Superare una violenza sessuale

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Gli stupri e la violenza fisica su donne e minori sono all'ordine del giorno. A chi è, o è stato, vittima di maltrattamenti, diciamo: DENUNCIATE !!! Avete il potere e il diritto di difendervi!! E non sarete soli nel pericolo!

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Messaggioda MaxTorino » 31/10/2017, 14:30



Buongiorno a tutti, sono Massimo, 45 anni, da Torino. Ho subito una violenza sessuale quando avevo 15 anni da parte di un prete. Forse è stata più una violenza psicologica, non so. Ricordo molto poco dell'accaduto. Questa mancanza di memoria si è manifestata da subito. Tanto che sono riuscito ad ammetterlo a me stesso solamente una decina di anni dopo. Quando l'ho capito ho provato a parlarne con amici. Ma uno mi ha mostrato totale indifferenza, l'altro mi ha risposto "mi sembra strano, secondo me ti ricordi male". Forse perchè questo prete è molto carismatico... non so. Sta di fatto che ho finito per evitarne di pensarci e di parlarne ancora. In questo ultimo anno, cercando di capire il perchè dei miei comportamenti con le donne ho riesumato il problema... non so neanche più se è davvero quello il problema. Provo vergogna per me stesso, per il mio corpo. E con le donne non riesco ad approfondire i rapporti. Quando si arriva al dunque scappo. Il mio rapporto col sesso è di vergogna. Ho riprovato a parlarne con una donna con cui sono usicto un po, ma anche lei ha minimizzato. Probabilmente non mi sono spiegato bene. Sta di fatto che anche lei dopo un po di tempo ha pressochè interrotto i rapporti con me. Ora sono molto confuso. Profondamente depresso. Non riesco più a concentrarmi su nulla, dimentico continuamente le cose. E ho continui pensieri negativi. Non riesco a superare questo senso di vergogna. Se qualcuno può darmi qualche consiglio su come superare queste paure, questa vergogna, gliene sarei eternamente grato.
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MaxTorino
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Messaggioda Bonifacio » 31/10/2017, 14:33



MaxTorino ha scritto:Buongiorno a tutti, sono Massimo, 45 anni, da Torino. Ho subito una violenza sessuale quando avevo 15 anni da parte di un prete. Forse è stata più una violenza psicologica, non so. Ricordo molto poco dell'accaduto. Questa mancanza di memoria si è manifestata da subito. Tanto che sono riuscito ad ammetterlo a me stesso solamente una decina di anni dopo. Quando l'ho capito ho provato a parlarne con amici. Ma uno mi ha mostrato totale indifferenza, l'altro mi ha risposto "mi sembra strano, secondo me ti ricordi male". Forse perchè questo prete è molto carismatico... non so. Sta di fatto che ho finito per evitarne di pensarci e di parlarne ancora. In questo ultimo anno, cercando di capire il perchè dei miei comportamenti con le donne ho riesumato il problema... non so neanche più se è davvero quello il problema. Provo vergogna per me stesso, per il mio corpo. E con le donne non riesco ad approfondire i rapporti. Quando si arriva al dunque scappo. Il mio rapporto col sesso è di vergogna. Ho riprovato a parlarne con una donna con cui sono usicto un po, ma anche lei ha minimizzato. Probabilmente non mi sono spiegato bene. Sta di fatto che anche lei dopo un po di tempo ha pressochè interrotto i rapporti con me. Ora sono molto confuso. Profondamente depresso. Non riesco più a concentrarmi su nulla, dimentico continuamente le cose. E ho continui pensieri negativi. Non riesco a superare questo senso di vergogna. Se qualcuno può darmi qualche consiglio su come superare queste paure, questa vergogna, gliene sarei eternamente grato.


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Messaggioda kathellyna » 31/10/2017, 14:37



MaxTorino ha scritto:Buongiorno a tutti, sono Massimo, 45 anni, da Torino. Ho subito una violenza sessuale quando avevo 15 anni da parte di un prete. Forse è stata più una violenza psicologica, non so. Ricordo molto poco dell'accaduto. Questa mancanza di memoria si è manifestata da subito. Tanto che sono riuscito ad ammetterlo a me stesso solamente una decina di anni dopo. Quando l'ho capito ho provato a parlarne con amici. Ma uno mi ha mostrato totale indifferenza, l'altro mi ha risposto "mi sembra strano, secondo me ti ricordi male". Forse perchè questo prete è molto carismatico... non so. Sta di fatto che ho finito per evitarne di pensarci e di parlarne ancora. In questo ultimo anno, cercando di capire il perchè dei miei comportamenti con le donne ho riesumato il problema... non so neanche più se è davvero quello il problema. Provo vergogna per me stesso, per il mio corpo. E con le donne non riesco ad approfondire i rapporti. Quando si arriva al dunque scappo. Il mio rapporto col sesso è di vergogna. Ho riprovato a parlarne con una donna con cui sono usicto un po, ma anche lei ha minimizzato. Probabilmente non mi sono spiegato bene. Sta di fatto che anche lei dopo un po di tempo ha pressochè interrotto i rapporti con me. Ora sono molto confuso. Profondamente depresso. Non riesco più a concentrarmi su nulla, dimentico continuamente le cose. E ho continui pensieri negativi. Non riesco a superare questo senso di vergogna. Se qualcuno può darmi qualche consiglio su come superare queste paure, questa vergogna, gliene sarei eternamente grato.

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Messaggioda MaxTorino » 31/10/2017, 20:01



grazie
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Messaggioda Royalsapphire » 31/10/2017, 22:43



Ciao Massimo, benvenuto in famiglia :hug:
Immagino non sia facile convivere con certi ricordi e certe emozioni rimaste scolpite dentro.
Secondo me puoi superare il tuo trauma, col tempo, e con tanto lavoro interiore (potresti ad esempio intraprendere un percorso di psicoterapia).
Se riesci, prova a rispondere a queste tre domande:
Quali sono i ricordi che hai con quel prete?
Quando sei in intimità con te stesso, hai delle fantasie con donne?
Quando eri piccolo ricordi come reagivano i tuoi genitori se gli facevi domande sul sesso?

Rispondi solo se te la senti.
Non scoraggiati, non sei solo :hug:

Buonanotte :hi:
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Messaggioda MaxTorino » 01/11/2017, 10:27



ciao, grazie di esserti interessata.
i ricordi con quel prete... è un po lungo..
Mi ero innamorato per la prima volta di una mia compagna di classe, ma era la prima volta, e non capivo cosa mi stava succedendo. Quando la vedevo mi girava la testa, la desideravo, pensavo sempre a lei. Ma non glielo mai detto. Forse questo senso di vergogna lo avevo già allora. Comunque, in quel periodo ho cominciato a frequentare l'oratorio. Sono andato ai campi estivi in montagna. Durante i campi questo prete molto carismatico faceva degli incontri con tutti, dove parlava della fede, ma sopratutto dei problemi adolescenziali, tra cui l'innamoramento. Io sono rimasto incantato da quella figura perchè finalmente avevo trovato qualcuno che sapeva cosa mi stava succedendo. Nell'inverno c'erano gli "esercizi spirituali". Si andava sempre in montagna ma in un'altro posto, dentro una casetta. Li questo prete faceva sempre questi incontri, e ricordo una sera in particolare in cui io ero rimasto completamente rapito dalle sue parole. Lui se ne era accorto, perchè ricordo che alla fine dell'incontro, indicandomi disse una cosa tipo "mi piacerebbe che tutti ascoltassero come te". Non ricordo se quella stessa sera o la sera dopo cominciai a stare male. Avevo la febbre. Normalmente dormivamo in camerette da 4/6 letti, ma siccome stavo male lui mi fece andare a dormire nella cameretta con un solo letto che si trovava nel suo mini appartamento sempre dentro questa casetta. Durante la notte veniva nella mia camera. Mi abbassò i pantaloni del pigiama e le mutandine. Mi infilò il termometro nell'ano per misurare la temperatura. Poi si mise con le mani e la faccia fra le mie gambe, e con la mano più vicina mi toccava i genitali. Poi mi inserì una supposta. Io non so perchè stavo fermo, forse tanta era la fiducia che avevo nei suoi confronti che pensavo che fosse normale, non lo so proprio, ma ero completamente bloccato nel letto. Non ricordo più se lo ha fatto più volte o no. Questi ricordi sono molto annebbiati... li ricordo a pezzi. Comunque ricordo che poi quando fù il momento di tornare a casa mi prese da parte e mi disse una cosa tipo "dillo pure ai tuoi genitori quello che c'è stato tra noi".

Quando sono in intimità con me stesso ho sempre pensato alle donne, ma mai a quella di cui ero innamorato in quel periodo. Perchè mi sono innamorato altre volte ma non l'ho mai detto a nessuno, ne tantomeno alla ragazza di cui ero innamorato. Tranne una volta, quando avevo 20 anni, che sono stato per due o tre mesi con una ragazza, che credo mi abbia lasciato proprio perchè non arrivavo al dunque. A poco più di trent'anni, ho cominciato a pensare che forse mi frenava il fatto di non aver mai fatto sesso, quindi ho cominciato, dopo lunghissime ricerche su siti di incontri, a frequentare delle prostitute andando a casa loro. Ora è da più di un anno che non vado più. Ed è da pochi mesi che comincio a non avere più il desiderio sessuale che avevo prima... Prima ci pensavo spesso, ora pochissimo.

Quando ero piccolo non ricordo di aver mai parlato di sesso con i miei, ne quando ero piccolo ne tantomeno con il passare degli anni.
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Messaggioda Royalsapphire » 01/11/2017, 23:32



Ciao Max!
Per quanto riguarda l'esperienza vissuta col prete, obiettivamente non sembrerebbe una violenza fisica.
Ma ho detto obiettivamente.
Di certo qualcosa c'è.
Forse come hai detto tu potrebbe essere una violenza psicologica.
Forse una violenza che si è andata concretizzando nel tempo, dall'unione di più esperienze.

È vero che hai detto di non aver avuto alcuna forma di dialogo con i tuoi genitori riguardo al sesso, ma ci sono forme più forti di comunicazione: il linguaggio non verbale.
Sai, spesso, le problematiche psicologiche della persona sulla sua sessualità derivano dal modo in cui la gestiscono i genitori. Un bambino che viene al mondo non sa niente della realtà che lo circonda, e non sa niente di sé stesso. La prima forma di conoscenza, che allo stesso tempo gli dà un imprinting, gli arriva dalla famiglia.
Ad esempio il fatto che tu e i tuoi non abbiate mai parlato di come funziona la sessualità, da molto da pensare, non ti pare? Mi farebbe pensare al perché tu non abbia cercato un dialogo con loro, e al perché non lo abbiano cercato loro...
Hai detto che il tuo rapporto col sesso è do vergogna. Credo che questo possa avere un legame con il modo in cui i tuoi genitori ti hanno trasmesso le informazioni sul sesso...
Poi anche il rapporto col prete, certamente avrà contribuito a farti il sesso come qualcosa diverso (?).
Non so cosa predicava lui, ma so che la Chiesa vede il rapporto sessuale come un mezzo finalizzato alla procreazione e non al piacere fisico. Per non parlare della masturbazione, che considera come peccato.
Ma quest'ultimo non sembra essere il tuo caso, perché capisco che tu non riesci ad avere rapporti completi con le donne, mentre con te stesso non hai gli stessi limiti.
Tornando al prete, mi chiedo se tu non ti sia allontanato da lui dopo quell'episodio, oppure se è stato lui ad allontanarsi da te.
Poi volevo chiederti, se ricordi precisamente cosa hai provato durante quell'episodio. Perché tu hai detto solo che ti fidavi di lui, che quindi lo hai lasciato fare. Ma non hai detto come ti ha fatto sentire in quel momento. Magari ti ha fatto stare bene. Magari ti sei sentito preso in cura da qualcuno, come un secondo padre...
Se ti va, puoi provare a rispondere.
In ogni caso, non ti spaventare, tutto può essere superato : ) !

Buonanotte :hi:
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Messaggioda MaxTorino » 07/11/2017, 0:27



ciao, grazie tanto delle tue parole. Grazie di avermi pensato, di aver cercato di capire e dei consigli e delle domande. Scusa se ho lasciato passare del tempo ma come dicevo all'inizio, faccio fatica a concentrarmi... mi viene molto difficile organizzare i pensieri e scriverli per poter far capire al meglio quello che sono. In effetti hai ragione, a pensarci meglio questo senso di vergogna probabilmente trova le sue radici proprio nel modo in cui mi sono rapportato con i miei genitori. Mi viene in mente una volta, quando ero piccolo, avevo i primi desideri sessuali... mio padre mi ha visto mentre mi toccavo... e mi ha guardato ridendo. E se ne è andato via. Mi sono vergognato tantissimo... Forse è proprio in questo rapporto coi miei che risiede questo senso di vergogna. Grazie di avermi fornito una chiave di lettura diversa! ti voglio bene!!
Riguardo al prete probabilmente ha rafforzato questo senso di vergogna, perchè per quegli anni che ho frequentato l'oratorio mi aveva convinto che la masturbazione e il sesso sono peccati, ogni volta che mi masturbavo andavo a confessarmi da lui... e in questo preciso momento, ora che scrivo, mi viene in mente la difficoltà che avevo nel dire quello che avevo fatto, me ne vergognavo a tal punto che non riuscivo a dirlo... e lui interrompeva e diceva che ero perdonato e di dire le solite preghiere...
Per i rapporti con le donne volevo sottolineare una cosa... non è che ho problemi fisici (di erezione), quando andavo dalle escort non avevo nessun problema (ricordo che una dalla quale andavo spesso, mi diceva sempre:"perchè non ti trovi una ragazza??"). Il problema è quello di toccare il discorso, di parlare di sesso... non so proprio come si fa... a dire il vero anche con gli amici cambio sempre discorso. Solo con tre ho parlato delle escort. Ho come paura di offenderle.. di sembrare un allupato.. lo so che è stupido, ma credimi... è una cosa allucinante... arrivato a quel punto finisco sempre per cercare altri discorsi per parlare di altro. E logicamente le donne si stufano.
Dal prete non mi sono allontanato dopo quell'episodio.. l'ho come lasciato passare come una cosa normale... ho frequentato l'oratorio e andavo da lui a confessarmi ogni settimana. 2 o 3 anni dopo ho cominciato a lavorare, a frequentar altri amici, e ho cominciato a maturare un atteggiamento più ribelle. Non mi accontentavo più dei "dogmi" della chiesa, volevo delle risposte. In più c'è stato un episodio.. centra niente ma lo racconto solo per far capire. In quell'oratorio c'erano anche ragazzi di una comunità per ex tossico dipendenti. Uno di loro che era bravissimo a suonare (ho cominciato a suonare grazie a lui) mi aveva preso in simpatia e mi spronava sempre a suonare. Un giorno è venuto da me dicendo che se volevo mi vendeva un piccolo ampli per chitarra... io ero contentissimo e ho chiesto i soldi ai miei. Ho preso sto ampli, poi giorni dopo sono venuto a sapere che questo ragazzo era ricaduto nel tunnel... sono quindi andato dal prete per raccontargli del fatto che avevo comprato proprio da lui una cosa e il prete si infuriò. Dicendo che era colpa mia se quel ragazzo era ricaduto e mandandomi via... Mi sono sentito una M...A. volevo sparire. Stavo malissimo... non volevo neanche tornare a casa. Poi, per fortuna, ho avuto uno scatto i ribellione.. mi son detto.. "ma è stato il prete a mettere quei ragazzi in mezzo a noi, io che ne sapevo che non dovevo dargli soldi?? non me l'aveva mai detto nessuno!" e a pensarci oggi.. se aveva deciso, i soldi li avrebbe trovati in qualche altro modo...
Ho comunque poi smesso di frequentare l'oratorio, la chiesa e il prete/i. Qualche volta l'ho incontrato di sfuggita e mi ha lanciato qualche battutina sul fatto che non andavo più da lui ma io non gli rispondevo neanche.
Come mi sono sentito in quel momento... non saprei dirti... ero bloccato. guardavo il soffitto. Non saprei proprio dire come mi sono sentito. Un paio di mesi fa è uscito il discorso di questo prete mentre ero a casa di un amico di vecchia data che veniva all'oratorio e ai campi con me, e che con me ha smesso poi di frequentare. Parlavamo proprio di questo prete per certe stupidaggini che ancora scrive sul sesso (addirittura dice che l'omosessualità è una malattia). Questo mio amico ad un certo punto se ne esce raccontandomi che quando facevamo i campi, questo stesso prete, (anche questo amico aveva avuto l'influenza... ma era d'estate) voleva a tutti i costi mettergli la supposta... lui disse più volte "no me la metto io" ma l'altro insisteva... fino a che il mio amico ha insistito e se l'è messa lui... io mi sono vergognato tantissimo perchè io invece l'avevo fatto fare... gli ho detto all'amico che a me aveva fatto la stessa cosa ma non con la supposta ma col termometro... senza spiegare oltre...
Scusa se sono confuso nello scrivere... spero di essere chiaro...
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Messaggioda Ensō » 07/11/2017, 8:36



Sì, in effetti questa persona usava una terapia d'elezione un po' sui generis, che, se non fosse stato per alcune sue insistenze, potrebbero benissimo rientrare nelle comuni cure pediatriche. D'altro canto, c'è da dire che la cronaca è piena di fenomeni non proprio edificanti nell'ambito ecclesiastico. Ora, non voglio discutere sulla buona o cattiva fede di questo personaggio. Mi concentrerei piuttosto sul tuo modo di importi delle limitazioni. E' importante stabilire quale tipo di educazione ti è stata impartita dai tuoi genitori. Ovviamente se ti va di parlarne.
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Messaggioda elle8n » 07/11/2017, 9:49



Ciao Max e benvenuto nel Forum,
mi dispiace per quello che ti è successo e ciò che hai successivamente dovuto sopportare. Io ho subito violenza fisica da mio zio per anni quando ero piccola e so cosa vuol dire essere confusi al riguardo, rimuovere certe cose... successivamente ho ricordato tutto e ho compreso che ciò che faceva era una vera e propria violenza.
Da quello che hai detto, dal mio punto di vista, non c'è stata una violenza in sé ma una molestia si.
E' giusto che tu ne parli, non devi tenere tutto dentro: lo dico per esperienza. Hai chiesto aiuto ad uno specialista? Hai bisogno di sbloccarti e sicuramente di trovare le persone giuste con le quali parlare.
Fatti aiutare.
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