Ciao Mamma Tara,
da un lato mi dispiace per ciò che è capitato a tua figlia (e a tuo marito), dall'altra sono felice che non sia successo niente di più grave.
Siete stati fortunati a scoprire tutto prima che la situazione potesse degenerare.
Non conosco i tempi della Giustizia in questo caso, ma so che mediamente sono sempre lunghi, purtroppo. Inoltre, parlo da ignorante, non so quanto grave possano ritenere il caso se ci sono state "solo" delle toccatine da parte del nonno verso la bambina.. per non parlare appunto delle prove (niente prove fisiche ma solo verbali), sempre se ho letto bene la storia e non ho saltato punti importanti.
Certo, già è un colpo scoprire una simile circostanza, figuriamoci quando a commetterla è un membro di famiglia! Non riesco nemmeno a immeginare come si senta tuo marito.
L'importante è come evolverà la vicenda per tua figlia.
Fate bene a fare attenzione sull'impatto emotivo che questa storia può avere su di lei.
Personalmente ritengo fondamentale che la piccola non si senta "sporca", o non ci si senta crescendo (e quindi acquisendo più consapevolezza su quanto subìto), come spesso invece accade.
Certi effetti possono rimanere sepolti per decenni, e poi affiorare alle prime esperienze/attrazioni sessuali.
Tante ragazze ammettono di non riuscire a lasciarsi andare col proprio ragazzo (tra preliminari e atti completi) per motivi ad esse stesse sconosciuti, o per ricordi di abusi (anche superficiali) subiti nell'infanzia.
Insomma, molto dipende anche dal messaggio che voi passerete alla bambina (che ha anni?).
Occorrerebbe farla crescere senza sentirsi "segnata" per tutta la vita.
È utile che vi siate rivolti agli psicologi, ma anche in questo caso, è altrettanto utile non farle sentire "pressione", non farla sentire "in cura". Perché sai, i bambini sono sinceri, ma nel loro intimo, possono elaborare informazioni errate che spesso non condividono con nessuno, soprattutto per vergogna...
Anche tu, mi raccomando, cerca di vivere più serenamente possibile, perché se dentro continui a covare rabbia/tristezza/paura o altro, la bambina lo percepirà. L'errore che fanno molti genitori è quello di credere che possano avere dei segreti con i propri figli, ed è proprio un grande errore, perché i figli sentono tutto!
Quindi occorre che questa storia la superi anche tu, nel migliore dei modi. Anche cercando -e anche qui non fraintendermi - di comprendere le motivazioni di suo nonno. Per comprendere, intendo il cercare di scoprire cosa lo ha spinto a comportarsi così (che ne so, una malattia, una sorta di demenza, un abuso subito da bambino, ...). O comunque se non così, trova il tuo modo di considerare chiusa la faccenda. Questo perché ti aiuterebbe ad avere un atteggiamento di apertura più profondo verso tua figlia, qualora un giorno venisse da te per farti delle domande, o per cercare di parlare di questa storia. Spesso i figli evitano il dialogo con i genitori perché gli vogliono bene. Sentono che è un argomento che fa loro star male, o sentono (o ricordano) l'imbarazzo o la rabbia del genitore, quindi il risultato spesso è il silenzio da parte del figlio.
E questo era solo un esempio, ma ce ne sarebbero altri. Un altro potrebbe essere, ora riuscirai a condurre con tua figlia la stessa vita che facevi prima? La lascerai sola con un parente? Non ti salirà l'ansia mentre non è con te ma con qualcun altro (baby sitter/ nonni/ zii/ scuola/...)? E quando sarà una ragazzina, non ti viene in mente che avrai paura a lasciarla anche a casa dela compagnetta o del suo ragazzo? Forse questo non è il tuo caso, ma è un modo per dirti che occorre che tu non sottovaluti le ripercussioni che questa storia può avere anche su di te, visto che chiramente ti viene più spontaneo concentrarti su tua figlia.