Casi di cronaca

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Messaggioda Cordis » 21/11/2023, 20:41



Sentite, ci sono cose che non riesco a capire e questo fatto non mi provoca buone sensazioni... mi piacerebbe sentire cosa pensa chi ne sa più di me

Io non ho avuto una famiglia tanto normale e ho conosciuto la violenza, però non ho mai commesso reati di violenza (a parte qualche rissa), tanto meno efferati.

Penso che le cose non vengono mai dal niente, ma il recente fatto di cronaca dove quel ragazzo (turetta) ha accoppato in modo efferato la sua ex non lo capisco. Voglio dire: non è un criminale, non ha precedenti, non risulta che sia cresciuto in un ambiente violento, non è un tossico, non è in cura da qualche psichiatra, ha avuto una vita e una famiglia normale, poi certamente non possiamo sapere tutto e sicuramente qualcosa ci sarà stato, ma mai niente che rendesse il tipo conosciuto (quantomeno dagli amici, dai vicini) per aver fatto qualcosa che attirasse l'attenzione. Poi un bel giorno, per un attacco di gelosia, compie un assassinio efferato (e neanche una cosa rapida, la faccenda è durata del tempo...) poi fugge in germania.
Com'è possibile?
Com'è possibile che, da un giorno all'altro, ti si rivela un assassino efferato SENZA che ci fosse stato almeno qualche segnale prima?
Mente suo padre? Mentono quelli che dicono fosse "un bravo ragazzo"? Oppure nessuno lo aveva mai conosciuto davvero prima?
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Messaggioda Navigator63 » 21/11/2023, 23:37



Cordis ha scritto:Voglio dire: non è un criminale, non ha precedenti, non risulta che sia cresciuto in un ambiente violento, non è un tossico, non è in cura da qualche psichiatra, ha avuto una vita e una famiglia normale, poi certamente non possiamo sapere tutto e sicuramente qualcosa ci sarà stato, ma mai niente che rendesse il tipo conosciuto (quantomeno dagli amici, dai vicini) per aver fatto qualcosa che attirasse l'attenzione. Poi un bel giorno, per un attacco di gelosia, compie un assassinio efferato (e neanche una cosa rapida, la faccenda è durata del tempo...) poi fugge in germania.
Com'è possibile?

Potrei fare un lungo discorso sulla complessità della psiche, ma preferisco usare il talento di uno più bravo di me, Robert L. Stevenson, che ha scritto "Lo strano caso del dottor Jekyll e del signor Hyde". :)

Cosa ci racconta Stevenson nel suo romanzo?
Che anche una bravissima persona come il Dr. Jekyll, ha al suo interno una "parte" che - potenzialmente - potrebbe diventare un assassino.
E questo vale per ognuno di noi: a seconda delle circostanze e degli eventi (oltre che del carattere), ognuno potrebbe compirere atti "mostruosi" - anche se solitamente ciò non succede.

Anche esperimenti come quelli del dr. Zimbardo (Stanford prison experiment) mostrano come determinati circostanze possano fare emergere tendenze psicopatiche in persone solitamente normali.
Pure il saggio di Hannah Arendt "La banalità del male", analizzando gli effetti del Nazismo, arriva a concludere che in determinate situazioni persone solitamente "buone" possono compiere atti malvagi.

Il "buon senso comune" ci dice che ci sono persone "buone" (che non saranno mai criminali), e persone "cattive" (che possono fare atti ignobili). Ma questa è una semplificazione tanto idealistica quanto illusoria. :thumbdown:
La psicologia, invece, ci dice che siamo tutti "buone E cattivi" (Angeli e Demoni), e che tutti potremmo - almeno in teoria - compiere atti ignobili (anche se ovviamente con diversi livelli di possibilità). Che lo facciamo o meno, dipende non solo dal carattere, ma anche dalle circostanze.

Io non conosco il caso che hai citato, e le motivazioni del gesto criminale; quindi non posso esprimere alcuna opinione specifica.
Ma sono d'accordo con te che le cose non arrivano dal niente: sicuramente ci sono dei motivi per ciò che è accaduto. Però invece di lanciarci in azzardate "ipotesi da talk-show", è più onesto ammettere che noi non conosciamo le persone coinvolte e non abbiamo la minima idea del perché sia accaduto quel che è accaduto. :dunno:
In effetti credo che nessuno lo sappia, tranne le due persone coinvolte nella tragedia (questo in genere vale anche per i genitori, che spesso conoscono i loro figli assai meno di quanto amino credere).

Ma poiché il dubbio inquieta la mente, tanti si lanceranno in spiegazioni improbabili a cui si attaccano per avere un illusorio senso di controllo. :facepalm:

La semplice verità - che siamo animali irrazionali, facili prede di istinti ed emozioni - è per i più intollerabile.
Ed è un peccato, perché la nostra "parte oscura" è più a rischio di "esplodere" tanto più la reprimiamo e ne siamo ignari. Viceversa, se la riconosciamo e la accettiamo, allora diventa possibile "addomesticarla". :hug:

*** *** ***

Voglio concludere con un'osservazione socio-culturale: benché un assassinio sia sempre una tragedia, sui cosiddetti "femminicidi" c'è un clamore mediatico che fa apparire il fenomeno molto più grande di quanto sia realmente.
I "femminicidi" sono in calo da decenni (dati ISTAT), l'Italia è tra i paesi con minore numero di vittime rispetto alla popolazione, ed attualmente si aggirano intorno ai 90 all'anno.
Se questo numero vi pare elevato, tenete presente che:
- Le donne che muoiono per cause legate all'alcol sono circa il doppio.
- Il numero di morti sul lavoro è da 8 a 10 volte tanto. (*)
- Ogni anno muoiono per incidenti stradali oltre 3.000 persone. (*)
- Nel triennio 2011-2013 ci sono stati quasi 13.000 suicidi, cioè una media di quasi 4.300 l'anno. (*)
- Per le sole malattie cerebrovascolari, ogni anno muoiono 34.000-41.000 donne.

Alla luce di questi dati (fonti a disposizione), è evidente che al fenomeno "femminicidi" viene data un'importanza mediatica esagerata rispetto ad altri.
Magari c'è sotto qualche motivo ideologico? Magari al femminismo non interessa tanto la vita delle donne, quanto dare la colpa agi uomini? :mmm2:
Lascio a voi le conclusioni.

(*) Nonostante i numeri ben più elevati, di questi fenomeni se ne parla molto di rado: forse perché la maggioranza di queste vittime (80-94%) sono uomini?
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Messaggioda Cordis » 22/11/2023, 0:19



Sulle tue conclusioni finali sorvolo, sia perché pure io c'ho il dente avvelenato e farei fatica a non alterarmi, sia perché, d'altro canto, incazzarsi conduce ad essere "cattivi" anche con persone che non lo meritano ( esistono esseri falsi bugiardi e ipocriti, ma esistono anche le brave persone, che fondamentalmente sono la maggioranza).
Però, io penso che, anche solo a posteriori, le persone più vicine ad un soggetto che compie simili atti qualcosa capiscono, qualcosa vedono... Tu credi che invece sia davvero possibile che nessuno si accorga di nulla? Che il responsabile possa non aver mai "fatto" niente di strano prima?
Per dire: tanti anni fa' un tizio venne accusato dalla figlia di violenze e abusi, il tizio passò dei brutti momenti, ma alla fine se la cavo
Per fortuna, perché il tizio era completamente innocente e la ragazza aveva mentito. Come faccio a saperlo? Facile: all'epoca stavo con sua sorella. Ovviamente, avendo saputo la verità, poi capii anche il perché e i vari retroscena.
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Messaggioda Navigator63 » 22/11/2023, 23:56



Cordis ha scritto:Sulle tue conclusioni finali sorvolo

Va bene così.

Il mio scopo è informare, non sollecitare polemiche (ce ne sono in giro già fin troppe).
Però ci tengo a riportare fatti che raramente vengono menzionati. Poi - come detto - lascio a ciascuno trarre le sue conclusioni

Però, io penso che, anche solo a posteriori, le persone più vicine ad un soggetto che compie simili atti qualcosa capiscono, qualcosa vedono... Tu credi che invece sia davvero possibile che nessuno si accorga di nulla? Che il responsabile possa non aver mai "fatto" niente di strano prima?

E' un'ottima domanda.

Credo sia possibile, ma sia raro.
A volte uno nasconde talmente il suo "Mr. Hyde", che non sa nemmeno di averlo. Da fuori è invisibile. Però magari un giorno esplode (forse proprio perché averlo represso per tanto tempo ha creato un'enorme "pressione").
E' il tipico caso del "Era tanto una brava persona"; e spesso lo era davvero... però c'era dell'altro sepolto nell'inconscio.
Non dimentichiamoci che siamo creature complesse, composte da tante parti diverse.

Quello che succede spesso, IMHO, è che ci siano dei segnali ma tendiamo ad ignorarli. O per comodità / pigrizia, o perché sono ambigui.
In fondo siamo tutti nevrotici, per cui tutti facciamo cose a volte "strane". Come fai a decidere se uno è "strano" ma innocuo, o "strano" e pericoloso?
Pensa a tutte le persone (donne incluse) che dicono del partner "Se mi tradisce lo/a ammazzo!". Però poi quasi mai lo fanno. Non è una frase che indica una mente equilibrata. Ma capita di dirla. :dunno:

Come dicevo, l'idea sbagliata è di dividere l'umanità in "sani" e "malati". In realtà quasi tutti sono almeno un po' "malati".
Già Freud notava che il vivere in una società ci porta verso lo squilibrio, perché ci induce a reprimerci ed a lottare con noi stessi, per seguire le regole sociali.

Pensa a tutte le volte che avremmo voglia di insultare o menare qualcuno ma non lo facciamo.
Pensa a tutte le volte che vorremmo toccare una donna ma non lo facciamo.
Pensa a tutte le volte che ci controlliamo per evitare il giudizio altrui.
Pensa a tutte le volte che diciamo "Devo fare questo", "Devo essere così"...

Siamo costantemente in lotta con noi stessi. Come si fa ad essere sani...? :D

In realtà siamo quasi tutti un po' nevrotici, un po' squilibrati - chi più, chi meno. Ma in genere non superiamo una certa soglia, e non commettiamo gesti inconsulti.
Come si fa a capire prima che qualcuno "abbastanza normale", un giorno supererà quella soglia...? Nella maggior parte dei casi è impossibile.
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Messaggioda Cordis » 23/11/2023, 12:58



Preciso che faccio riferimento a questo
fatto di cronaca

Come si fa a capire prima che qualcuno "abbastanza normale", un giorno supererà quella soglia...? Nella maggior parte dei casi è impossibile.

E con questo hai messo una pietra tombale su tutta la faccenda...
Nel senso che è vero, che è ragionevole, che penso anch'io sia impossibile fare certe previsioni.

Diciamo che mi chiedo: ha senso indagare il male? È possibile trovare una logica in certi fatti di cronaca? Sapendo come funzionano le cose è possibile evitarle?
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Messaggioda Navigator63 » 24/11/2023, 0:13



Cordis ha scritto:Preciso che faccio riferimento a questo
fatto di cronaca

Sì, c'ero arrivato :)
In TV e internet lo si sente nominare ovunque (per quello ho fatto notare la sproporzionate tra frequenza e clamore)

E con questo hai messo una pietra tombale su tutta la faccenda...

Non direi.
Piuttosto sostengo che è quasi impossibile avere certezze in merito, a priori (a posteriori sono bravi tutti :D ).
Tranne ovviamente nei casi manifesti di comportamenti psicopatici e/o aggressivi.

Qualsiasi psicologo competente ed onesto ti dirà qualcosa di simile, credo. Ma un esperto del genere non fa audience, perché non attiva le emozioni degli spettatori, quindi probabilmente ne invitano un altro che offre certezze o soluzioni semplici. :rolleyes:

"I problemi più complessi hanno soluzioni semplici, facili da comprendere e sbagliate."
(H.L. Mencken)

Diciamo che mi chiedo: ha senso indagare il male?

Certo che sì. Infatti i filosofi lo fanno da millenni (etica). E questo ci aiuta:
1. A capire noi stessi, e diventare persone migliori (se lo si vuole)
2. A prevenire certi fenomeni prima, a volte, ed a porci riparo dopo, o almeno trovare delle spiegazioni.

È possibile trovare una logica in certi fatti di cronaca?

Un motivo c'è sempre. Non sempre riusciamo a trovarlo, ma a volte sì.
Però bisogna usare la "logica delle emozioni", non quella razionale. :coolok:

"Il cuore ha le sue ragioni, che la ragione non conosce."
(Blaise Pascal)

Quello che non è possibile da trovare, ma che i più cercano, è la sicurezza: l'idea che se capisco un certo meccanismo allora potrò fare in modo che il male non avvenga più. Quella è un'utopia infantile. E' il "liberaci dal male" cattolico :)

Sapendo come funzionano le cose è possibile evitarle?

A volte sì, a volte no, a volte forse. :rolleyes:
Sapere è potere... ma NON è onnipotenza. :dunno:

La semplice verità, che i più respingono, è che siamo creature piccole, deboli e fragili, spesso in balìa di eventi su cui non abbiamo controllo. :woot2:
Bisogna essere ben forti per saperlo accettare. Ben pochi ci riescono.
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Messaggioda Cordis » 24/11/2023, 12:20



Questo errore 80 mi sta uccidendo, se mi dimentico una volta di fare copia/incolla mi perdo tutto il post...

Comunque, in breve, c'è un fattore che è l'ignoranza (sulle proprie emozioni, sul distinguere un azione malvagia per quello che è), questo può valere per un adulto, tanto più vale per un giovane, come l'assassino in questione.
Mi chiedo: se lui fosse stato meno ignorante avrebbe commesso ugualmente lo stesso crimine?
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Messaggioda Navigator63 » 26/11/2023, 0:57



Cordis ha scritto:Comunque, in breve, c'è un fattore che è l'ignoranza (sulle proprie emozioni, sul distinguere un azione malvagia per quello che è)

L'ignoranza è sicuramente un fattore che crea (non pochi) problemi.
L'ignoranza ci porta a non capire noi e gli altri, a non comprendere la vita, ed a non sapere come affrontarla o gestirla.

Potremmo dire che l'ignoranza alimenta la stupidità, e contribuisce ad azioni stupide.

Mi chiedo: se lui fosse stato meno ignorante avrebbe commesso ugualmente lo stesso crimine?

Come ho detto, se non conosco la persona in questione non posso emettere opinioni sensate su di lui.
Io non so cosa lo abbia portato al gesto criminale, quindi come posso fare ipotesi?

Magari è stata l'ignoranza, o la stupidità, o l'immaturità, o ego e identità fragili, o del narcisismo, o dei tratti psicopatici... potrebbero essere tante cose (anche mischiate). :dunno:

Una perizia psichiatrica potrebbe forse fare luce sul movente.
Ma più aumenta la pressione mediatica, e più è difficile che la verità salti fuori. La gente comune non è interessata a capire; vuole giudicare, condannare e fare vendetta. :facepalm:
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