Nonostante la mia vita sia mai stata nè facile nè felice, nonostante il mio IO così sensibile e tormentato ho sempre desiderato fortemente un figlio. Volevo che lui avesse tutto l'amore che a me era stato negato e sette anni fa il mio angelo è arrivato. L'ho riempito di baci e coccole e carezze ma mi ha anche vista spesso piangere e so di averlo fatto soffrire per questo. I sensi di colpa per non essere la madre che avevo sperato essere mi dilaniano l'anima. La mia vita è diventata ancora più complicata e faticosa e, a volte, mi sono chiesta se ho fatto la scelta giusta. E poi, proprio quando mi sento una madre fallita, arriva lui il mio sole, e mi dice che sono la mamma migliore del mondo con i suoi occhi innamorati e sinceri. Lui è l'essenza del vivere, è amore allo stato puro. Pensavo di dover essere io ad insegnare a lui l'amore e, invece, è lui che lo sta insegnando a me. Lui mi sta insegnando a guardare dentro me stessa e vorrebbe tanto insegnarmi a volermi bene (per me la cosa più difficile del mondo). Niente di tutto ciò è facile anzi, è difficilissimo ma ne vale la pena. Spesso penso a che uomo diventerà e tremo al pensiero che possa avere le mie stesse fragilità ma, questa è la vita: un'incognita, un'avventura.
Un figlio non si può fare nell'incoscienza. E' ovvio che in presenza di malattie gravi o in condizioni economiche disastrose o in un clima familiare ostile sia meglio rinunciarvi ma è anche sbagliato pensare di mettere al mondo un essere solo se tutto gira nel verso giusto - cioè mai -.
Nessuno farebbe più figli.
Concludo dicendoti che, probabilmente, molti di quelli che si fanno mille paranoie come noi sono (o saranno) perlomeno genitori migliori di chi fa figli come conigli
