Royalsapphire ha scritto:fr0stgard ha scritto:Riposto qui .. quello che mi fa salire l'ansia in realtà è una paura che è quella di morire.
In sostanza inizia a prendermi ansia e penso che potrebbe venirmi un arresto cardiaco e quindi morire di punto in bianco senza avere la possibilità di fare tutto ciò che vorrei realizzare nella mia vita.
Come se non ne avessi più il tempo. .da lì l'ansia cresce e si tramuta in attacco di panico.
Spesso capita quando sono solo, forse per la preoccupazione che nessuno potrebbe soccorrermi nel caso avessi bisogno di aiuto.
Io non so da dove cominciare a lavorare su di me
Allora non è tanto la paura di morire la tua, quanto quella della solitudine !! Perché tu dici "la preoccupazione che nessuno potrebbe soccorrermi...". Ma alla tua età, e dato il tuo sesso (una donna potrebbe temere di essere violentata una sera tornando a casa da sola), è una preoccupazione illogica!!
Forse hai paura di essere lasciato indietro.
La paura della morte, inoltre, può spaventarti anche perché pensi di vivere una vita vuota, di arrivare a esalare il tuo ultimo respiro con la consapevolezza di non aver vissuto e di aver sprecato questa incredibile possibilità!
Se avessi una vita appagante (nel senso: appagante per te), ti sentiresti felice e realizzato, e la morte non farebbe così paura perché sapresti di aver vissuto! Come se tu fossi a una cena e dovessi abbandonarla a un certo punto del pasto: se hai mangiato non ti dispiace molto perché te ne andresti a stomaco pieno. Se non avessi mangiato te ne andresti arrabbiato per la troppa fame !!!
non mi sono spiegato bene in effetti.
il mutuo è per la macchina. Mentre io per ora sono in affitto, vivo con altri ragazzi.
Tempo libero in realtà ne ho molto poco.
Il lavoro mi assorbe tutti i giorni della settimana, esco e vado in palestra o a giocare a calcio con amici e colleghi. Tornato a casa, tra mettere in ordine e far da mangiare sono arrivate le 22.00
rimane giusto il tempo per una partitina o un filmetto.
Per un po' di soldi extra, potrei dare lezioni o cercarmi un po' di lavoro per arrotondare. Non sono laureato ma il mio lavoro è molto tecnico e specializzante quindi mi da la possibilità di avere qualche scappatoia.
Ovvio, con zero tempo è molto difficile riuscirsi a prendere impegni oltre il normale carico di lavoro.
Il lavoro è appagante e l'ambiente favorisce la mia crescita professionale. Mi sento considerato (lavorativamente) e mi vengono date responsabilità e libertà di operare spesso ben oltre al mio attuale livello di competenza.
Unico neo, il rapporto con il mio collega, un po' freddo e distaccato. Purtroppo siamo quasi sempre in due, tranne per rari periodi nei quali prendiamo qualcuno per sopperire il monte ore altrimenti ingestibile.
I valori.
Primo posto metterei giustizia ed eguaglianza
Secondo famiglia
Terzo rettitudine
Allora non è tanto la paura di morire la tua, quanto quella della solitudine !! Perché tu dici "la preoccupazione che nessuno potrebbe soccorrermi...". Ma alla tua età, e dato il tuo sesso (una donna potrebbe temere di essere violentata una sera tornando a casa da sola), è una preoccupazione illogica!!
Forse hai paura di essere lasciato indietro.
La paura della morte, inoltre, può spaventarti anche perché pensi di vivere una vita vuota, di arrivare a esalare il tuo ultimo respiro con la consapevolezza di non aver vissuto e di aver sprecato questa incredibile possibilità!
Se avessi una vita appagante (nel senso: appagante per te), ti sentiresti felice e realizzato, e la morte non farebbe così paura perché sapresti di aver vissuto! Come se tu fossi a una cena e dovessi abbandonarla a un certo punto del pasto: se hai mangiato non ti dispiace molto perché te ne andresti a stomaco pieno. Se non avessi mangiato te ne andresti arrabbiato per la troppa fame !!!
di essere lasciato indietro?? cosa intendi dire?
sicuramente dalla mia vita vorrei molto di più.
diciamo che per una serie di motivi adesso sono due anni che non posso permettermi queste cose che me la riempirebbero.
sposarmi: non posso perchè non ci sono i soldi, la ragazza non lavora e lo studio lo sta portando avanti a rilento. Quindi potrei contare solo su di me ed ora, come detto, non posso.
casa: lasciamo perdere
vedere posti nuovi: con quali soldi!?
quindi diciamo che tutto ciò che mi potrebbe riempire la vita è ormai irrealizzabile da più di 2 anni
rimangono i palliativi che alla fine non servono nulla perchè l'unica cosa che vedo sono gli anni che passano ma la situazione rimanere la stessa