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Non sono sicuro ma esiste una legge sull'aborto in Italia. Una donna vittima di abusi sia dovuti ad una violenza fisica o anche all'interno di un matrimonio può scegliere indipendentemente dagli altri se portare a termine una gravidanza non voluta o interromperla?
Io credo che la decisione spetta alla donna. Il feto non è una vita, è un embrione sviluppato, può essere anche considerato un parassita all'interno del corpo, solamente quando nasce, respira autonomamente può essere considerato essere vivente e futuro cittadino.

Sono d'accordo. La decisione spetta alla donna e a nessun altro. Il voler proibire l'aborto è principalmente un desiderio della chiesa (da ciò che leggo), cosa che non condivido.

Si, esiste una legge sull'aborto, una donna può decidere di abortire nei primi 90 giorni di gestazione.
Da donna sono assolutamente d'accordo con voi, il corpo è della donna, è lei che porta avanti la gravidanza e ha il diritto di scegliere. Ci sono tanti motivi per i quali una donna decida di abortire, se un esame mi dicesse che mio figlio avrà una vita terribile perchè sindromico non vorrei farlo nascere solo per farlo soffrire.

elle8n ha scritto:Si, esiste una legge sull'aborto, una donna può decidere di abortire nei primi 90 giorni di gestazione.
Da donna sono assolutamente d'accordo con voi, il corpo è della donna, è lei che porta avanti la gravidanza e ha il diritto di scegliere. Ci sono tanti motivi per i quali una donna decida di abortire, se un esame mi dicesse che mio figlio avrà una vita terribile perchè sindromico non vorrei farlo nascere solo per farlo soffrire.

È quello che avrei detto anch'io. Mi hai preceduto. La penso esattamente come te.

Una donna DEVE poter scegliere, non solo per una questione legata al proprio corpo, dal momento che il feto cresce nel corpo per ben 9 mesi, ma anche perchè se è ancora concesso che un uomo non riconosca il figlio e si levi dalle scatole a comodo deve essere anche giusto che una donna sia in grado di decidere conscenziosamente se quel figlio ha senso che venga messo al mondo.
Non si tratta solo di stupri o malformazioni. Una donna deve essere sempre in grado di poter scegliere.
Trovo ridicolo che ancora in ambito medico non venga rilasciata al consultorio la pillola del giorno dopo o che ci siano ospedali che si rifiutano di concederla.
L'Italia è ancora un paese laico.

Perfettamente d'accordo con te hysteria. È brutto affrontare tra l'altro tutta la gravidanza con un senso di colpa a volte. Non per niente subentrano poi problematiche oltre a quelle che hai elencato tu di depressioni post partum di cui non se ne parla mai e anche li alla fine è sempre colpevolizzata la madre, cioè la donna. Si, siamo un paese che deve darsi una svegliata in questo.

Completamente d'accordo, come al solito vedo, con la nostra Hystèria, anzi mi sorprende che la situazione sia ancora così dubbia in questi contesti. La gravidanza è un diritto inalienabile della persona che la porta a termine dall'inizio alla fine, dunque la donna. Io, donna genericamente di esempio, devo essere libera di scegliere il giusto per me e per mio figlio. Se non posso mantenere me e lui, per dire, oppure non sono pronta direttamente sul piano psicofisico... cosa mi aspetto di dare a mio figlio? Che vita potremo avere? Ragazzi, mettere al mondo una creatura non è un gioco, non parliamo di peluche o bambolotti. Non si scherza! Si fa solo se davvero si sente e si è seriamente convinti.