Sono le 21.51 di una Domenica sera. Ho 19 anni e mentre le mie amiche escono rimango chiusa in camera mia a fissare il soffitto. Ho mille dubbi, mille paure e non so come affrontarli. Ho bisogno di un consiglio, ma non posso fidarmi di nessuno e non so con chi parlarne...Credo che i miei problemi siano dovuti a un "trauma" subito qualche anno fa...
Sono sempre andata d'accordo con la mia famiglia, fino ai tempi delle medie, poi ho iniziato ad avere difficoltà con la matematica. Ho chiesto di poter fare ripetizioni, ho chiesto aiuto ai miei genitori che invece di sostenermi mi incolpavano di non aver voglia di studiare. Mi ricordo di come urlavano contro di me, delle sberle, gli insulti perchè non capivo i problemi di geometria...e non solo per quello, ho visto i miei genitori picchiarsi, mio padre chiamare pu***na mia madre.
Ogni qual volta facevo mestieri in casa mi dicevano che ero lenta e giù insulti, allora cercavo di velocizzarmi e inevitabilmente facevo disastri e ricevevo ancora insulti, da allora mi sono sempre rifiutata di dare qualunque tipo di aiuto nelle faccende domestiche e mi chiamano "lazzarona", fanno continui paragoni con le figlie delle amiche e persino la nonna con le nipoti della vicina di casa.
Qualche anno dopo è morto mio nonno che consideravo come un padre dato che ho sempre temuto il mio (o meglio ne avevo il terrore e ancora oggi ne ho). Non ho voluto vederlo da morto, volevo che l'ultima immagine del nonno fosse una felice e così mi hanno etichettata come "quella zenza sentimenti" e mi hanno detto più volte che non m'importava di lui. Questa cosa mi ha fatto stare malissimo.
Qualche mese dopo la morte del nonno ho conosciuto un uomo molto più grande di me che mi dava sicurezza. Ci siamo "fidanzati". All'inizio tutto bene, ma dopo qualche mese ho scoperto che faceva uso di droghe e ho cominciato ad avere paura di lui. E' capitato più volte che mi abbia messo le mani addosso e una volta mi ha costretta ad avere rapporti con lui. Poco dopo lo ha scoperto un mio amico e io e lui ci siamo lasciati.
Ho molto sofferto quel periodo (anche per conseguenze che non sto a raccontare), stavo con lui e lo volevo lasciare ma lui non me lo permetteva...non ho più avuto relazioni sentimentali da allora. I ragazzi della mia età non mi davano sicurezza.
Qui arriva il mio problema attuale:
A 17 anni ho conosciuto questo insegnante, bello, affascinante, che mi dava sicurezza...mi sono innamorata di lui (o forse era ossessione). In ogni caso quella sua sicurezza, un uomo pieno di esperienza e interessi mi faceva sentire al sicuro.
A 18 facevo di tutto per partecipare alle sue lezioni ed essere la migliore.
Quest'ultimo anno mi ha aiutata in quella materia che ho tanto temuto a causa delle ripetute botte dei miei genitori e mi ci sono affezionata ancora di più.
Una volta finita la scuola (nonostante la colossale differenza d'età) ci siamo sentiti ed è iniziata quella che credevo una storia fino a qualche giorno fa. E' un uomo veramente perverso, ma ho accettato anche quello. Qualunque cosa per ricevere quelle sue attenzioni che mi fanno sentire protetta da tutto. Poi ho saputo direttamente da lui che è una cosa che fa abitualmente frequentare alcune sue ex alunne. Ci sto malissimo, io sono innamorata...ma non sono niente per lui...e a casa tutti mi odiano.
Mi sento persa, sto cercando una psicologa con cui parlare, voi cosa mi consigliate?
Questa è la prima lettera che scrivo, spero sia tutto corretto, grazie a tutti