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Messaggioda Juliet » 20/10/2017, 16:54



Scusami Maura ma non sono d'accordo, un pompino è esattamente quello che ho riportato nelle seconde virgolette, sono le persone che spesso gli attribuiscono un significato scabroso.
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Juliet
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Messaggioda tom 2.0 » 20/10/2017, 17:01



Mela.a.Pois ha scritto:Esatto, 'pompino' lo fanno le poco di buono e le prostitute.

Mo non esageriamo :facepalm: tornate a parlare dell'oggetto del topic va :sleep:
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Messaggioda Premio Nobel » 20/10/2017, 17:02



No, non penso che se la sia andata a cercare e non credo nemmeno che il tizio in questione si sia comportato bene (così come quel mio "amico" in Svizzera). Allo stesso tempo, non credo sia stato un comportamento giusto di quel tizio di averla pesantemente sfottuta davanti ai suoi amici nella piazza, come raccontato da skryz stessa.

Credo però che anche la gravità del gesto stesso che ha compiuto sia rilevante:
sicuramente non è giusto costringere qualcuno a fare qualche cosa, però c'è costrizione e costrizione.
Nell'esempio del mio "amico" della Svizzera, lei mi raccontò un paio di mesi dopo quanto era accaduto. Lei mi raccontò che era stato lui a convincere lei a praticare sesso anale. Per essere più espliciti, loro dormirono sempre assieme tutte le notti durante quella vacanza - durante questo periodo, lei mi disse che ebbero delle effusioni intime (tra cui anche fellatio), in una delle ultime sere, tuttavia, lui chiese di poter praticare anche sesso anale a lei.
Lei mi confidò che non aveva mai avuto modo di praticare sesso anale e che fu spaventata da ciò, ma che nonostante ciò fu guidata da lui in questo tipo di rapporto. Diversamente dal caso in questione, questa mia "amica" finì questa pratica, ma comunque ne rimase turbata (proprio perchè la trovai a piangere).
Tra l'altro quando me lo raccontò, mi dispiacque molto perchè io, in totale buona fede, avevo fatto presente proprio al suo moroso che lei stava piangendo, quando era stato proprio lui la causa di quel pianto.

Ora, quale pretesa si può muovere nei confronti di questo mio "amico".
Sicuramente si comportò male, sicuramente non è stata una persona buona (sia per questo, sia per altri suoi comportamenti, che però non sono pertinenti per il caso) - non credo però che gli si possa dare contro così liberamente come fosse stato uno stupratore.
Per avere violenza carnale non basta ad esempio praticare qualcosa contro la volontà della controparte, ma serve anche la volontà di violentare.
Si può fare qualcosa contro la volontà della controparte di un individuo perchè ad esempio la controparte appare ambigua (dice una cosa ma agisce differentemente) oppure perchè mi sostituisco ad una controparte (io cerco di fare gli interessi della mia controparte che ritengo non essere del tutto in grado di agire da sola).
Nella violenza carnale, questi due elementi mancano del tutto -> io non mi interesso in alcun modo della mia controparte, ma semplicemente voglio trarre un beneficio fregandomene completamente del suo interesse.

Nel caso in questione (non quello della Svizzera), io ritengo invece che questi due elementi fossero presenti.
Come avevo fatto presente, io credo che il tizio ritenesse che skryz si fosse comportata ambiguamente, per via della giovane età e della inesperienza di entrambi e che quindi non sapesse lei bene che cosa volesse. Di conseguenza, il tizio si sostituì a lei forzandola in una fellatio.
Non credo però che il fatto in questione sia così grave e scandaloso come una violenza sessuale, ovvero sia che astrattamente sarebbe stato commesso un reato vero e proprio (so, è vero, che la violenza sessuale e la violenza sulle donne è praticata in particolar modo all'interno delle mura domestiche, ma non credo che il fatto esposto da Skryz sia analogo a quel genere di reati).

Infine, vorrei dire quattro parole sulle contestazioni che mi sono state mosse da alcuni utenti di questo forum per la mia persona e le mie idee:
Mi spiace che alcuni miei interventi sconcertino e non siano condivisi da altri utenti. Credo però che le idee di una persona possano destare ribrezzo per vari motivi.
Non pretendo, non l'ho mai fatto, che quando esprimo la mia opinione mi si dia ragione; non pretendo di convincere le altre persone sulla bontà delle mie opinioni. Ho però delle opinioni e le ritengo giuste (come tutti del resto, ad esempio, una persona sosterrebbe che l'aborto è una cosa sbagliata perchè ci crede veramente, non perchè è una idea come un'altra) ed essendo che in questo forum viene riconosciuta la possibilità di esprimersi liberamente, io esprimo queste mie opinioni.

La libertà di espressione non è il fatto di sentire idee consistenti le une dalle altre, ma piuttosto di garantire l'esposizione di idee altrui, anche se le ritengo sbagliate: "non condivido la tua idea ma sono disposto a morire perchè tu le possa esprimere".
E' sicuramente vero che la libertà di espressione non è assoluta (ad esempio per gli insulti o per il buon costume o per le falsità o ancora per istigazione a delinquere). Alcuni di voi mi accusano di dire assurdità o di appoggiare la violenza (e quindi ritengono per l'appunto che il mio non sia un corretto esercizio della libertà di espressione) e la misoginia (quest'ultima, tra l'altro, espressamente bandita dal regolamento di questo forum).

Pur tuttavia, nel regolamento stesso c'è una parte che credo sia importante: "E’ consentito affrontare temi caldi (politica, religione, orientamento sessuale, ecc) solo mantenendo toni pacati ed educati, nel rispetto delle opinioni di tutti e dimostrando tolleranza verso il resto dell’utenza. Non sono ammessi litigi, sproloqui, parolacce, bestemmie e simili."
Io credo che abbia toccato dei temi caldi, temi politici ed anche temi sulla violenza sulle donne. So di sostenere, ed aver sostenuto posizioni che non sempre sono condivise da tutti e che non sempre sono piaciute a tutti gli utenti. Ritengo tuttavia di aver sempre mantenuto toni pacati ed educati, rispettando opinioni altrui e dimostrando tolleranza verso il resto dell'utenza.

Per levare comunque ogni fraintendimento, io sono contro la violenza sulle donne e non odio le donne.

Il rispetto delle opinioni altrui è proprio quanto ho detto sopra: io posso ritenere che l'idea di una persona sia del tutto sbagliata (tipo, votare quel partito politico o appoggiare quella visione politica) ma non per questo io mi sono permesso di bloccare l'esposizione di questa persona ed evitare che colui che esponeva questa idea non potesse esprimere le ragioni.
Mi permetto di fare un esempio tra gli altri, visto che ha risposto: con Adrien so di aver avuto un intensa discussione sul problema dell'inquinamento.
Ora, ciascuno di noi è rimasto sostanzialmente sulle proprie posizioni e ritiene che la propria controparte in ultima istanza sbagli. Nonostante ciò, io non impedì mai a lui di esprimersi e sempre rispettai la sua posizione.

Anche in questa sede, lui stesso si è dichiarato nettamente contrario alla mia idea, ritiene che io abbia detto delle sciocchezze senza senso, delle assurdità che non stanno ne in cielo ne in terra. Rispetto questa posizione, ritengo di avere detto il giusto ma rispetto che ci siano persone che non la pensano come me e che ritengano che abbia detto castronerie. Pur tuttavia, non è venuto a darmi contro come Maura, Mela.a.pois o Valentina G che diversamente non rispettano la mia posizione auspicando anche provvedimenti nei miei confronti.

Credo che comunque, un modo di rapportarsi con una persona che dice cose che ritengo del tutto sbagliate sia quello di mostrargli dove sta sbagliando o dove prende una vera e propria cantonata e non dargli contro accusandolo di essere un idiota, un violento, uno che è a favore della violenza.
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Messaggioda mayonaise » 20/10/2017, 17:35



Io credo che tu debba affrontarla diversamente. Hai subito un trauma, e questo trauma va affrontato. Non il fatto di riuscire o meno a fare p.
Se hai la possibilità di andare da uno psicologo e parlare di questo abuso, perchè di abuso si tratta, credo sia un bene che tu lo faccia.
La pratica sessuale in sè è quasi irrilevante. Ci sono centinaia di donne che non li fanno, semplicemente perchè non la trovano piacevole, e potrebbe essere anche il tuo caso, mettendo da parte il trauma che hai subito.
Credo che per te sia importante elaborare ciò che ti è successo e vivere con serenità la tua sessualità.
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Re: La parola con la P.

Messaggioda Maura » 20/10/2017, 18:13



Premio Nobel ha scritto:No, non penso che se la sia andata a cercare e non credo nemmeno che il tizio in questione si sia comportato bene (così come quel mio "amico" in Svizzera). Allo stesso tempo, non credo sia stato un comportamento giusto di quel tizio di averla pesantemente sfottuta davanti ai suoi amici nella piazza, come raccontato da skryz stessa.

Credo però che anche la gravità del gesto stesso che ha compiuto sia rilevante:
sicuramente non è giusto costringere qualcuno a fare qualche cosa, però c'è costrizione e costrizione.
Nell'esempio del mio "amico" della Svizzera, lei mi raccontò un paio di mesi dopo quanto era accaduto. Lei mi raccontò che era stato lui a convincere lei a praticare sesso anale. Per essere più espliciti, loro dormirono sempre assieme tutte le notti durante quella vacanza - durante questo periodo, lei mi disse che ebbero delle effusioni intime (tra cui anche fellatio), in una delle ultime sere, tuttavia, lui chiese di poter praticare anche sesso anale a lei.
Lei mi confidò che non aveva mai avuto modo di praticare sesso anale e che fu spaventata da ciò, ma che nonostante ciò fu guidata da lui in questo tipo di rapporto. Diversamente dal caso in questione, questa mia "amica" finì questa pratica, ma comunque ne rimase turbata (proprio perchè la trovai a piangere).
Tra l'altro quando me lo raccontò, mi dispiacque molto perchè io, in totale buona fede, avevo fatto presente proprio al suo moroso che lei stava piangendo, quando era stato proprio lui la causa di quel pianto.

Ora, quale pretesa si può muovere nei confronti di questo mio "amico".
Sicuramente si comportò male, sicuramente non è stata una persona buona (sia per questo, sia per altri suoi comportamenti, che però non sono pertinenti per il caso) - non credo però che gli si possa dare contro così liberamente come fosse stato uno stupratore.
Per avere violenza carnale non basta ad esempio praticare qualcosa contro la volontà della controparte, ma serve anche la volontà di violentare.
Si può fare qualcosa contro la volontà della controparte di un individuo perchè ad esempio la controparte appare ambigua (dice una cosa ma agisce differentemente) oppure perchè mi sostituisco ad una controparte (io cerco di fare gli interessi della mia controparte che ritengo non essere del tutto in grado di agire da sola).
Nella violenza carnale, questi due elementi mancano del tutto -> io non mi interesso in alcun modo della mia controparte, ma semplicemente voglio trarre un beneficio fregandomene completamente del suo interesse.

Nel caso in questione (non quello della Svizzera), io ritengo invece che questi due elementi fossero presenti.
Come avevo fatto presente, io credo che il tizio ritenesse che skryz si fosse comportata ambiguamente, per via della giovane età e della inesperienza di entrambi e che quindi non sapesse lei bene che cosa volesse. Di conseguenza, il tizio si sostituì a lei forzandola in una fellatio.
Non credo però che il fatto in questione sia così grave e scandaloso come una violenza sessuale, ovvero sia che astrattamente sarebbe stato commesso un reato vero e proprio (so, è vero, che la violenza sessuale e la violenza sulle donne è praticata in particolar modo all'interno delle mura domestiche, ma non credo che il fatto esposto da Skryz sia analogo a quel genere di reati).

Infine, vorrei dire quattro parole sulle contestazioni che mi sono state mosse da alcuni utenti di questo forum per la mia persona e le mie idee:
Mi spiace che alcuni miei interventi sconcertino e non siano condivisi da altri utenti. Credo però che le idee di una persona possano destare ribrezzo per vari motivi.
Non pretendo, non l'ho mai fatto, che quando esprimo la mia opinione mi si dia ragione; non pretendo di convincere le altre persone sulla bontà delle mie opinioni. Ho però delle opinioni e le ritengo giuste (come tutti del resto, ad esempio, una persona sosterrebbe che l'aborto è una cosa sbagliata perchè ci crede veramente, non perchè è una idea come un'altra) ed essendo che in questo forum viene riconosciuta la possibilità di esprimersi liberamente, io esprimo queste mie opinioni.

La libertà di espressione non è il fatto di sentire idee consistenti le une dalle altre, ma piuttosto di garantire l'esposizione di idee altrui, anche se le ritengo sbagliate: "non condivido la tua idea ma sono disposto a morire perchè tu le possa esprimere".
E' sicuramente vero che la libertà di espressione non è assoluta (ad esempio per gli insulti o per il buon costume o per le falsità o ancora per istigazione a delinquere). Alcuni di voi mi accusano di dire assurdità o di appoggiare la violenza (e quindi ritengono per l'appunto che il mio non sia un corretto esercizio della libertà di espressione) e la misoginia (quest'ultima, tra l'altro, espressamente bandita dal regolamento di questo forum).

Pur tuttavia, nel regolamento stesso c'è una parte che credo sia importante: "E’ consentito affrontare temi caldi (politica, religione, orientamento sessuale, ecc) solo mantenendo toni pacati ed educati, nel rispetto delle opinioni di tutti e dimostrando tolleranza verso il resto dell’utenza. Non sono ammessi litigi, sproloqui, parolacce, bestemmie e simili."
Io credo che abbia toccato dei temi caldi, temi politici ed anche temi sulla violenza sulle donne. So di sostenere, ed aver sostenuto posizioni che non sempre sono condivise da tutti e che non sempre sono piaciute a tutti gli utenti. Ritengo tuttavia di aver sempre mantenuto toni pacati ed educati, rispettando opinioni altrui e dimostrando tolleranza verso il resto dell'utenza.

Per levare comunque ogni fraintendimento, io sono contro la violenza sulle donne e non odio le donne.

Il rispetto delle opinioni altrui è proprio quanto ho detto sopra: io posso ritenere che l'idea di una persona sia del tutto sbagliata (tipo, votare quel partito politico o appoggiare quella visione politica) ma non per questo io mi sono permesso di bloccare l'esposizione di questa persona ed evitare che colui che esponeva questa idea non potesse esprimere le ragioni.
Mi permetto di fare un esempio tra gli altri, visto che ha risposto: con Adrien so di aver avuto un intensa discussione sul problema dell'inquinamento.
Ora, ciascuno di noi è rimasto sostanzialmente sulle proprie posizioni e ritiene che la propria controparte in ultima istanza sbagli. Nonostante ciò, io non impedì mai a lui di esprimersi e sempre rispettai la sua posizione.

Anche in questa sede, lui stesso si è dichiarato nettamente contrario alla mia idea, ritiene che io abbia detto delle sciocchezze senza senso, delle assurdità che non stanno ne in cielo ne in terra. Rispetto questa posizione, ritengo di avere detto il giusto ma rispetto che ci siano persone che non la pensano come me e che ritengano che abbia detto castronerie. Pur tuttavia, non è venuto a darmi contro come Maura, Mela.a.pois o Valentina G che diversamente non rispettano la mia posizione auspicando anche provvedimenti nei miei confronti.

Credo che comunque, un modo di rapportarsi con una persona che dice cose che ritengo del tutto sbagliate sia quello di mostrargli dove sta sbagliando o dove prende una vera e propria cantonata e non dargli contro accusandolo di essere un idiota, un violento, uno che è a favore della violenza.


Nel momento in cui si accetta di moderare una discussione si accetta anche l'onere di auto regolamentarsi (onere che tutti dovremmo avere ben inteso).
Tutto quello che scrivi può anche essere giusto ma scritto da dietro un PC seduti nella propria camera.
Per una vittima di abusi (perché l'abuso ha tante forme, non necessariamente quella del bruto che ti stupra nel vicolo) leggere quello che hai scritto non credo sia piacevole.
E questo tu, nelle vesti di moderatore, lo devi tenere in considerazione.
Anche in virtù del fatto che questo non è un forum di unicorni e fate dei boschi.
Sul fatto che svariati utenti ti fanno notare questa cosa forse dovresti rifletterci su.
Sminuire un' esperienza traumatica di un altra persona personalmente non credo sia il giusto comportamento da tenere, nella vita in generale ed anche qui.
Capisco che i toni possono essere fraintesi, io stessa fui abbastanza ruvida con Crisbil in un post, ma certi tuoi post lasciano decisamente perplessi.
Ovviamente la storia della tua amica è commentabile fino ad un certo punto, tu la conosci e sai i retroscena, noi no, ma anche tu non conosci i retroscena della storia di skryz, non pensi di aver corso il rischio di colpirla con il tuo commento?



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Maura
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Messaggioda Premio Nobel » 20/10/2017, 19:44



Con il dovuto rispetto, ma l'auto regolamentazione di un moderatore non prevede che esso si astenga dal proporre le sue idee e le proprie soluzioni ad un problema. Un moderatore ha delle proprie idee, condivisibili o meno, le quali però non vengono perpetrate nell'esercizio delle sue funzioni (come un poliziotto il quale ad esempio può essere contrario ad una legge, ma la fa applicare astenendosi dal promuovere le proprie idee).
Ora, un moderatore non esercita "da moderatore" sempre, ovvero sia, un moderatore può perfettamente scrivere un post in cui espone le proprie idee (ad esempio: essere favorevoli o meno a Gentiloni). Ciò non significa che stia facendo qualcosa di sbagliato in quanto egli è sia un moderatore, ma è anche un utente, e come tale ha diritto di parola. Un moderatore esercita "da moderatore" quando modera, ovvero sia, quando interviene in una discussione per dirimere una controversia e calmare gli animi; non quando esercita "da utente", ovvero sia quando espone e sostiene delle proprie idee.


Maura ha scritto:Anche in virtù del fatto che questo non è un forum di unicorni e fate dei boschi.
Sul fatto che svariati utenti ti fanno notare questa cosa forse dovresti rifletterci su.
Sminuire un' esperienza traumatica di un altra persona personalmente non credo sia il giusto comportamento da tenere, nella vita in generale ed anche qui


Questo forum, come tutti i forum, è fatto da persone, ed è a queste a cui ciascuno di noi si rivolge.
Non credo in realtà di aver sminuito il valore di quella esperienza traumatica non equiparandola a stupro (giustamente tu fai presente che la "violenza carnale" non è necessariamente quando un ignoto malintenzionato violenta una persona in un luogo isolato, per la legge stessa esistono moltissimi altri casi di "violenza carnale", come la violenza sul proprio partner, molto diffusa ma non sempre denunciata, oppure ancora, la violenza esercitata su un ubriaco o drogato, anche se per propria volontà, fino anche, in alcuni casi abbastanza rari, ad un bacio).
Ora, non è interessante fare una ricerca sulla posizione del diritto italiano, ma due cose mi preme dire:
a) credo sia giusto dare il peso corretto agli eventi, cercando sicuramente di non sminuirli, ma anche cercando di non sovradimensionarli.
b) credo conseguentemente, che anche all'autore di un misfatto e anche all'autore di un reato sia giusto dargli contro fino ad un certo punto, non tanto perchè non può esporre le sue ragioni, ma perchè uno dovrebbe prendersela con i colpevoli proporzionalmente con quanto hanno fatto. Riconoscere per ciò anche attenuanti e non vedere necessariamente il colpevole come una persona completamente squallida e malvagia, ma riconoscere ad esempio la sua ingenuità e/o anche la sua buona fede, se c'è.

Conseguentemente, essendo che, come avevo esposto precedentemente, ritengo in tutta onestà che quanto denunciato da Skryz non possa essere equiparato ed equiparabile ad uno stupro e per questo, il mio suggerimento è quello che avevo suggerito. Ciò non è tanto per una mancanza di sensibilità, di tatto, di empatia o di non aver mai vissuto esperienze del genere (mi è capitato di aver subito bullismo alle scuole medie ed anche di aver ricevuto delle squallide avance sessuali da un molestatore in passato per le quali mi rivolsi anche alla Polizia) ed è anche in base a queste esperienze che ho mosso il mio consiglio all'utente.
Essendo stata quella la ricetta che ho adottato per affrontare questo genere di cose che ho subito e grazie a quella ho superato le mie difficoltà ed essendo che la vicenda raccontata mi sembra analoga a quelle esperienze che ho vissuto (ed anche a quella storia della vacanza in Svizzera), ritengo che possa essere una soluzione utilizzabile anche per gli altri (e quindi valida anche per questo caso).
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Messaggioda Mela.a.Pois » 21/10/2017, 9:43



Secondo me il caso dell'altra ragazza è diverso, s'era già offerta al tizio per far cose.. per quella poteva anche dire chiaramente di no, ovviamente sì che lei si sia sentita forzata e umiliata e quant'altro, ma non la vedo una vera propria violenza.. lei s'è fatta usare prima e il ragazzo non s'è posto il problema di usarla a suo piacimento dopo. Nemmeno lui ha avuto sicuramente rispetto per lei, però anche lei per se stessa le volte prima, francamente.. poteva imporsi di più, cosa poteva pretendere da lui? Qua invece si parla di una ragazza ingenua e alle primissime armi..

O almeno è quello che intuisco io dalle vostre spiegazioni, soltanto le due ragazze (lei del topic e l'altra) sapranno come si sono sentite e sapranno come sta la loro coscienza xD. Se io inizio ad offrirmi a uno dopo poco solo perchè capita che ci dormo assieme e poi questo da me pretende il sesso anale, lo avrei sì mandato a quel paese, ma non posso parlare di violenza subìta. Poteva lei imporsi sul serio, se poi ha acconsentito lo stesso, eh oh, che ti piaccia o no, l'hai preso XD, e adesso te ne puoi star lì a mugugnare su quel che hai fatto. L'altra è stata a mio parere 'torchiata' dall'amico str***o, perchè lei non s'è mai offerta prima a lui, e nella 'demenza' della giovinezza, poteva anche credere che lui poi volesse da lei qualcosa di un po' più serio.. dico così perchè le prime umiliazioni purtroppo le scambiavo anch'io per un qualcosa che sarebbe poi cambiato..

Boh? Bravi :P
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Messaggioda ila » 21/10/2017, 10:02



non ho letto le altre risposte
ma e' sbagliato che ti chieda di risolvere, anch'io la vivrei come una sopraffazione
e si' per me lo fa anzitutto a suo vantaggio

ti ama, varrai piu' di un p. allora, potra' stare anche senza, alla fine non mi pare sta cosa cosi' naturale i p. per quanto possano essere diffusi
deve dimostrarti coi fatti che per lui non e' cosi' importante sta cosa, e magari nemmeno il sesso in generale
che rispetta il tuo trauma, disgusto e anche il tuo non voler al momento risolvere anche perche' hai legittimi dubbi se sia davvero qualcosa da risolvere o non una giusta messa in guardia contro venir sfruttata per piacere maschile
il tuo trauma va oltre il p.o, per questo magari dovresti affrontarlo con un terapeuta, ma e' una decisione tua, e guarirne non coincide necessariamente col fare p. con scioltezza
guarire e' riuscire ad avere fiducia negli altri...sempre che la meritino pero'
il tuo ragazzo deve guadagnarsi la tua fiducia, lui per primo farti capire che e' solo un p. e non e' sta questione di vita o di morte , anzitutto per lui, che quindi puo' rinunciarci, e sarai poi tu a voler affrontare il problema per te e per fare un piacere a lui quando e se sentirai il desiderio di fargli piacere quindi anche con questa cosa
non e' questione di p. e' questione di fiducia nel suo amore al di la' del piacere sessuale
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