Tutto questo sta prendendo una brutta piega

[Derapage]

Buona sera a tutti, credo di avere un problema ma non so come affrontarlo... questa sera dopo tanto che non sentivo un amico ci siamo organizzati per vederci fino all’ora di cena che lui aveva appuntamento altrove con la famiglia, il problema viene adesso... ho risposto a uno stato di un mio amico e ho scoperto che veniva nella città dov’ero io e che andava a una festa di leva dove ci sarà un dj famoso, e ora viene il dunque.... lui mi ha chiesto, visto che ero già in zona, se volevo andare anche io visto che era lui e altri che conosco però io non riesco a dirgli di si... iniziano a venirmi un sacco di complessi su quanta gente ci sarà, se sono adatto ad andarci, di quanto persine mi vedranno ecc.
Ultimamente mi sembra di avere paura della gente... nel senso che stare in posti affollati mi mette ansia come se tutti mi guardassero e mi giudicassero senza alcun motivo e questo mi sta facendo perdere anche quel poco che ho impedendomi di potermi divertire come tutti gli altri, questo non vale solo per feste o discoteche vale anche per centri città, centri commerciali o qualunque posto sia abbastanza affollato e la mia reazione è quella di farmi il giro il più velocemente possibile per andarmene dal casino oppure se devo comprare qualcosa prenderla alla svelta e filarmela.
Per la questione feste/discoteche può essere che anni fa in un festival della musica a Milano una persona cerco di rubarmi il telefono dalla tasca e quindi mi è rimasta questa fobia ? Può essere che si sia è estesa a qualunque altro posto affollato che mi capita ? Come faccio a tornare a girare tranquillamente senza avere ansie e paure varie ?

[Ensō]

Ciao Derapage,

le paure, le fobie per essere conosciute e affrontate devono essere chiamate per nome. Quando usciamo e ci sentiamo a disagio con gli altri è perché fondamentalmente siamo in disaccordo con noi stessi. Non credo, sinceramente che un episodio singolare come il tentativo di sottrarti il cellulare possa essere il motivo scatenante di questo malessere. C'è qualcos'altro... C'è qualcos'altro?

[Anuar]

Hai passato molto tempo da solo? Può essere che l'esserti abituato alla solitudine e alla tranquillità possa averti creato questa fobia.
Anche io ho il tuo problema comunque, risolvo andandoci ma restando il più vicino possibile alle uscite e non dando mai le spalle a nessuno, è comunque un problema ma almeno riesco ad andarci.

[Derapage]

Ciao Derapage,

le paure, le fobie per essere conosciute e affrontate devono essere chiamate per nome. Quando usciamo e ci sentiamo a disagio con gli altri è perché fondamentalmente siamo in disaccordo con noi stessi. Non credo, sinceramente che un episodio singolare come il tentativo di sottrarti il cellulare possa essere il motivo scatenante di questo malessere. C'è qualcos'altro... C'è qualcos'altro?

Relativo alla città che frequentavo e frequento a volte l’altro motivo può essere che al tempo della scuola venni sputtanato da quello che credevo il mio migliore amico su una mia cosa personale ( che odio anche ) e quindi quella città perché è off limits perché ovunque vado ho paura che qualcuno faccia qualche scenata per umiliarmi o che facciano scritte strane magari sulla macchina.

[Derapage]

Hai passato molto tempo da solo? Può essere che l'esserti abituato alla solitudine e alla tranquillità possa averti creato questa fobia.
Anche io ho il tuo problema comunque, risolvo andandoci ma restando il più vicino possibile alle uscite e non dando mai le spalle a nessuno, è comunque un problema ma almeno riesco ad andarci.

Diciamo che a furia di dire no agli amici che avevo poi si sono stufati di chiamarmi e sono rimasto molto molto limitato, anche io mi sforzo ad andarci ma non mi godo il giro perché mi sembra di essere osservato quindi guardo spesso il cell o in terra per non incrociare lo sguardo degli altri

[Anuar]

Hai passato molto tempo da solo? Può essere che l'esserti abituato alla solitudine e alla tranquillità possa averti creato questa fobia.
Anche io ho il tuo problema comunque, risolvo andandoci ma restando il più vicino possibile alle uscite e non dando mai le spalle a nessuno, è comunque un problema ma almeno riesco ad andarci.

Diciamo che a furia di dire no agli amici che avevo poi si sono stufati di chiamarmi e sono rimasto molto molto limitato, anche io mi sforzo ad andarci ma non mi godo il giro perché mi sembra di essere osservato quindi guardo spesso il cell o in terra per non incrociare lo sguardo degli altri

Ti capisco, è il motivo per cui dico sempre di si adesso, spero che un giorno questa mia fobia del prossimo possa passare.
Magari se vai con una persona fidata ti senti meglio?

[Derapage]

Hai passato molto tempo da solo? Può essere che l'esserti abituato alla solitudine e alla tranquillità possa averti creato questa fobia.
Anche io ho il tuo problema comunque, risolvo andandoci ma restando il più vicino possibile alle uscite e non dando mai le spalle a nessuno, è comunque un problema ma almeno riesco ad andarci.

Diciamo che a furia di dire no agli amici che avevo poi si sono stufati di chiamarmi e sono rimasto molto molto limitato, anche io mi sforzo ad andarci ma non mi godo il giro perché mi sembra di essere osservato quindi guardo spesso il cell o in terra per non incrociare lo sguardo degli altri

Ti capisco, è il motivo per cui dico sempre di si adesso, spero che un giorno questa mia fobia del prossimo possa passare.
Magari se vai con una persona fidata ti senti meglio?

Sicuramente il problema è avere una persona fidata... adesso come adesso non ho nessuno con cui potrei andare quindi se voglio uscire devo stringere i denti o decidere di rimanere in casa

[Ensō]

Relativo alla città che frequentavo e frequento a volte l’altro motivo può essere che al tempo della scuola venni sputtanato da quello che credevo il mio migliore amico su una mia cosa personale ( che odio anche ) e quindi quella città perché è off limits perché ovunque vado ho paura che qualcuno faccia qualche scenata per umiliarmi o che facciano scritte strane magari sulla macchina.

Quindi, alla base c'è una cosa che non va in te, o almeno che tu pensi non vada in te. Al di là del giudizio degli altri è l'accettazione di quello che siamo a fare la differenza. Dobbiamo imparare a convivere con le nostre diversità, perciò dobbiamo imparare a vivere con noi stessi con quello che siamo, la parte che non vorremmo vedere di noi potrebbe diventare un valore aggiunto se condiviso con altre persone in possesso delle nostre stesse attitudini.
Il giudizio degli altri diventa insopportabile perché non frequentiamo un ambiente adatto a noi.