Ovviamente alla fine sono ancora qui, sembra che il mio istinto di conservazione sia troppo forte, oppure che io non abbia davvero toccato ancora il fondo.
Però per davvero, credo di non essere mai stato così male, così schifato da me stesso come adesso, guardo a com'ero fino a due, un mese fa e non mi riconosco, nè fisicamente nè mentalmente: questo non sono io
Per rispondere a un po' tutti voi: è da più di un anno, da dopo il mio secondo ricovero, che sono seguito da uno psicologo. Ma la verità è che ormai non mi trovo più nemmeno con lui, mi sembra di essere arrivato ad un punto in cui parlare non serva a nulla.
Per quanto riguarda la questione "andarsene"; magari.
Adesso sto lavorando, o meglio, sto facendo un corso di formazione retribuito, deus gratias, in una fabbrica non lontano dal mio paese. Se tutto va bene dalla prossima settimana avrò un regolare contratto, ma da weekendista, mi farebbero lavorare solo due giorni a settimana.
Va da sè che non guadagnerò abbastanza per andarmene di casa, anzi; i soldi che mi verranno andranno a pagare le tasse dell'università in cui mi mancano sei esami più la tesi per laurearmi, e per cui ho perso totalmente interesse, di fare il mantenuto proprio non ho voglia.
Ma in realtà non ho voglia proprio di nulla
Da quando vi ho scritto la mia vita è dormire, alzarmi, andare a lavoro e ripetere.
Niente rapporti sociali, niente contatti, niente studio, niente musica, niente di niente; se mi chiedono di uscire, all'inizio mi inventavo delle scuse, poi ad alcune persone ho detto la verità, che semplicemente mi faceva schifo uscire di casa e farmi vedere.
Perchè questo è: non riesco nemmeno a immaginare di uscire di casa e farmi vedere in questo stato, perchè questo non sono io
Non sono IO da così tanto tempo che p*rca p*****a non lo so più nemmeno io come sono, so solo come dovrei essere, cosa si aspettano gli altri, e mi odio per questo
E, dall'altro lato, non ne voglio più sapere di avere rapporti reali con la gente, ormai è forte, fortissimo in me il pensiero che mettersi in gioco, aprirsi al prossimo in modo diretto porti solo a smascherare i propri punti deboli; che verranno poi calpestati senza nessun ritegno.
Per me almeno, alla lunga è sempre stato così.
Sono totalmente svuotato, schifato e sfiduciato