Superare una violenza sessuale

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Gli stupri e la violenza fisica su donne e minori sono all'ordine del giorno. A chi è, o è stato, vittima di maltrattamenti, diciamo: DENUNCIATE !!! Avete il potere e il diritto di difendervi!! E non sarete soli nel pericolo!

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Superare una violenza sessuale

Messaggioda BusyBee » 09/09/2018, 22:03



Presente. Avevo circa 10 anni.
Non l'ho ancora superata e scopro solo adesso che probabilmente l'abuso mi ha portato a ricercare Delle situazioni di dominio/sottomissione dal punto di vista sessuale. Posso dire che la terapia aiuta tantissimo. Se serve ci sono
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Messaggioda Lithium-87 » 09/09/2018, 23:50



BusyBee ha scritto: probabilmente l'abuso mi ha portato a ricercare Delle situazioni di dominio/sottomissione dal punto di vista sessuale.


Come te l'ho capito anch'io, ma anni fa.
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Superare una violenza sessuale

Messaggioda Martink » 29/12/2019, 14:18



RESCUER IN THE DARK ha scritto:Ho letto un po' di topic, ma non ho trovato qualcosa che facesse al caso mio.
Vorrei potermi consultare con qualche vittima di stupro, per capire in che modo questa cosa ha cambiato il loro modo di rapportarsi con la sfera sessuale e anche per capire cosa ha aiutato queste persone a superare il trauma.
So che è un argomento delicato, ma il forum serve proprio per chiedere aiuto in situazioni simili e sapere le esperienze e le opinioni di chi ci è passato/a mi sarebbe d'aiuto.
Chiaramente mi riferisco a tutto ciò che ha a che fare con il superamento del trauma e non certo eventuali dettagli rigardo l'atto in sé.
C'è qualcuno che ci è passato?


Io a distanza di qualche anno ancora non mi sono ripreso...mi sono iscritto proprio per capire le altre esperienze per sapere come hanno fatto
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Martink
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Superare una violenza sessuale

Messaggioda LilBunny » 07/01/2020, 9:41



Io cerco ancora di superare tutto, cerco di far finta che niente sia successo, ma purtroppo non è così e mi ritrovo a sotterrare tutto quello che provo, per far credere che sto bene...
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Superare una violenza sessuale

Messaggioda Anthony » 26/06/2020, 15:43



Io l'ho avuto e, probabilmente, non ho mai superato questo gravissimo problema. Me lo porto dietro come una cicatrice e sicuramente ha influito a modificare il mio carattere e il mio io. Però dopo il tempo che è passato, con tutti i pensieri che mi girano per la testa, spesso me ne dimentico.
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Superare una violenza sessuale

Messaggioda Alexa » 21/10/2020, 9:28



Buongiorno. È la prima volta che ho coraggio di parlare della mia vita su un forum ed è la prima volta che ho avuto coraggio di parlare di tutto ciò anche col mio marito e tutto ciò perché siamo arrivati al punto di dover aprire il mio cuore oppure finisce tutto. La mia storia inizia anni fa', troppi, quando stavo per prendere la patente e la persona in grado di farmi imparare ha provato ad abusare di me. Non è riuscito ad arrivare alla fine però le sue cose le ha avute, perché ero troppo giovane per capire al momento come agire,e la paura di non prendere la patente per colpa mia... c'era. A 19 anni ho conosciuto il mio primo amore con cui ho iniziato a capire cosa vuol dire amare, essere amata. Ma dopo 3 anni incontrandomi con un amico siamo andati a casa sua a prendere dei CD con musica che avrebbe fatto piacere sentire. Lì ho scoperto che la sua intenzione era tutt'altra. Tra pianti,repulsione e richieste di fermarsi mi ha violentata per poi dirmi di non dire a nessuno ciò che era successo perché aveva parenti che potevano fare nel modo di vedere che son stata io a volere. Gli anni son passati e ho pensato che ho dimenticato tutto,così a un certo punto per lavoro sono arrivata a Roma. La mia vita stava andando bene, però ero sola, volevo incontrare il mio uomo, così ho iniziato ad uscire. Ho conosciuto a un certo momento un ragazzo,che mi pareva interessante. Però di lui mi ricordo solo il momento in cui eravamo sul bus per andare non mi ricordo dove,ma solo che mi sono trovata stessa su un letto, minacciata che se non faccio ciò che vuole son guai. Mi ricordo solo la paura di non poter più uscire viva da lì. Non mi ricordo com'è finita,come sono arrivata a casa,cosa ho fatto dopo. Dopo 4 anni ho incontrato il mio marito, oggi sono 14 anni che siamo insieme,con cose brutte e belle perché la vita è così,ma oggi sono qua perché ieri sera per la prima volta siamo stati veramente sinceri uno con l'altro. È per la prima volta che ho potuto dirli ciò che ho passato e questo perché siamo arrivati al punto di rottura o cucitura. perché io sessualmente non ci sono, c'è solo il mio corpo,e sono cosciente,ma voglio cambiare. Non posso più sentirmi che faccio schifo, aver paura di sentirmi sua,farmi vedere da lui. Non vado da un psicologo perché a parte i soldi son pochi quelli che veramente possono dare una mano, magari qua può essere la persona che ha passato queste cose e sa darmi consigli su cosa potrei fare per accertarmi per poi poter essere ciò che vorrei,una donna,non un semplice essere umano. Grazie e spero di cuore di non essere giudicata troppo.
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Messaggioda Adamas » 21/10/2020, 15:05



Alexa ha scritto:Buongiorno. È la prima volta che ho coraggio di parlare della mia vita su un forum ed è la prima volta che ho avuto coraggio di parlare di tutto ciò anche col mio marito e tutto ciò perché siamo arrivati al punto di dover aprire il mio cuore oppure finisce tutto. La mia storia inizia anni fa', troppi, quando stavo per prendere la patente e la persona in grado di farmi imparare ha provato ad abusare di me. Non è riuscito ad arrivare alla fine però le sue cose le ha avute, perché ero troppo giovane per capire al momento come agire,e la paura di non prendere la patente per colpa mia... c'era. A 19 anni ho conosciuto il mio primo amore con cui ho iniziato a capire cosa vuol dire amare, essere amata. Ma dopo 3 anni incontrandomi con un amico siamo andati a casa sua a prendere dei CD con musica che avrebbe fatto piacere sentire. Lì ho scoperto che la sua intenzione era tutt'altra. Tra pianti,repulsione e richieste di fermarsi mi ha violentata per poi dirmi di non dire a nessuno ciò che era successo perché aveva parenti che potevano fare nel modo di vedere che son stata io a volere. Gli anni son passati e ho pensato che ho dimenticato tutto,così a un certo punto per lavoro sono arrivata a Roma. La mia vita stava andando bene, però ero sola, volevo incontrare il mio uomo, così ho iniziato ad uscire. Ho conosciuto a un certo momento un ragazzo,che mi pareva interessante. Però di lui mi ricordo solo il momento in cui eravamo sul bus per andare non mi ricordo dove,ma solo che mi sono trovata stessa su un letto, minacciata che se non faccio ciò che vuole son guai. Mi ricordo solo la paura di non poter più uscire viva da lì. Non mi ricordo com'è finita,come sono arrivata a casa,cosa ho fatto dopo. Dopo 4 anni ho incontrato il mio marito, oggi sono 14 anni che siamo insieme,con cose brutte e belle perché la vita è così,ma oggi sono qua perché ieri sera per la prima volta siamo stati veramente sinceri uno con l'altro. È per la prima volta che ho potuto dirli ciò che ho passato e questo perché siamo arrivati al punto di rottura o cucitura. perché io sessualmente non ci sono, c'è solo il mio corpo,e sono cosciente,ma voglio cambiare. Non posso più sentirmi che faccio schifo, aver paura di sentirmi sua,farmi vedere da lui. Non vado da un psicologo perché a parte i soldi son pochi quelli che veramente possono dare una mano, magari qua può essere la persona che ha passato queste cose e sa darmi consigli su cosa potrei fare per accertarmi per poi poter essere ciò che vorrei,una donna,non un semplice essere umano. Grazie e spero di cuore di non essere giudicata troppo.


Ciao, non credo che qui qualcuno ti giudicherà per quello che ti è successo o per come hai reagito, di certo non io.

Tutto quello che descrivi sono reazioni comuni alla violenza ed al sopruso, specie quando coinvolge la sfera intima.

Hai fatto bene ad aprirti con tuo marito è stato un passo importantissimo sulla strada che ti condurrà a rasserenarti ed a rimettere in equilibrio il tuo io.

Spero che qui troverai tanti spunti utili, tante parole gentili, tanti amici sinceri che ti aiutino a superare questi episodi traumatici.

Nell'elaborazione di un evento traumatico il primo passo è capire che quello che è successo si trova nel passato e non può più nuocerci, non è facile lo so, gli eventi traumatici tendono ad accompagnarci costantemente anche se sono avvenuti molto indietro.

Il secondo passo è accettare le sensazioni ed emozioni che quegli eventi ci hanno causato, accettare come ci siamo sentiti anche se ci sembra intollerabile. La paura, il senso d'impotenza, il senso di colpa, le indesiderate sensazioni "piacevoli" che possono esserci state, l'angoscia, la rabbia, l'odio verso l'altro e verso noi stessi... tutto quanto e so che non è facile. Ma ora noi siamo diversi, siamo più forti e possiamo analizzare e superare ciò che abbiamo provato. Parlarne con qualcuno ci aiuta a metterle fuori e lasciarcele alle spalle.

Il terzo passo è comprendere che quello che ci è successo non è destinato a ripetersi. Adesso siamo noi ad avere il controllo della nostra vita, quelle persone, quelle emozioni appartengono al passato, loro non possono più condizionarci, noi siamo più grandi, più forti ed abbiamo intorno persone che ci amano veramente. Siamo noi ad aver vinto, non siamo più delle vittime.

Il quarto passo è perdonare e perdonarci, lasciare andare l'esperienza negativa. Sfoghiamo ciò che sentiamo con persone fidate, con lo sport (prendere a pugni un sacco può essere terapeutico), con attività che rinsaldino la nostra autostima e la nostra fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità. Non tratteniamo nessun sentimento, sensazione, emozione negativa, lasciamo andare tutto.
Parlare di certi argomenti traumatici fa riaffiorare emozioni e sensazioni represse e mai affrontate/sfogate ed è importante avere delle valvole di sfogo.
Non dobbiamo vergognarci di piangere, gridare, picchiare i pugni sul materasso o sul cuscino, o rompere qualche oggetto. Parlare a lungo di cose che troppo a lungo sono rimaste a marcire nel nostro animo.

Alla fine tutto questo serve per renderci finalmente conto che siamo più matuti, più grandi, più forti, che non dobbiamo colpevolizzarci o trattenere con noi il dolore. Abbiamo il diritto di lasciarlo andare ed andare avanti con la nostra vita. Non dobbiamo continuare a rivivere il passato, c'è tanto di più che ci aspetta nel futuro.
Permettere alle persone che vogliamo bene e di cui ci fidiamo di starci accanto in questo percorso è importante per ricevere la comprensione, il supporto, l'amore e la motivazione di cui abbiamo bisogno per stare meglio. Dobbiamo riappropriarci del nostro corpo, della nostra mente, delle nostre sensazioni, emozioni, sentimenti. Essi appartengono solo a noi ed a coloro a cui noi decidiamo di concederci ed affidarci, il passato non ha su di loro alcun potere. Il passato non ha il diritto di condizionarci, noi possiamo togliergli e gli toglieremo questo potere. Alla fine resterà solo una pallida ombra, della quale ci ricorderemo ogni tanto sentendoci orgogliosi di ciò che abbiamo superato.

Solo qualche spunto che spero ti sarà utile. Sei stata coraggiosa ad aprirti con tuo marito e qui sul forum, vedrai che troverai il modo di superare ciò che ti è successo e trovare la serenità e quel coinvolgimento totale nella vostra intimità a cui aneli ed a cui entrambi avete diritto. Avete il diritto di essere felici! Tu hai il diritto di essere felice! Non dimenticarlo mai.
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Ín dirifé isle na alémb a ithebh inúci na dur a tenanscair na ocrí...
Lín noa albhé amag usag fidhcaith ém adaílscre.
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Messaggioda crociato » 21/10/2020, 15:25



Solo due cose
La prima è che mi spiace
La seconda è che sei stata forte e lo sei stata anche nell'aprirti
E' un passo ma è importante e ti farà evolvere per portarti ovunque da oggi in poi

Mi limito a questo anche perché indirettamente l'argomento mi ha riguardato a lungo e non è stato facile
Avrei voluto risolvere tutto io sia quando ancora il problema era attuale sia dopo quando l'altra persona voleva semplicemente fare come se nulla fosse successo anche se chiaramente le ripercussioni c'erano e si facevano sentire anche con me
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Messaggioda Alexa » 22/10/2020, 8:19



Adamas ha scritto:
Alexa ha scritto:Buongiorno. È la prima volta che ho coraggio di parlare della mia vita su un forum ed è la prima volta che ho avuto coraggio di parlare di tutto ciò anche col mio marito e tutto ciò perché siamo arrivati al punto di dover aprire il mio cuore oppure finisce tutto. La mia storia inizia anni fa', troppi, quando stavo per prendere la patente e la persona in grado di farmi imparare ha provato ad abusare di me. Non è riuscito ad arrivare alla fine però le sue cose le ha avute, perché ero troppo giovane per capire al momento come agire,e la paura di non prendere la patente per colpa mia... c'era. A 19 anni ho conosciuto il mio primo amore con cui ho iniziato a capire cosa vuol dire amare, essere amata. Ma dopo 3 anni incontrandomi con un amico siamo andati a casa sua a prendere dei CD con musica che avrebbe fatto piacere sentire. Lì ho scoperto che la sua intenzione era tutt'altra. Tra pianti,repulsione e richieste di fermarsi mi ha violentata per poi dirmi di non dire a nessuno ciò che era successo perché aveva parenti che potevano fare nel modo di vedere che son stata io a volere. Gli anni son passati e ho pensato che ho dimenticato tutto,così a un certo punto per lavoro sono arrivata a Roma. La mia vita stava andando bene, però ero sola, volevo incontrare il mio uomo, così ho iniziato ad uscire. Ho conosciuto a un certo momento un ragazzo,che mi pareva interessante. Però di lui mi ricordo solo il momento in cui eravamo sul bus per andare non mi ricordo dove,ma solo che mi sono trovata stessa su un letto, minacciata che se non faccio ciò che vuole son guai. Mi ricordo solo la paura di non poter più uscire viva da lì. Non mi ricordo com'è finita,come sono arrivata a casa,cosa ho fatto dopo. Dopo 4 anni ho incontrato il mio marito, oggi sono 14 anni che siamo insieme,con cose brutte e belle perché la vita è così,ma oggi sono qua perché ieri sera per la prima volta siamo stati veramente sinceri uno con l'altro. È per la prima volta che ho potuto dirli ciò che ho passato e questo perché siamo arrivati al punto di rottura o cucitura. perché io sessualmente non ci sono, c'è solo il mio corpo,e sono cosciente,ma voglio cambiare. Non posso più sentirmi che faccio schifo, aver paura di sentirmi sua,farmi vedere da lui. Non vado da un psicologo perché a parte i soldi son pochi quelli che veramente possono dare una mano, magari qua può essere la persona che ha passato queste cose e sa darmi consigli su cosa potrei fare per accertarmi per poi poter essere ciò che vorrei,una donna,non un semplice essere umano. Grazie e spero di cuore di non essere giudicata troppo.


Ciao, non credo che qui qualcuno ti giudicherà per quello che ti è successo o per come hai reagito, di certo non io.

Tutto quello che descrivi sono reazioni comuni alla violenza ed al sopruso, specie quando coinvolge la sfera intima.

Hai fatto bene ad aprirti con tuo marito è stato un passo importantissimo sulla strada che ti condurrà a rasserenarti ed a rimettere in equilibrio il tuo io.

Spero che qui troverai tanti spunti utili, tante parole gentili, tanti amici sinceri che ti aiutino a superare questi episodi traumatici.

Nell'elaborazione di un evento traumatico il primo passo è capire che quello che è successo si trova nel passato e non può più nuocerci, non è facile lo so, gli eventi traumatici tendono ad accompagnarci costantemente anche se sono avvenuti molto indietro.

Il secondo passo è accettare le sensazioni ed emozioni che quegli eventi ci hanno causato, accettare come ci siamo sentiti anche se ci sembra intollerabile. La paura, il senso d'impotenza, il senso di colpa, le indesiderate sensazioni "piacevoli" che possono esserci state, l'angoscia, la rabbia, l'odio verso l'altro e verso noi stessi... tutto quanto e so che non è facile. Ma ora noi siamo diversi, siamo più forti e possiamo analizzare e superare ciò che abbiamo provato. Parlarne con qualcuno ci aiuta a metterle fuori e lasciarcele alle spalle.

Il terzo passo è comprendere che quello che ci è successo non è destinato a ripetersi. Adesso siamo noi ad avere il controllo della nostra vita, quelle persone, quelle emozioni appartengono al passato, loro non possono più condizionarci, noi siamo più grandi, più forti ed abbiamo intorno persone che ci amano veramente. Siamo noi ad aver vinto, non siamo più delle vittime.

Il quarto passo è perdonare e perdonarci, lasciare andare l'esperienza negativa. Sfoghiamo ciò che sentiamo con persone fidate, con lo sport (prendere a pugni un sacco può essere terapeutico), con attività che rinsaldino la nostra autostima e la nostra fiducia in noi stessi e nelle nostre capacità. Non tratteniamo nessun sentimento, sensazione, emozione negativa, lasciamo andare tutto.
Parlare di certi argomenti traumatici fa riaffiorare emozioni e sensazioni represse e mai affrontate/sfogate ed è importante avere delle valvole di sfogo.
Non dobbiamo vergognarci di piangere, gridare, picchiare i pugni sul materasso o sul cuscino, o rompere qualche oggetto. Parlare a lungo di cose che troppo a lungo sono rimaste a marcire nel nostro animo.

Alla fine tutto questo serve per renderci finalmente conto che siamo più matuti, più grandi, più forti, che non dobbiamo colpevolizzarci o trattenere con noi il dolore. Abbiamo il diritto di lasciarlo andare ed andare avanti con la nostra vita. Non dobbiamo continuare a rivivere il passato, c'è tanto di più che ci aspetta nel futuro.
Permettere alle persone che vogliamo bene e di cui ci fidiamo di starci accanto in questo percorso è importante per ricevere la comprensione, il supporto, l'amore e la motivazione di cui abbiamo bisogno per stare meglio. Dobbiamo riappropriarci del nostro corpo, della nostra mente, delle nostre sensazioni, emozioni, sentimenti. Essi appartengono solo a noi ed a coloro a cui noi decidiamo di concederci ed affidarci, il passato non ha su di loro alcun potere. Il passato non ha il diritto di condizionarci, noi possiamo togliergli e gli toglieremo questo potere. Alla fine resterà solo una pallida ombra, della quale ci ricorderemo ogni tanto sentendoci orgogliosi di ciò che abbiamo superato.

Solo qualche spunto che spero ti sarà utile. Sei stata coraggiosa ad aprirti con tuo marito e qui sul forum, vedrai che troverai il modo di superare ciò che ti è successo e trovare la serenità e quel coinvolgimento totale nella vostra intimità a cui aneli ed a cui entrambi avete diritto. Avete il diritto di essere felici! Tu hai il diritto di essere felice! Non dimenticarlo mai.

Ti ringrazio tanto per tutto ciò che hai detto. So di avere una lunga strada davanti a me da fare e spero tanto di riuscire, ancora di più ora che ho riaperto tutto il male da dentro me. Spero di riuscirci perché so che anch'io ho il diritto di essere felice anche se mi è stato rubato. Grazie di cuore per tutte le parole dette,le terrò vicino a me
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Messaggioda Alexa » 22/10/2020, 8:28



Purtroppo nei anni ho dovuto imparare ad essere forte rialzarmi per non andare su altra strada (che ho provato ma non ho avuto il coraggio di andare fino in fondo),ma non ho avuto il coraggio di affrontare le cose ma solo lasciarle andare sperando che andrà tutto bene,ma a quanto pare non è stato così. Per quello ho deciso di fare tutti questi passi indietro, perché mi merito anch'io la tranquillità e anche la persona che mi è stata accanto tutti questi anni la verità. Grazie di cuore a tutti
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