Cosa ho fatto per me stessa?

Inviato:
02/09/2016, 3:03
da Bev89
Da sempre sono stata considerata la figlia perfetta: quella giudiziosa, su cui tutti potevano contare. E per quasi tutta la mia vita è stato così. Sono sempre stata trattata come un'adulta, raramente come una bambina. Sono stata investita spesso di responsabilità che non mi competevano: i miei sono operai, stavano spesso fuori casa tutto il giorno. A 12- 13 anni mi districavo tra scuola, gestione della casa e sorellina piccola, ma non mi è mai pesato anzi, ero fiera di tanta responsabilità. Ora invece mi pesa tutto. Mi rendo conto di essere arrivata a 27 anni e di non aver costruito niente per me sola. Sono in ritardo con la stesura della tesi, l'ultimo ostacolo alla mia laurea specialistica che vedo allontanarsi sempre di più, perché non riesco a concentrarmi, perché ogni giorno non faccio che dannarmi l'anima pensando a tutte le maledette cose della mia vita che non vanno. Penso al lavoro che non c'è e ai sogni che non realizzerò. Penso ai soldi che non bastano mai e a tutte le cose che per questo motivo non ho potuto fare: come viaggiare che è una cosa che adoro fare, ma non posso se non sporadicamente. Quante volte ho dovuto dire di no per non essere un peso? Perché con quei soldi lì dovevo pagare le tasse per l'università i libri, i vestiti. Problemi che i miei amici non hanno. Mi dico che è stupido paragonare le vite degli altri alla propria, perché in fondo non ne sai niente. Però fa male. Fa male vedere l'amica che ha avuto tutto dalla vita senza nessuno sforzo, ottenere tutto: una spintarella per un certo lavoro, la raccomandazione, ed eccola sistemata. E invece tu sei ancora lì a fare i salti mortali tra lavoretti precari, studio e speri che prima o poi qualcuno riconosca che forse un pochino vali anche tu. Penso a quanto sono stata stupida in passato a permettere ai miei genitori di incasinarmi tre anni di vita. Anni che non torneranno indietro, anni in cui ho fatto la spola tra di loro come un pacco, anni in cui ho permesso ai loro problemi di condizionarmi la vita. Un vita che adesso non sento più mia e non riesco a riprendere. E nonostante questo io non riesco a fare a meno di esserci per tutti quando ne hanno bisogno. Ho paura che non cambierà mai niente. Che rimarrò per sempre bloccata in questa casa e in questa vita con lo spettro dei miei fallimenti a alitarmi sul collo. E mi sento tremendamente stanca. Anche solo alzarmi dal letto la mattina e fare una cosa semplice come respirare, mi fa tremendamente male. Come si fa a vivere così?
Cosa ho fatto per me stessa?

Inviato:
02/09/2016, 4:38
da DanieleB
Ciao Bev89,
il primo traguardo è riuscire a superare lo scoglio rappresentato dall'università. Superato quello, la tensione calerà sensibilmente. Aver bruciato le tappe che caratterizzano le varie fasi della vita e non aver vissuto serenamente i periodi dell'infanzia e dell'adolescenza, indubbiamente si ripercuote su quello che sarà il nostro futuro e, da quello che scrivi, sta avvenendo.
Quando siamo sovraccaricati di responsabilità e queste diventano un peso, bisogna diventare un po' egoisti nel senso "sano" del termine, e ritagliare dei momenti che lascino spazio per la realizzazione di qualcosa che a noi piace.
Essere disponibili è una cosa meravigliosa ma dobbiamo assecondare anche le nostre esigenze.
Un salutone!!!

Cosa ho fatto per me stessa?

Inviato:
02/09/2016, 6:00
da Tabisti
Non devi mollare, Bev.
Questa volta in gioco ci sei tu, c'è la tua vita!
Non rinunciare ai tuoi sogni.
A volte la mattina ti svegli e anche respirare fa male, fa un male del caz.zo...però respiri per te stessa e tu sei l'unica battaglia che non devi mollare.
Hai avuto una vita incredibilmente impegnativa e, credimi, troverai chi le attribuirà un gran valore.
Tieni duro

Cosa ho fatto per me stessa?

Inviato:
03/09/2016, 1:42
da Bev89
DanieleB ha scritto:Ciao Bev89,
il primo traguardo è riuscire a superare lo scoglio rappresentato dall'università. Superato quello, la tensione calerà sensibilmente. Aver bruciato le tappe che caratterizzano le varie fasi della vita e non aver vissuto serenamente i periodi dell'infanzia e dell'adolescenza, indubbiamente si ripercuote su quello che sarà il nostro futuro e, da quello che scrivi, sta avvenendo.
Quando siamo sovraccaricati di responsabilità e queste diventano un peso, bisogna diventare un po' egoisti nel senso "sano" del termine, e ritagliare dei momenti che lascino spazio per la realizzazione di qualcosa che a noi piace.
Essere disponibili è una cosa meravigliosa ma dobbiamo assecondare anche le nostre esigenze.
Un salutone!!!

Mi ripeto spesso di essere un po' più egoista...ma è difficile! non è perché sono una santa, semplicemente sono troppo debole per impuntarmi e dire no.
Cosa ho fatto per me stessa?

Inviato:
06/09/2016, 12:33
da Th3 Filmmak3R
Ciao amica parthenopeius, capisco che in un periodo buio sia difficile vedere il Sole. Certo che, della tua vita, fino ad ora non è che tu non abbia fatto proprio nulla, nulla: sei ad un passo dalla laurea; ti pare poco? Sarai in ritardo, chi lo può dire, ma ora ti scrive una persona che è stata bocciata in prima media, successivamente bocciata due volte alle superiori (di cui una volta, negli esami di riparazione) e che prima di laurearsi in Sociologia (prima ancora, un diploma di Laurea all’ISEF) aveva trascorso due anni trotterellando tra il Dams (per questioni di cuore e di tette, onestamente) e Giurisprudenza. Morale di tutto, ho terminato gli studi a 33 anni (gli anni di Cristo, giocali al Lotto, oggi ci sono l’estrazioni) sono riuscito a viaggiare e da due anni non vivo, e lavoro, più in Italia per gli stessi motivi/problemi che incontri tu e tanti altri ragazzi. Non demordere: la vita da a tutti più di un’occasione. Magari non la da nella stessa nazione; ma quante nazioni ha il Mondo? Inoltre sono convinto che tu non abbia gettato proprio nulla della tua vita. Se i tuoi amici in questi anni hanno avuto la fortuna di viaggiare etc., tu nel frattempo diventavi sempre più adulta e responsabile. Stai pur certa, che nonostante tu stia attraversando un momento Low, quella maturità non la perderai mai: sarà stata molto preziosa conquistarla e te ne renderai conto prima ancora di quanto immagini. Hai ragione a scrivere che non è possibile tornare indietro, ma il futuro è passato e dal momento che è inutile guardarsi le spalle, sai che devi fare!? Pensa ad oggi per garantirti il viaggio domani. Come ti ha scritto il ns amico, appena terminerai la specialistica, sarai molto ma molto più sollevata. Dopo di ché, metti da parte 3000 euro (costo del biglietto a parte) e vola dove preferisci: anche se non conosci la lingua (io non conoscevo l’inglese/americano quando sono arrivato a NY: nel senso che lo parlavo in modo scolastico, quindi, ZeRo!) perché la imparerai in loco, come ha fatto il sottoscritto e come fanno ogni giorno milioni di persone. Per trovare concentrazione devi liberare la mente; per liberare la mente serve un po’ di tempo (poco) e devi mettere in pace te stessa. Ci sono alcuni problemi che non possono risolversi con il tempo che impiega un’aspirina per eliminare un mal di testa. Prova a stancarti (fisicamente) durante il giorno (e per stanchezza, intendo quella legata all’esercizio fisico; e per fare attività motoria è sufficiente camminare a passo intenso. Non si è obbligati ad andare in palestra/piscina etc.) e cerca di tenerti impegnata lontano da casa. Es.: vuoi leggere un libro o giocare su Facebook? Prendi la bicicletta e vai nella zona che più ami della tua città/paese. Hai la possibilità di stare con amici? Allora stai con loro e passeggiate, cantate, fate gli scherzi ai campanelli. Fai quello che ti pare, basta che non stai a casa. Un abbraccio..