Ciao forum!!
era da un po' che non venivo a trovarti, e sinceramente ero contenta di non avere bisogno di te, ero.. sono serena, tranquilla... ma qualcosa negli ultimi giorni mi ha scosso.. turbato.. e adesso sento di nuovo il bisogno di te... evidentemente non sono ancora diventata forte abbastanza :/
forse è una sciocchezza, forse son sciocca io, ma ecco cos'è successo:
ero a lavoro in questi giorni, sempre a fare la promoter, sempre circondata da un panorama immenso di persone.. ognuna col suo modo di fare, ognuna col suo universo sulle spalle, un universo che traspare dagli occhi, e segna il suo peso nel volto di ciascuno, tanto più evidente, quanto più dev'essere faticoso, o vissuto male...chi lo sa...
si incontrano tutte le tipologie di persone possibili in un piccolo centro commerciale, è come una specie di microcosmo, che ripropone le diversità, le vite, le manie di ciascuno...la coppietta di anziani che si tengono per manina e fanno un sacco di tenerezza, coppiette di fidanzatini che non sanno come passare la domenica se non girando e rigirando per ore in mezzo al negozio, e quelli fanno tanta tristezza, mamme isteriche o genitori viziati che urlano dietro ai figli capricciosi, quando è evidente che sono loro più capricciosi ancora dei figli, e consapevoli della loro autorità, sembrano quasi dei bambini cresciuti, che traggono piacere dal fatto che loro possono, e i figli no; famigliole di uno pseudo mulino bianco, che hanno in realtà un equilibrio talmente precario da cadere in frantumi per la prima sciocchezza: coda alla cassa, pianto del bambino, manca il prodotto che stavano cercando....
insomma se ne vedono veramente tante, e spesso, di fronte alle scene che mi colpiscono di più, mi viene da pensare: ma io sarò così? diventerò quel tipo di persona, che fa una scenata per nulla in mezzo alla gente? o che litiga col marito per una cavolata?
Dopo aver formulato questi pensieri, altrettanto automaticamente mi viene da dire: non esiste proprio che mi comporti così per cretinate del genere... ma poi vedi che succede a tizio, a caio, a sempronio... e quindi mi dico: io non sono mica migliore di loro, e non sono aliena.. sono sicura di essere davvero incolume dal diventare così? e da qui nasce lo stato di disagio che mi ha portata a scrivere stasera.
E' sciocco da dire, perché la vita è un'avventura e la si vive giorno per giorno, e va bene fare progetti, ma bisogna anche rendersi conto che la vita non sta ai nostri comandi o desideri, e nemmeno alle nostre paure, l'unica è sapersi adattare...
Però... questi ultimi giorni mi hanno scossa al punto da farmi venire una grande, grandissima paura del futuro!mi sento come quando finii la maturità: il futuro davanti, tante possibilità e il rischio che il primo sbaglio possa compromettere irrimediabilmente tutto il resto...
Non ho idea di cosa sarà di me, non so quali sorprese mi sono riservate e, per la prima volta in vita mia, questa cosa mi crea disagio...ho desideri normali, come la maggior parte delle persone, forse... sono una persona semplice, con un carattere ultra complicato probabilmente, ma comunque sono semplice.. e ho l'angoscia di essere o di diventare qualcosa che non mi piace, che non voglio, o di non essere in grado di fare quello che gli altri magari si aspettano da me..
A volte cerco di farmi un'analisi di come mi comporto, di come agisco... provo a capire se io mi starei accanto o se sono una da cui starei alla larga, ma anche se non mi sono ancora condannata del tutto, il più delle volte non sono soddisfatta di me... non è che sono una maniaca del perfezionismo, non ambisco certo a diventare un "mostro disumano"... ma mi riferisco al fatto che molto spesso non sono quello che vorrei, non soddisfo le mie stesse aspettative...e quelli sono i momenti peggiori, perché non mi sento "abbastanza" per chi mi sta vicino... vorrei dare il meglio, ma ho paura che il mio meglio corrisponda a un appena sufficiente.
Oltre a questo, a crearmi confusione contribuiscono anche le persone che sentono il bisogno di elargire le loro perle di saggezza.
Ascoltando un documentario, una volta, ho scoperto che alcuni animali, vivendo insieme finiscono per amarsi, si affezionano talmente tanto, che si crea un legame speciale tra di loro... e le persone, invece, sembra che funzionino al contrario e che, pur amandosi, vivendo insieme finiscano per non sopportarsi più.. Spesso mi sento dire: ah, i primi tempi sono una cosa, la vita di tutti i giorni è un'altra; oppure: ah, stai attenta, le persone non sono mai quello che sembrano; oppure: ah, adesso parli così.. vedrai un domani!!... è come se emettessero una sentenza di condanna senza conoscere gli imputati, come se dicessero: tesoro, ci siamo passati tutti, è così che tu lo voglia o meno, la felicità ha i giorni contati!!
E a questo punto mi viene da chiedermi se sono un'ingenua, una cretina, o una saggia a pensare che quella è la "loro" vita, è la "loro" verità, è la "loro" reazione, non la "mia", e che solo perché una cosa è comune, non significa che sia normale o assoluta, e che anche se la vita non è facile e spesso manda in confusione, spetta sempre al diretto interessato decidere "come" viverla.