Mi ci è voluto un po' per decidermi a scrivere questo post. Perché ora sono "tranquilla", a livello di pensiero, però ci sono delle domande che continuano a tormentarmi e mi sono detta: se non ne parlo qui, dove? Beh, in pratica non posso far finta di ignorarlo, le persone che hanno un trascorso come il mio, spesso da adulte presentano una personalità problematica (non vi dico neanche del periodo in cui avevo paura di poter diventare una potenziale serial killer, forse condizionata dal fatto che quasi tutti gli psicopatici hanno un passato di abusi nell'infanzia). Però fortunatamente credo di aver imboccato un'altra via... insomma, mi fa piacere aiutare il prossimo senza chiedere nulla, e se ho un euro in tasca solitamente lo destino a chi ne ha più bisogno di me, ma non voglio parlare di questo.
Anche perché così sembra che io sia una persona senza problemi, e non lo sono.
Ho paura di aver solo sopito quella parte di me che potrebbe rivelarsi instabile, ma non ho nessuna prova per confutarlo, è solo una paura... si può dire "irrazionale", in un caso come questo? Alla fine, la psiche è una faccenda delicata. E ho passato i miei primi anni di vita, fino all'adolescenza, a nascondere quello che mi era successo e a tenermi dentro questo mostro. Poi, fortunatamente, conoscendo delle amicizie vere e delle figure che mi hanno aiutata, è stato in buona parte sconfitto.
Ma se un giorno il mostro avesse il sopravvento?
Mi riesce difficile pensare di fare del male agli altri, sono una ferma oppositrice della pena di morte e cerco sempre di empatizzare anche con le persone che sembra che un cuore non ce l'abbiano, però ho comunque questi pensieri e a volte non riesco ad essere del tutto tranquilla.
Grazie a chi leggerà.
PS, edit doveroso, il titolo non ha alcun nesso con quello di cui parlo! Era solo una domanda rivolta a me stessa, se fosse il caso o meno di pubblicare il post