Ciao a tutti, mi sono appena iscritta a questo forum, sarei felice se qualcuno mi aiutasse.
Ho vent'anni, vado da una psicoterapeuta da quando ne avevo 14 per problemi di autolesionismo, ansia, e ossessioni (avevo paura di morire avvelenata). Dall'estate scorsa ho iniziato una terapia farmacologica con litio carbonato, sebbene che io sappia non mi è stato diagnosticato alcun disturbo.
Scrivo in questa sezione per parlare della mia sessualità che è in questo momento un problema enorme. Ho perso la verginità all'età di 16 anni con il mio fidanzatino, ho sentito dolore ma non c'è stato sangue, non sempre provavo piacere ma mi poteva capitare. Tralasciando i dettagli comunque diciamo che non l'ho mai vissuta con molta tranquillità, spesso avevo ansia e rifiutavo alcune cose. Quando mi sono lasciata a 17 anni ho avuto rapporti occasionali e in quelle situazioni riuscivo invece a lasciarmi andare completamente, il sesso non mi piaceva, ma non avevo problemi a farlo. Adesso che ho vent'anni sono fidanzata con un ragazzo di 31 anni, un amore, un ragazzo davvero dolce, paziente, gentile, equilibrato, non giudicante, non potevo chiedere di più, si è ripresentato il solito problema, e sapevo che sarebbe successo infatti ero titubante anche nell'uscirci all'inizio per paura di doverci fare sesso. Mi sono concessa in tempi abbastanza comuni, dopo due settimane, ma ho ancora i problemi che avevo col mio vecchio ragazzo, ovvero una grande ansia e vergogna nell'intimità. Comincio a pensare che la variabile sia proprio il fatto di provare sentimenti, che mi blocca.
La notte di capodanno ero a casa sua, ho dormito da lui, ero ubriaca quindi non ricordo molto bene perché e come ma ricordo benissimo che ad un certo punto mi è venuta in mente una cosa di quando ero piccola, non so se l'avevo rimosso o semplicemente non ci avevo più pensato, ma ho ricordato (e l'ho detto ad alta voce) un evento con lo zio di mio nonno, che al tempo era vecchio, aveva sicuramente più di 70 anni e con me non aveva un legame di sangue: quando ero piccola andavo spesso a giocare dagli zii di mio nonno, o forse solo per un periodo, non ricordo di preciso. Fatto sta che non so bene quanti anni avessi, ma ricordo che eravamo io e lui in camera da letto, e quello che ricordo è qualcosa di strano, ovvero che lo bacio sulle labbra e gli sposto le mani nelle mie zone intime. In questo caso ovviamente non si tratterebbe di un abuso perché io ho fatto quelle cose, non lui, anzi forse lui nemmeno se n'è accorto. Ma da quel giorno ho un dubbio terribile, ho paura di non ricordare cosa davvero sia successo, non capisco perché una bambina poteva baciare un uomo anziano, non capisco niente. Sono scoppiata a piangere, ma poi al mio ragazzo ho detto che era stato un sogno, che ho sbagliato e che mi sono confusa (viviamo in un paesino non volevo sporcare la memoria di un morto, soprattutto perché non so come è andata), ma in realtà io sono abbastanza convinta che non sia un sogno.
Questa potrebbe forse essere una causa inconscia del mio malessere, dei miei blocchi sessuali, del mio abuso di alcol, della mia ansia, del mio autolesionismo e della paura del buio che mi porto dietro dal tempo, della mia paura delle persone e della mia bassissima autostima? Non lo so, e vorrei trovare una spiegazione, ne parlerò con la psicoterapeuta alla prossima seduta, ma nell'attesa volevo sapere se qualcuno ha avuto i miei stessi dubbi, come ha trovato conferme, come si è sentito, a chi ha chiesto aiuto.
Come si fa a ricordare un eventuale trauma rimosso? C'è possibilità di tornare a stare bene?
Grazie mille a chi mi risponderà, un bacino