Royalsapphire ha scritto:Io invece penso che tu saresti perfettamente in grado di inseguire i tuoi sogni. Poi non necessariamente succede di arrendersi, ma semplicemente si scopre che realmente non fanno al caso nostro, lungi dall'idea che ci eravamo fatti, ma questo non vuol dire che ce lo debbano dire gli altri quanto che siamo noi a sentirlo dentro. E' questione di passione. Se tu senti che la tua passione brucia dentro di te, allora vale la pena impegnarsi ad assecondarla.
I tuoi genitori possono farti credere quello che vogliono/ credono loro. Ma ciò che conta nella vita non è quello che vogliono gli altri ma quello che vuoi tu. Perché è la tua vita.
Parole che condivido appieno.
Non vorrei peccare di presunzione, ma io credo che, se ne avessi la possibilità, i miei sogni potrebbero diventare davvero realtà.
Io però non credo nella possibilità di avere delle possibilità.
Questo perché purtroppo, per una serie di motivi, molti dei quali sconosciuti anche a me stesso, non sono capace di esprimere i miei reali interessi, i miei reali desideri, o comunque a tenere discorsi più "seri" con i miei genitori.
L'unico modo per provare ad avere una chance, sarebbe la fuga da questo ambiente, ma sarei incapace anche a fare questo, vuoi per altruismo, vuoi per l'eccessivo egoismo, per l'eccessivo bene che mi voglio, perché alla fine io comunque sopravvivo comodamente in questo ambiente.
Il fatto di vivere alle spalle dei miei, come una sanguisuga, senza avere una reale funzione, mi logora mentalmente.
Tuttavia, non riesco ad andarmene, nonostante sarebbe la cosa più umile e dignitosa da fare, perché mi voglio troppo bene, ed anche perché ho paura di abbandonare i miei.
L'unica alternativa valida sarebbe il suicidio, ma questo maledetto istinto di sopravvivenza me lo impedisce.
Posso provarci quanto voglio, posso anche andarci vicino, ma alla fine è sempre pronto ad intervenire all'ultimo.