Randolph Carter ha scritto:
Il fatto è che alcuni, considerano questo tipo di comportamento giusto e lo vedo con mio fratello. Un'altro è più di un anno che va in terapia e non ha mai affrontato il tema del suo comportamento e penso o che non abbia detto tutto, o che non si sia approfondito l'argomento o che non si ricordi perchè facciano parte di ricordi repressi. Loro non sono sempre stati presenti come lo sono stato io che essendo quello più chiuso ed uscendo poco o mai l'ho visto fare cose e sentito dire cose che non ci si crede nemmeno. Per esempio più di qualche volta si metteva ad urlare che siamo dei figli di p*****a ecc. ecc. e una volta dopo l'ennesimo delirio ho preso i miei fratelli e li ho messi davanti alla verità ma hanno dato di matto mi hanno detto che io voglio seminare zizzania, che sono un falso, che non so ciò che dico, che non ho rispetto per nessuno.....
Poi dopo è anche bravo a interpretare la sua parte per esempio se la prende con mio fratello così di punto in bianco, mio fratello arriva a casa improvvisamente smette, mio fratello va in bagno rincomincia, e quando esce si comporta come se niente fosse anzi in maniera gentile gli chiede "e allora come è andato a lavoro?"
Il fatto che nemmeno il mio ne sia consapevole è na cosa che proprio mi sta sulle palle. Allora il discorso o è completamente dissociato da non sapere quello che fa e dice o interpreta na parte. Perché non puoi negare una cosa che hai appena fatto.
Sicuramente i problemi nascono da quando era piccolo, una delle frasi tipiche di chi va in terapia da genitore, da adulto sposato è "I miei problemi sono iniziati dopo che mi sono sposato, dopo che ho fatto figli" in realtà i problemi iniziano molto prima.
Pensa che non ogni sera ma quasi, dipende dal periodo va a letto e nel sonno comincia ad urlare che vuole la mamma, si mettette a cercarla a volte pure piagnucola dicendo "mamma vieni, aiutami". In maniera superficiale penso che sua madre possa essere la causa.
a risentirci
Sì, i problemi iniziano sempre nell'infanzia. Un rapporto complicato con la propria madre è spesso all'origine di molti problemi. Io sono figlia unica, non ho fratelli né sorelle, dunque ero, in un certo senso "l'anello debole" della catena, e non avevo nessuno con cui parlare. Ma in qualche modo dovevo pur sfogarmi anch'io, e me la prendevo con me stessa. Probabilmente lo faccio ancora, anche se in modo diverso. A seconda del proprio carattere, poi, ognuno reagisce in modo diverso di fronte alla stessa situazione, quindi se i tuoi fratelli erano sempre o spesso fuori, allora probabilmente eri tu che soffrivi di più per la situazione in casa, anche se anche loro devono averne risentito, seppure in un altro modo.
Anche mio padre passa periodi in cui urla nel sonno. Lui urla: "Vai via, vai via, vai via!". Ha un tono spaventato, e urla forte, tanto che sveglia anche me. Poi non ricorda niente di ciò che sognava, o almeno così dice.
Poi, sai, anche mio padre nega cose che ha detto e fatto. Ci sono cose che ha fatto, di cui tra l'altro ho le prove, che per lui è come se non fossero mai esistite. Da un po' di tempo, anche mia madre ha cominciato a negare. Io credo che sia più facile negare, per chi ci riesce. Così si evita di assumersi qualsiasi responsabilità per le proprie azioni, tanto "non è mai accaduto", si dicono. La cosa assurda è che davvero, ad ascoltarlo, per lui non è mai accaduto. Se non avessi ancora quelle prove, e se non avessi visto, anch'io gli crederei, e mi crederei pazza. Solo ultimamente le cose sono un po' cambiate in casa, perché ovviamente da quando io sto male e non riesco più ad assorbire tutto come un tempo, allora qualche domanda ha cominciato a farsela anche lui.
Tu a parte leggere stai seguendo una terapia? Non sei obbligato a rispondere se non ti va. Io ci sto andando dall'inizio del 2015, ma ho cambiato terapeuta una volta, perché con la prima, che seguiva l'approccio cognitivo-comportamentale, dopo un anno e qualche mese non avevo più avuto miglioramenti, anzi stavo peggio, nel senso che stavo proprio male per quello che diceva lei. Con quella da cui vado ora va un po' meglio, ma faccio fatica ad aprirmi. Ho ancora in mente l'altra, che in definitiva non aveva molta voglia di ascoltarmi, le davano spesso fastidio le cose che dicevo, le reputava "inutili" (parole sue).
Sai, mi piacerebbe scrivere di più, ma non nella parte pubblica del forum. Non ho però ancora raggiunto i 15 post, quindi non posso inviare messaggi privati. Quando li raggiungerò magari, se ti va, potremmo sentirci anche in privato.
Ti auguro un buon inizio settimana.
Un saluto virtuale