Bloccata dall'ansia

[_Sehnsucht_]

Il mio problema principale è il blocco con il lavoro, sono riuscita a lavorare in passato ma poi qualcosa deve essersi inceppato (ho anche cambiato molte terapie), in seguito più volte ho abbandonato dall'inizio posti di lavoro per il terrore di non essere in grado di sostenere quell'ambiente o perché vedevo qualcosa di destabilizzante nel datore di lavoro, mi prendeva un'ansia così forte che l'unico mio pensiero era levarmi da quella situazione, spesso ho dovuto anche far intercedere qualcuno per me per troncare il rapporto lavorativo perché io ero paralizzata. Così da qualche anno non riesco a lavorare, ogni volta che ci provo, si ripresenta questo problema. Da allora alterno periodi tranquilli a periodi depressi in cui non ho voglia di fare nulla, ho abbandonato praticamente tutti i miei hobby, non vedo futuro. Specifico che ho sempre fatto lo stesso lavoro, quindi la paura non è data dalla differenza di mansioni, è proprio che non so come superare il blocco

[LostCassiopea]

Forse pensare a un capo come una persona forte che ti schiaccia e ti mette a disagio non ti aiuta ad affrontare il lavoro, di sicuro la percezione che tu hai dei vari datori è questa.Quello che credo è che un datore di lavoro sia una persona come tutte le altre, che poi per il suo ruolo debba essere "autoritaria" fuori non esclude che dentro sia molto fragile e a volte anche molto sola perchè in qualche modo ha un ruolo che gli impone di non essere l'amicone di turno e di essere un po' s*****o, oltretutto ha dei rapporti spesso falsi sempre per il ruolo che ricopre quindi non sa quello che gli altri pensino davvero di lui.
Non so di che lavoro stai parlando ma deduco che sia a stretto contatto con il datore di lavoro, se saprai accettare le sue critiche e andare oltre capendone le sue motivazioni (l'obbiettivo finale è migliorare il lavoro di tutti non mortificarti), migliorerai sicuramente il tuo modo di lavorare e la sua stima nei tuoi riguardi senza avere poi grossi problemi,l'ansia è giusto che ci sia è fisiologica ma è un input per il miglioramento e il superamento dei problemi, scappando non li stai risolvendo e stai anche diventando più insicura di stessa ... quello auguro per te è che la prossima volta tu rimanga perchè scappando ti stai autoconvincendo di essere inadeguata è un brutto circolo vizioso.

[_Sehnsucht_]

Grazie per la risposta
Non sempre sono stata a stretto contatto col datore di lavoro, diciamo che spesso è stato solo il primo contatto durante il colloquio o post colloquio.
In molti casi però sì, lui era molto presente e quindi dovevi cmq trovare un modo per averci a che fare senza avere problemi.
Si tratta di receptionist d'albergo, giusto per dare un'informazione in più.
Ti faccio un esempio di situazione che mi mise in difficoltà: arrivai alla struttura dopo aver accettato il lavoro per parlare con il responsabile, io chiesi se ci sarebbe stato qualcuno i primi giorni a mostrarmi il loro metodo di lavoro visto che ogni hotel ha il suo modo di lavorare, lui l'unica cosa che fu in grado di dirmi, con tono seccato fra l'altro, è che avrei potuto chiedere al cambio turno i miei dubbi e di evitare di far capire al cliente che non sai una certa cosa rispondendo tipo "non lo so". Questo mi destabilizzò al punto che non volli più averci a che fare con loro, mi prese malissimo e dovetti chiedere aiuto per troncare quel rapporto lavorativo. Nelle strutture in cui avevo lavorato finora sono sempre stata istruita i primi giorni, in che razza di posto vieni messa lì senza sapere nulla?
Questo è uno dei vari esempi di problemi che ho avuto.

[Riccardina]

Ma prima o poi non troverà un buon posto di lavoro, a cui si abituerà, e supererà questa cosa?
Penso di sì.

[_Sehnsucht_]

Avevo trovato un buon posto di lavoro che non era solo stagionale, ma questo non è stato abbastanza per farmi superare il mio blocco.

[Riccardina]

Comunque non è insolito essere messi lì, ovunque sia, senza aver ricevuto un minimo di istruzioni. Diciamo che è una cosa abbastanza frequente.

[Net]

Non ho ben capito se il blocco in te nasce a prescindere oppure è legato proprio al lavoro. Se nasce a prescindere, ovvero da questioni personali ed interiori ti posso comprendere, anche io ho dovuto riposizionare tutta la mia vita causa impossibilità nel lavorare, attacchi di panico, scatti d’ira ecc ecc. comunque welcome

[_Sehnsucht_]

I vari lavori da cui sono fuggita sono sempre per la stessa mansione (receptionist d'albergo solo stagionale sempre in posti nuovi) , solo che per un motivo e per un altro mi impaurivo dell'ambiente o delle persone con cui avevo a che fare e quindi mi rimaneva solo la voglia di fuggire da quel posto.
L'unico lavoretto che ho fatto in mezzo a questo blocco è stato di ufficio, solo la mattina, con persone con cui avevo familiarità, per 2 mesi estivi.
Grazie per il

[LostCassiopea]

Forse a questo punto possiamo dedurre che questo tipo di lavoro non faccia al caso tuo, magari è ciò in cui hai più esperienza ma non vuol dire che va bene per te.
Ad esempio io ho sempre lavorato col pubblico e lo faccio tutt'ora ma quando ho provato a fare consulenze in una palestra per me era un incubo... al secondo mese in cui finalmente si è concluso tremavo come una foglia mi sentivo davvero a disagio sia nel posto che con le persone che in tutto... li ho capito che quel lavoro non andava bene per me... non devi forzarti a fare cose se capisci che ti portano all'esasperazione trova un lavoro diverso comunque più l'azienda è seria più ci terrà al fatto di formarti.

[_Sehnsucht_]

Anche i miei genitori mi hanno detto che magari era quel tipo di mansione che mi metteva troppa pressione addosso, solo che non sono sicurissima che sia questa la soluzione più ovvia, non ho neanche più lo stimolo persistente che avevo prima di cercare lavoro, non per pigrizia ma proprio per paura di dovermi confrontare con qualcuno o qualcosa che non so affrontare e gestire come si deve, paura di riprovare di nuovo quell'ansia tremenda che mi spinge poi a sfuggire da quel determinato posto di lavoro come mi è capitato almeno 4 o 5 volte, un po' troppe per il mio orgoglio ferito.
Da qui poi è confluita l'aver smesso di fare praticamente tutto, mi trascino giusto fuori per non marcire in casa ma non molto più di questo.