Dilemmi

Non ho idea di dove postare questo. Lo lascio qui, se i Mod ritengono di doverlo spostare, procedete pure.
Partiamo con ordine. Mi sono iscritta a questo forum una settimana fa, ma ho trovato solo ora il coraggio di postare. Sono in una situazione bizzarra. Ma partiamo con ordine.
Non so neanche come spiegarvelo. Non sono abituata a parlare di me, non so da dove cominciare. Mi sento a pezzi. Potrei parlarne con i miei amici, ma non credo capirebbero. I miei genitori morirebbero di collera se sapessero cosa sto passando.
Tutto ha cominciato a precipitare quando ho deciso di lasciare il nido familiare. Migliore decisione della mia vita. Amo il posto dove sono ora, e tornare indietro non se ne parla. Eppure, ogni tanto mi prende un'ansia incredibile che non posso fare altro che mettermi sotto le coperte e piangere come se avessi 5 anni. E invece ne ho 20 in più.
Ho una vita fortunata, tutto sommato. Ho un corpo funzionale, vivo da sola, studio in un'importantissima università straniera, ho un lavoro part time piuttosto interessante. Eppure, mi sento soffocare a volte. Ho l'impressione di aver sbagliato tutto. Sto buttando il mio tempo con qualcosa che non mi soddisfa. Che c***o ci sto a fare qui, me lo chiedo dal primissimo giorno che ho cominciato i corsi. I miei fondi cominciano a scarseggiare, odio il posto dove vivo perchè è in una c***o di periferia chè devo farmi un'ora di treno se voglio farmi una birra con qualcuno.
Fortunatamente, da un mesetto a questa parte ho cominciato a vivere la vita studentesca. Sfioro il coma etilico ogni weekend, qualche volta mi sono svegliata senza vestiti a casa di gente di cui a stento conoscevo il nome, ma tutto sommato va tutto bene. Almeno faccio finta di star bene dal venerdì sera alla domenica mattina.
Sto cercando un senso a tutto, ma non lo trovo. Si avvicina la fine del semestre, devo trovare qualcosa da fare dopo. Se non riesco, perderò l'anno, resterò fuori dal giro studentesco. Il mio lavoro termina fra qualche mese, resterò senza soldi. Dovrei cercare altro. Non ho la forza. Faccio tutt'altro per non pensarci, e siamo già ad Aprile.
No, tornare a casa non è un'opzione contemplata.
A volte vorrei solo avere la forza di sbattermene di tutto e buttarmi da una scogliera. Ma per il momento, sfogo tutta la mia ansia su me stessa. Ho la pelle delle mie gambe solcata da graffi. Fa male, eppure mi sento meglio dopo. È così ridicolo, è cominciato tutto quasi per uno scherzo. Che si prova a procurarsi un taglio? E due? E tre? E l'intera coscia? Ed entrambe?
Ho provato ad andare all'ufficio psicologico dell'Università. Ho preso il mio numerino, ho atteso una ventina di minuti. Quando il medico ha aperto la porta, ho lasciato il numero sul tavolo e sono scappata via. Ci riprovo fra un paio di giorni. Alla fine è abbastanza economico. Potrei provarci, come potrei non farlo. E se esco fuori con i corsi? Lascio il trattamento a metà? Devo andare da uno psicologo esterno che costa quanto il mio stipendio settimanale?
Ditemi qual è il bottone che ferma tutto.
(Che poi, perchè sono qui a chiedere aiuto a voi?)
Partiamo con ordine. Mi sono iscritta a questo forum una settimana fa, ma ho trovato solo ora il coraggio di postare. Sono in una situazione bizzarra. Ma partiamo con ordine.
Non so neanche come spiegarvelo. Non sono abituata a parlare di me, non so da dove cominciare. Mi sento a pezzi. Potrei parlarne con i miei amici, ma non credo capirebbero. I miei genitori morirebbero di collera se sapessero cosa sto passando.
Tutto ha cominciato a precipitare quando ho deciso di lasciare il nido familiare. Migliore decisione della mia vita. Amo il posto dove sono ora, e tornare indietro non se ne parla. Eppure, ogni tanto mi prende un'ansia incredibile che non posso fare altro che mettermi sotto le coperte e piangere come se avessi 5 anni. E invece ne ho 20 in più.
Ho una vita fortunata, tutto sommato. Ho un corpo funzionale, vivo da sola, studio in un'importantissima università straniera, ho un lavoro part time piuttosto interessante. Eppure, mi sento soffocare a volte. Ho l'impressione di aver sbagliato tutto. Sto buttando il mio tempo con qualcosa che non mi soddisfa. Che c***o ci sto a fare qui, me lo chiedo dal primissimo giorno che ho cominciato i corsi. I miei fondi cominciano a scarseggiare, odio il posto dove vivo perchè è in una c***o di periferia chè devo farmi un'ora di treno se voglio farmi una birra con qualcuno.
Fortunatamente, da un mesetto a questa parte ho cominciato a vivere la vita studentesca. Sfioro il coma etilico ogni weekend, qualche volta mi sono svegliata senza vestiti a casa di gente di cui a stento conoscevo il nome, ma tutto sommato va tutto bene. Almeno faccio finta di star bene dal venerdì sera alla domenica mattina.
Sto cercando un senso a tutto, ma non lo trovo. Si avvicina la fine del semestre, devo trovare qualcosa da fare dopo. Se non riesco, perderò l'anno, resterò fuori dal giro studentesco. Il mio lavoro termina fra qualche mese, resterò senza soldi. Dovrei cercare altro. Non ho la forza. Faccio tutt'altro per non pensarci, e siamo già ad Aprile.
No, tornare a casa non è un'opzione contemplata.
A volte vorrei solo avere la forza di sbattermene di tutto e buttarmi da una scogliera. Ma per il momento, sfogo tutta la mia ansia su me stessa. Ho la pelle delle mie gambe solcata da graffi. Fa male, eppure mi sento meglio dopo. È così ridicolo, è cominciato tutto quasi per uno scherzo. Che si prova a procurarsi un taglio? E due? E tre? E l'intera coscia? Ed entrambe?
Ho provato ad andare all'ufficio psicologico dell'Università. Ho preso il mio numerino, ho atteso una ventina di minuti. Quando il medico ha aperto la porta, ho lasciato il numero sul tavolo e sono scappata via. Ci riprovo fra un paio di giorni. Alla fine è abbastanza economico. Potrei provarci, come potrei non farlo. E se esco fuori con i corsi? Lascio il trattamento a metà? Devo andare da uno psicologo esterno che costa quanto il mio stipendio settimanale?
Ditemi qual è il bottone che ferma tutto.
(Che poi, perchè sono qui a chiedere aiuto a voi?)