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Vorrei capire se sono solo io ad aver reagito come ho fatto. So che i modi in cui la mente si adatta sono tanti e diversi ma...
Nasco come seconda figlia. Tutto inizia ad andare a rotoli quando mio padre inizia ad avere episodi di violenza su mia madre davanti a noi. Mia madre per parte sua, a sua volta picchia me, solo me. E mi usa nel conflitto con mio padre. Io sono devastata dal dolore. Una estate, avrò avuto forse 10 anni, vengo abusata da mio fratello.
È successo credo soltanto una volta o due, ma mi rendo conto di esserne gravemente condizionata, soprattutto nei rapporti con gli uomini.
Aggiungo che in adolescenza mio padre è diventato violento anche con me (ma gli episodi con mia madre erano finiti). Violento nel senso di botte ma anche e comunque nel senso psicologico: io per difesa sono ingrassata tanto, e lui mi diceva continuamente che facevo schifo, che non valevole nulla, che nella vita non avrei mai combinato nulla, che ero zero.
Le mie reazioni
- bulimia, ora da tanti anni sotto controllo, perché dovevo potermi sfogare sul cibo senza avere però altre conseguenze
- rapporti totalizzanti con gli uomini, in un senso e nell'altro (cioè dove ho dominato io completamente o sono stata dominata).
- insoddisfazione nel sesso
- professione "aiutante", nella vita aiuto gli altri e ho sviluppato una empatia profonda e molto forte. Tutti si appoggiano a me, e danno affidamento su di me. Ed io sorrido. Ma sono stanca e vorrei soltanto piangere.
- scrivo e leggo moltissimo. Sento però di non riuscire a scrivere qualcosa di "finito" perché non trovo senso in ciò che mi accade.

Riuscirò mai a trovare pace? A tratti sono così triste che non vedo nessuna vita d'uscita e anzi mi sento che potrei scoppiare da un momento all'altro.
Ho già fatto terapia l'anno scorso e sto per ricominciare proprio stamattina.

Aggiornamento. Nuova terapeuta incontrata, buona impressione iniziale.
Mi sento all'inizio di una montagna da scalare.

ti ammiro per come riesci a parlare di questi problemi... io neanche al mio terapeuta, che so vincolato al segreto professionale, so dire tutto... e i problemi me li tengo per me a rimuginare nella mente...

BusyBee ha scritto:Vorrei capire se sono solo io ad aver reagito come ho fatto. So che i modi in cui la mente si adatta sono tanti e diversi ma...
Nasco come seconda figlia. Tutto inizia ad andare a rotoli quando mio padre inizia ad avere episodi di violenza su mia madre davanti a noi. Mia madre per parte sua, a sua volta picchia me, solo me. E mi usa nel conflitto con mio padre. Io sono devastata dal dolore. Una estate, avrò avuto forse 10 anni, vengo abusata da mio fratello.
È successo credo soltanto una volta o due, ma mi rendo conto di esserne gravemente condizionata, soprattutto nei rapporti con gli uomini.
Aggiungo che in adolescenza mio padre è diventato violento anche con me (ma gli episodi con mia madre erano finiti). Violento nel senso di botte ma anche e comunque nel senso psicologico: io per difesa sono ingrassata tanto, e lui mi diceva continuamente che facevo schifo, che non valevole nulla, che nella vita non avrei mai combinato nulla, che ero zero.
Le mie reazioni
- bulimia, ora da tanti anni sotto controllo, perché dovevo potermi sfogare sul cibo senza avere però altre conseguenze
- rapporti totalizzanti con gli uomini, in un senso e nell'altro (cioè dove ho dominato io completamente o sono stata dominata).
- insoddisfazione nel sesso
- professione "aiutante", nella vita aiuto gli altri e ho sviluppato una empatia profonda e molto forte. Tutti si appoggiano a me, e danno affidamento su di me. Ed io sorrido. Ma sono stanca e vorrei soltanto piangere.
- scrivo e leggo moltissimo. Sento però di non riuscire a scrivere qualcosa di "finito" perché non trovo senso in ciò che mi accade.

Riuscirò mai a trovare pace? A tratti sono così triste che non vedo nessuna vita d'uscita e anzi mi sento che potrei scoppiare da un momento all'altro.
Ho già fatto terapia l'anno scorso e sto per ricominciare proprio stamattina.

Sembra proprio la mia vita...
A parte la differenza nel fratello (sono figlia unica) ed è stato mio nonno materno a stuprarmi a 10 anni...
Per il resto, stessa storia sul padre, (aggiungo madre assente) lavoro di aiuto, bulimia, insoddisfazione nel sesso, dominazione e sottomissione...ecc.
Ho fatto anche terapia per 10 anni, ma quella sensazione di non vedere nessuna via di uscita nei momenti di stanchezza e la sensazione di infinito vuoto rimangono come una cicatrice.

Topolino, la mia consapevolezza mi aiuta. È stato difficile, anzi difficilissimo riuscire a ricordare, parlarne con la mia terapeuta precedente, e anche parlarne con i miei (cosa che però sono riuscita a fare). È altrettanto difficile ricominciare. E non è facile scrivere così apertamente, me ne rendo conto, forse mi aiuta il fatto di aver scritto per professione in un altro periodo della mia vita. Se hai voglia di parlare io ci sono

Lithium-87 ha scritto:

BusyBee ha scritto:Vorrei capire se sono solo io ad aver reagito come ho fatto. So che i modi in cui la mente si adatta sono tanti e diversi ma...
Nasco come seconda figlia. Tutto inizia ad andare a rotoli quando mio padre inizia ad avere episodi di violenza su mia madre davanti a noi. Mia madre per parte sua, a sua volta picchia me, solo me. E mi usa nel conflitto con mio padre. Io sono devastata dal dolore. Una estate, avrò avuto forse 10 anni, vengo abusata da mio fratello.
È successo credo soltanto una volta o due, ma mi rendo conto di esserne gravemente condizionata, soprattutto nei rapporti con gli uomini.
Aggiungo che in adolescenza mio padre è diventato violento anche con me (ma gli episodi con mia madre erano finiti). Violento nel senso di botte ma anche e comunque nel senso psicologico: io per difesa sono ingrassata tanto, e lui mi diceva continuamente che facevo schifo, che non valevole nulla, che nella vita non avrei mai combinato nulla, che ero zero.
Le mie reazioni
- bulimia, ora da tanti anni sotto controllo, perché dovevo potermi sfogare sul cibo senza avere però altre conseguenze
- rapporti totalizzanti con gli uomini, in un senso e nell'altro (cioè dove ho dominato io completamente o sono stata dominata).
- insoddisfazione nel sesso
- professione "aiutante", nella vita aiuto gli altri e ho sviluppato una empatia profonda e molto forte. Tutti si appoggiano a me, e danno affidamento su di me. Ed io sorrido. Ma sono stanca e vorrei soltanto piangere.
- scrivo e leggo moltissimo. Sento però di non riuscire a scrivere qualcosa di "finito" perché non trovo senso in ciò che mi accade.

Riuscirò mai a trovare pace? A tratti sono così triste che non vedo nessuna vita d'uscita e anzi mi sento che potrei scoppiare da un momento all'altro.
Ho già fatto terapia l'anno scorso e sto per ricominciare proprio stamattina.

Sembra proprio la mia vita...
A parte la differenza nel fratello (sono figlia unica) ed è stato mio nonno materno a stuprarmi a 10 anni...
Per il resto, stessa storia sul padre, (aggiungo madre assente) lavoro di aiuto, bulimia, insoddisfazione nel sesso, dominazione e sottomissione...ecc.
Ho fatto anche terapia per 10 anni, ma quella sensazione di non vedere nessuna via di uscita nei momenti di stanchezza e la sensazione di infinito vuoto rimangono come una cicatrice.

Ciao Lithium. Non è facile per niente, hai ragione. Il fatto di non essere sola, di sapere che voi ci siete e siete vivi come me e che affrontiamo lo stesso vuoto e le stesse tendenze mi aiuta. Spero aiuti anche te. Ed io ci sono se hai bisogno. Aiutiamoci, perché tra noi possiamo capirci

Io penso che non sai mai quanto sei forte finché essere forte è l’unica scelta che hai. Dobbiamo andare avanti....certo, io sono qui.

Lithium-87 ha scritto:Io penso che non sai mai quanto sei forte finché essere forte è l’unica scelta che hai. Dobbiamo andare avanti....certo, io sono qui.

Hai ragione su questo. E quanto pesa essere forti, a volte? Quanto pesa quando sei a pezzi e sono gli altri a continuare ad appoggiarsi a te?
Tanto, tantissimo

Io credo che se si permette che sia il nostro passato a condizionare troppo il nostro presente o futuro. Non finirà mai la nostra impotenza.
In fondo vittime non lo siamo tutti?

Lithium-87 ha scritto:Io credo che se si permette che sia il nostro passato a condizionare troppo il nostro presente o futuro. Non finirà mai la nostra impotenza.
In fondo vittime non lo siamo tutti?

Dipende da cosa ti è successo.
Nel mio caso, come credo per molti, non si tratta di una cosa che accade consciamente...io non vorrei che il passato influenzasse presente e futuro, ma lo fa. Eccome