bacon77 ha scritto:D'altra parte bisogna considerare una cosa: se io vado con una ragazza (maggiorenne) che non si oppone alle mie avances, che si concede e che sebbene non sembri molto partecipativa nell'atto, si presta senza opporsi, io come faccio a sapere che quella ragazza lo fa perché ha un grave problema o disturbo della personalità o etc. etc.? A quel punto non potrei andare con nessuna, sarei bloccato, perché nel momento in cui una mi si concede dovrei pensare che forse non è in grado di intendere e di volere e che forse un giorno si convincerà di aver subito una violenza. è per questo che parlavo di assunzione di responsabilità.
bacon77 ha scritto:Ma loro che colpa ne hanno? Non puoi imputar loro la colpa di non cercarti, né tanto meno puoi accusarli di essersi approfittati di te, perché non c'è stata alcuna costrizione. Ormai hai capito che concederti è non solo inutile, ma controproducente, in quanto tale comportamento danneggia la tua autostima e la considerazione che gli antri hanno di te. Allora perché lo fai?
Sottoscrivo le parole di Bacon.
Come ho già detto tempo fa, ti vittimizzi troppo. Il quarantenne che ha approfittato delle tue debolezze quando eri una ragazzina è stato riprorevole, e siamo d'accordo (ma non si tratta comunque di abuso in termini legali). Gli uomini che sono venuti dopo (giuro che il doppio senso non è voluto) invece non hanno colpa, a parte quella di aver interpretato alla lettera il tuo comportamento. Se dici "sì" non puoi pretendere che gli altri capiscano che volevi dire "no".
I "tanti maschi" a cui ti riferisci non hanno APPROFITTATO della situazione.
Tu ti sei mostrata disponibile, loro ti hanno assecondata. È come se offrissi dei bigné e poi ti lamentassi che qualcuno li ha mangiati. Non è rubare, è accettare un'offerta!
Mi sembra più produttivo indagare su te stessa, come stai facendo. Il disturbo istrionico o narcisistico sono delle possibilità che spiegherebbero il tuo bisogno d'attenzione, non solo fisico, ma anche psicologico.
Non so se qualcuno te lo ha già chiesto, ma perché non ti rivolgi a qualcuno del settore (psicologo, psichiatra, psicovattelapesca)?