Violenza psicologica fine a se stessa

perchè?

Scheletri nell'armadio. Questa piccola stanza di MyHelp è accogliente come una caramella buona.
Sei vittima di abusi? Parlane su MyHelp con chi sa capirti. Potrai aiutare chi si trova nella tua stessa situazione.
Gli stupri e la violenza fisica su donne e minori sono all'ordine del giorno. A chi è, o è stato, vittima di maltrattamenti, diciamo: DENUNCIATE !!! Avete il potere e il diritto di difendervi!! E non sarete soli nel pericolo!

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Violenza psicologica fine a se stessa

Messaggioda AnimaInLacrime » 23/07/2018, 15:07



Negli ultimi giorni mi sono trovata davanti un sacco di parole di cui avrei preferito non sapere nulla.
Ghosting, zombieing, breadcrumbing... Tutte porcherie, schifezze senza nessun rispetto per le persone in quanto tali.

Per chiunque di voi non le conoscesse ve lo spiego in due parole.

Ghosting= fare il fantasma, letteralmente.
Praticamente hai una relazione di qualsiasi natura con una persona e questa da un giorno all'altro sparisce senza una spiegazione.
Dicono che sia una delle violenze psicologiche più diffuse del nostro tempo, agevolato dai mille mila mezzi di comunicazione che abbiamo a disposizione adesso.
Buffo,no? Più puoi parlare con qualcuno e meno lo fai. No, non è buffo, è disgustoso specie se parliamo di relazioni amorose o amichevoli di un certo spessore.
Dicono anche che sia una delle massime espressioni di immaturità. Non sai come chiudere qualcosa? Scappa via e tanti saluti.

Zombieing= fare lo zombie.
Quindi ritornare dopo essere sparito.

Breadcrumbing= spargere briciole di pane.
In sintesi rilasciare briciole di attenzione per confondere la "vittima". Perché? I motivi possono essere molteplici.
Perché hai chiuso con qualcuno che non riesci a lasciare andare, per lasciare aperta una porta ad incontri occasionali e ultimo, quello più disgustoso secondo me, perché adoriamo essere al centro dell'attenzione di qualcuno di cui non ci importa niente.

La prima volta che mi sono trovata davanti questi tre termini ho avuto la nausea.
E' vero, sono cose vecchie come il mondo, ma adesso sono all'ordine del giorno e possono causare dei problemi gravissimi.

Dopo il primo momento ho cercato di capire perché capire mi aiuta prima di tutto a riconoscere (ed evitare) queste situazioni poi perché capirle mi aiuta. Non dico giustificarle ma capirle.

Io l'immaturità la capisco. Penso che sia preoccupante dopo una certa età ma la comprendo.
Capisco anche l'opportunismo di volersi tenere una porta aperta. Riesco a vederci un senso, seppur malato e contorto.

Quello che non capisco è la cattiveria che diventa crudeltà.
Quella cattiveria fine a se stessa di qualcuno che nutre il tuo interesse solo per toglierti poi il tappeto da sotto ai piedi.

A che pro? Che beneficio ricava chi compie una porcheria del genere?

Non lo capisco ma credo che capirlo un po' mi aiuterebbe...
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Messaggioda Lostinthevoid » 23/07/2018, 16:14



Quando una persona fa del male (sia fisico che al livello emotivo) lo fa per il semplice gusto nel vedere la vittima soffrire, il "beneficio" che ne trae è il malessere dell'altro.
Il che può essere per molteplici motivi, magari chi fa del male agli altri ha subito del male a sua volta, di conseguenza per "placare" il dolore che ha dentro di se lo riversa sugli altri.
ES: mi prendevano in giro, di conseguenza io prendo in giro chi è ancora più vulnerabile di me.
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Messaggioda Net » 23/07/2018, 18:23



Uhm, chi ha ricevuto male ne fa di conseguenza. Possibile, a tal proposito mi viene in mente una citazione “ Chi combatte i mostri deve guardarsi esso stesso dal non divenirlo... ecc ecc ecc”. Questi termini, che vengano modernizzati, esistono da sempre, vero però che è molto più semplice ora “sparire”, specie se parliamo di contatti non fisici, ma in realtà lo si può fare anche in quel caso. A parer mio questo comportamenti, più che immaturità, ma poi dipende sempre dal caso, denotano semplicemente una totale noia. Quindi si usufruisce di qualcuno per il tempo che ci porta via dalla noia, da una vita probabilmente scarsa di interessi, o probabilmente sono persone vacue che non provano assolutamente nulla verso il prossimo, semplicemente perché non è di loro interesse, come ci si arrivi è un altro paio di maniche. Ma, c’è anche il ruolo della vittima, è vero, non si può prevedere il futuro, ma questa tipologia di persone riescono a captare bene chi sarà lo sfortunato, ergo, forse un po’ di colpa, se così si vuol definire, sta da entrambe le parti.
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Messaggioda AnimaInLacrime » 23/07/2018, 22:32



Lostinthevoid ha scritto:Quando una persona fa del male (sia fisico che al livello emotivo) lo fa per il semplice gusto nel vedere la vittima soffrire, il "beneficio" che ne trae è il malessere dell'altro.
Il che può essere per molteplici motivi, magari chi fa del male agli altri ha subito del male a sua volta, di conseguenza per "placare" il dolore che ha dentro di se lo riversa sugli altri.
ES: mi prendevano in giro, di conseguenza io prendo in giro chi è ancora più vulnerabile di me.


Non sono totalmente d'accordo.
Che beneficio è il malessere dell'altro? Alla fine un tornaconto tuo deve esserci per forza.
Chi ti prendeva in giro magari lo faceva per qualche motivo, non dico che debba essere per forza esplicito e facilmente comprensibile ma mi sembra vuoto detto così.
Forse più facile nei confronti di chi non conosci ma credo che esista un motivo.

Quando prendevano in giro me all'inizio non capivo, poi ho capito che la diversità spaventa e che quando si è giovani e incapaci di vedere oltre il proprio naso è più facile schiacciare che capire.
Mi ricordo di uno che dopo avermi fatto una cattiveria disse "sola se ne deve restare". Perché? Tutta questa cattiveria quando una settimana prima mi faceva gli occhi dolci...
Però sai, io fino a qui ci arrivo pure a capire. Se non ti sopporto arrivo a farti anche delle cattiverie (vedi sopra). Io non riesco a capire la crudeltà che non ti porta a nulla.

Non so nemmeno se riesco a spiegarmi.
Illudere qualcuno, fargli credere un interesse e poi scappare, negarsi, non avere nemmeno il coraggio di dire "ho solo giocato" . E' qualcosa che aldilà anche del tizio che ci prova per portarti a letto perché almeno lì lo capisci, è l'ormone, è la noia, l'alcol, quello che vuoi. Ma di una che non ti piace, che non ti interessa, perché giocare così?
E' questo che non capisco, non capisco la crudeltà fine a se stessa.
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Messaggioda AnimaInLacrime » 23/07/2018, 23:21



Net ha scritto:Uhm, chi ha ricevuto male ne fa di conseguenza. Possibile, a tal proposito mi viene in mente una citazione “ Chi combatte i mostri deve guardarsi esso stesso dal non divenirlo... ecc ecc ecc”. Questi termini, che vengano modernizzati, esistono da sempre, vero però che è molto più semplice ora “sparire”, specie se parliamo di contatti non fisici, ma in realtà lo si può fare anche in quel caso. A parer mio questo comportamenti, più che immaturità, ma poi dipende sempre dal caso, denotano semplicemente una totale noia. Quindi si usufruisce di qualcuno per il tempo che ci porta via dalla noia, da una vita probabilmente scarsa di interessi, o probabilmente sono persone vacue che non provano assolutamente nulla verso il prossimo, semplicemente perché non è di loro interesse, come ci si arrivi è un altro paio di maniche. Ma, c’è anche il ruolo della vittima, è vero, non si può prevedere il futuro, ma questa tipologia di persone riescono a captare bene chi sarà lo sfortunato, ergo, forse un po’ di colpa, se così si vuol definire, sta da entrambe le parti.


Beh è vero, può essere.
Anche se per noia mi sembra veramente tanto sforzo, però è possibile.
Sulla questione dell'anello debole ci avevo riflettuto.

Mi riesce difficile e meccanico capirlo ancora, perché non riesco a vedere il tornaconto. Io sono una persona concreta, faccio un po' di fatica a capire qualcosa che non sia parte di una sequenza logica. E' un mio limite, lo riconosco, e per questo sono qui a chiedere pareri o anche esperienze.
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Messaggioda Lostinthevoid » 24/07/2018, 13:11



AnimaInLacrime ha scritto:
Lostinthevoid ha scritto:Quando una persona fa del male (sia fisico che al livello emotivo) lo fa per il semplice gusto nel vedere la vittima soffrire, il "beneficio" che ne trae è il malessere dell'altro.
Il che può essere per molteplici motivi, magari chi fa del male agli altri ha subito del male a sua volta, di conseguenza per "placare" il dolore che ha dentro di se lo riversa sugli altri.
ES: mi prendevano in giro, di conseguenza io prendo in giro chi è ancora più vulnerabile di me.


Non sono totalmente d'accordo.
Che beneficio è il malessere dell'altro? Alla fine un tornaconto tuo deve esserci per forza.
Chi ti prendeva in giro magari lo faceva per qualche motivo, non dico che debba essere per forza esplicito e facilmente comprensibile ma mi sembra vuoto detto così.
Forse più facile nei confronti di chi non conosci ma credo che esista un motivo.

Quando prendevano in giro me all'inizio non capivo, poi ho capito che la diversità spaventa e che quando si è giovani e incapaci di vedere oltre il proprio naso è più facile schiacciare che capire.
Mi ricordo di uno che dopo avermi fatto una cattiveria disse "sola se ne deve restare". Perché? Tutta questa cattiveria quando una settimana prima mi faceva gli occhi dolci...
Però sai, io fino a qui ci arrivo pure a capire. Se non ti sopporto arrivo a farti anche delle cattiverie (vedi sopra). Io non riesco a capire la crudeltà che non ti porta a nulla.

Non so nemmeno se riesco a spiegarmi.
Illudere qualcuno, fargli credere un interesse e poi scappare, negarsi, non avere nemmeno il coraggio di dire "ho solo giocato" . E' qualcosa che aldilà anche del tizio che ci prova per portarti a letto perché almeno lì lo capisci, è l'ormone, è la noia, l'alcol, quello che vuoi. Ma di una che non ti piace, che non ti interessa, perché giocare così?
E' questo che non capisco, non capisco la crudeltà fine a se stessa.


Per "beneficio del malessere dell'altro" intendo dire che si trae "piacere" nel vedere gli altri soffrire, semplicemente ci piace vedere che gli altri stanno male a causa delle nostre azioni, ci possono essere vari motivi per cui voglio fare del male: malattie mentali, cose che ho vissuto, rabbia ecc...

Non è questione poi se una persona sta antipatica o pure meno (però delle volte può anche essere, lì dipende dalla persona) è solo voler vedere la vittima stare male, il che posso farlo in tutti i modi possibili, sta difatto che non c'è sempre uno scopo, l'unico vantaggio che io traggo è il vedere che stai male, possiamo dire che se tu soffri io ne sono "felice".
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Messaggioda AnimaInLacrime » 27/07/2018, 14:04



Lostinthevoid ha scritto:
Per "beneficio del malessere dell'altro" intendo dire che si trae "piacere" nel vedere gli altri soffrire, semplicemente ci piace vedere che gli altri stanno male a causa delle nostre azioni, ci possono essere vari motivi per cui voglio fare del male: malattie mentali, cose che ho vissuto, rabbia ecc...

Non è questione poi se una persona sta antipatica o pure meno (però delle volte può anche essere, lì dipende dalla persona) è solo voler vedere la vittima stare male, il che posso farlo in tutti i modi possibili, sta difatto che non c'è sempre uno scopo, l'unico vantaggio che io traggo è il vedere che stai male, possiamo dire che se tu soffri io ne sono "felice".


Non lo so.
E' che proprio non riesco a capire come si possa stare meglio guardando l'altro che sta male per mano mia.
Forse ho una concezione un po' troppo materiale, forse mi manca qualche passaggio per capire meglio questo aspetto.

Ti ringrazio del tuo punto di vista, mi hai dato qualcosa su cui riflettere.
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