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Ieri ho avuto uno strano attacco, che mi è difficile classificare come attacco di panico in uanto non ne presenta tutti i sintomi, ma solo alcuni.
Inoltre non è stato un "fulmine a ciel sereno, ma un'estremizzazione di una condizione in cui mi trovavo precedentemente e in cui mi trovo in parte anche ora.
I sintomi erano questi:

Un forte blocco al petto, respiro ridotto ad un quarto del normale,quasi paura di soffocare,derealizzazione-depersonalizzazione, freddo interiore e totale mancanza di sentimenti. Strana tensione corporea e paura di non liberarmi di tale condizione.
Manca quindi la parte calda, la sudorazione e la tachicardia, sensazioni e sentimenti(ovviamente).

La considero comunque una condizione di estremizzazione della mia attuale situazione di anafettività, che ha sintomi simili ma molto più attenuati.
Può essere un attacco di panico in versione anafettivo?

Disperso ha scritto:I sintomi erano questi:

Un forte blocco al petto, respiro ridotto ad un quarto del normale,quasi paura di soffocare, derealizzazione - depersonalizzazione, freddo interiore e totale mancanza di sentimenti. Strana tensione corporea e paura di non liberarmi di tale condizione.

Ciao Disperso, prova ad argomentare cosa intendi tu per depersonalizzazione e derealizzazione.
Freddo interiore, è interessante. In che caso, provi freddo interiore?

Può essere un attacco di panico in versione anafettivo?

L'attacco di panico è dato dalla paura. Se hai avuto paura, una forte paura arrivata come un'ondata, che quindi arriva e poi sparisce, allora sì, hai avuto un attacco di panico.

Il freddo interiore lo provo in diversi modi, ho un problema di quasi anafettività in questo periodo.
Nel caso in questione era una situazione culminante. E' una cosa che nasce dal conflitto tra ciò che mi spinge avanti e ciò che mi tiene fermo. La spita a dover fare qualcosa a dover agire e l'impedimento a farlo che diventa pure un blocco dei sentimenti. E quindi mi si blocca pure il respiro, quasi soffoco.
Derealizzazione e depersonalizzazione: da un lato un distacco dal mondo, una mancanza di contatto con l'esterno, come fossi sotto l'effeto di qualche sostanza, dall'altro pure un distacco dalla mia interiorità, mi sembra di essere il nulla in quei momenti.