Storia che devi scrivere solo quando non riesci a dormire

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Storia che devi scrivere solo quando non riesci a dormire

Messaggioda Alex94 » 15/03/2020, 8:49



[i]Prima di andare avanti con la seconda lettera mille dubbi iniziarono ad assalirlo, soprattutto dopo che gli venne in mente che nell'89 non si conoscevano neanche... Stop! A questo punto è d'obbligo un piccolo passo indietro. Nadine e Franco erano entrambi figli di genitori calabresi emigrati in Svizzera per fare fortuna negli anni 70, anche se abitavano in due paesi diversi e quindi non potevano conoscersi (la famiglia di Nadi era di Castrovillari e quella di Franco di Reggio Calabria. I due quindi finché non si conobbero ebbero due vite distinte e separate: lui crebbe vicino alla capitale, mentre lei in un altro cantone più distante, però destino volle che dopo aver completato gli studi liceali si iscrissero entrambi alla stessa università (erano studenti modello e avevano ottenuto una Stipendium, che é la nostra borsa di studio). Lui si iscrisse, come sappiamo, alla facoltà di medicina con specializzazione in neurologia, mentre lei si era iscritta a lingue straniere per le relazioni internazionali. Allora come e quando Nadine l'ha visto per la prima volta? Estate 1988. Dopo la fine della sessione d'esame gli studenti erano soliti riunirsi da qualche per festeggiare. Franco però non ci andava sempre perché non amava particolarmente questo tipo di feste, anche se poi si divertiva da matti, mentre Nadine le organizzava pure! E fu proprio la sera della festa che Nadine lo vide e se innamorò immediatamente, anche se non sapeva niente di lui, se non che studiava medicina (i social fortunatamente ancora non esistevano ahah). Ovviamente, com'è giusto che sia, non ebbe il coraggio di presentarsi, ma dopo quella sera decise che doveva ritrovarlo a tutti i costi, perché secondo lei c'era qualcosa di molto profondo che li univa. Quindi iniziò a chiedere alle sue amiche e pian piano iniziò a mettere insieme i pezzi. Ogni volta che lo vedeva passare si annotava un particolare che la attraeva, e così inizio a scrivere le famose lettere, anche se erano più parti di diario. Fine flashback. Torniamo alla lettera:
Caro Franco,
finalmente siamo riusciti a presentarci come si deve!
Sei così bello quando parli di te, ed inoltre mi fai ridere un casino ahaha
Se solo riuscissi a dirti la verità su ciò che provo! Tu sei molto sincero, mentre io troppo timida, ma spero che tra noi nasca qualcosa in più. Voglio stare con te, fare una famiglia con te, invecchiare con te finché morte non ci separi...
Nadine

Franco non ce la fece più e cacciò un urlo spaventoso che... lo fece risvegliare dall'incubo tremendo che stava facendo! Dopo essersi svegliato di scatto Nadine era ancora lì, bella e raggiante come sempre. Gli ci volle un po', ma non appena si riprese la svegliò e la baciò come mai aveva fatto sino a quel momento.
"Ehii Naa, amore mio, non sai l'incubo che ho fatto!- le disse, e le raccontò tutto. Lei rimase tutto il tempo in silenzio, ma non appena arrivò alla parte delle lettere fece un sobbalzo! Lui se ne accorse e disse:" Na, che c'è!?- e lei:" C'è che qualcosa in questo sogno è vera!! Appena torniamo a casa devo mostrarti una cosa che ti lascerà senza fiato amore mioo! Ora però riposiamoci un altro po' perché ci attende un viaggio abbastanza lungo". Franco non riusciva ancora a riprendersi, ma nello stesso tempo pensava alle parole che gli aveva detto la moglie. Si guardò intorno e finalmente si rese conto che si trovavano nell'albergo dove avevano alloggiato dopo aver festeggiato la vittoria dei mondiali, dopodiché si riaddormentò. Lei nel frattempo gli aveva mandato un messaggio sul cellulare che avrebbe dovuto leggere solo nel momento in cui fossero tornati a casa. Verso le 10 si svegliarono, si fecero un bel bagno caldo, fecero colazione e partirono. Il viaggio proseguì nel più totale silenzio. L'unica che ogni tanto parlava era la piccola Alessia, che stufa del silenzio dei genitori gli chiedeva spiegazioni. Loro si limitavano solo ad annuire e lei con disappunto a sbuffare. Appena arrivarono a casa Nadine disse:"Non preoccuparti delle valigie! Tu vai in camera da letto, apri il primo cassetto dell'armadio e vedi che c'è una cassetta, ma prima di aprirla voglio che tu legga il messaggio che ti ho appena mandato". Fece come gli disse Nadine e indovinate un po'?? La cassetta e le lettere erano le stesse del sogno......


La storia è finita. Ringrazio tantissimo Mela, la coautrice, di avermi fatto compagnia e di avermi aiutato a scrivere la storia.

P.s Il finale é un po' aperto ma credo che sia facile da interpretare.
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Alex94
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