per tante cose, per uscire con gli amici,con la ragazza, per comprare quel paio di scarpe e quella cosa o quell'altra? Un lavoretto part time ti fara' capire il valore del soldo guadagnato, ti fara' capire l'importanza del lavoro e soprattuto cosa significa gestire i propri soldi e ti preparera' per i futuri lavori. Io ho avuto un'amica che lavorava da quando aveva 15 anni, lavava i piatti in un ristorante poi a 17 anni ha iniziato a distribuire giornali. Un'altra mia carissima amica ha iniziato a lavorare ai 16 anni in un supermercato. Entrambe sono delle persone meravigliose (ovviamente con genitori altrettanto meravigliosi)che mi hanno sostenuta tanto, e che soprattutto hanno una salute mentale perfetta. Ho fatto solo un esempio, ma ci sono tanti modi per responsabilizzare un figlio.
Alcune persone devono capire che fare il genitore non e' una cosa facile, che comporta molte responsabilita' e impegni che non si risolvono con le mani; un'altra cosa molto importante da capire e che avere un figlio che ti rispetta come genitore e avere un figlio che hai picchiato fino a sottomettere e' una cosa molto diversa, e che fare quest'ultima non ti rende ne' un bravo genitore, educatore e cosi' via, ma ti rende solo un mostro. (Mia madre mi da' sempre l'esempio di una sua amica che picchiava suoi figli per ogni singolo guaio che combinavano, poverini
)
Poi se il bambino e' molto piccolo e ne ha combinato una davvero grossa (bambini come Dennis la minaccia esistono purtroppo) una sculacciata ci sta anche (lo schiaffo alla faccia e' la piu' brutta cosa, non lo fate vi prego. non fa altro che umiliare il bambino; noi non vogliamo altro che farli capire che ha fatto una cosa sbagliata). Ma se parliamo gia' di un adolescente che e' in grado di intendere e volere, non vi sembra piu' normale cercare di farlo ragionare (lo aiutate pure a sviluppare questa capacita') e aiutarlo a capire da solo cosa e' giusto e cosa no?
Secondo me uno puo' prendersi una mezzora per parlare col figlio anziche' usarla per picchiarlo. Certo, se i genitori hanno problemi piu' gravi e picchiano i figli per frustrazioni, rabbia e fallimenti personali (quindi li usano proprio come valvola di sfogo) o altre ragioni irrazionali si arriva gia' ad abusi ed e' una cosa piu' complessa che richiede interventi appropriati.