Perché i salti nel passato mi angosciano?

Buonasera a tutti,
vorrei qualche opinione sulla situazione che sto per spiegare, giusto per capire se sono io a vivere le emozioni in maniera ingigantita o se le mie ansie sono motivate.
Domani è il compleanno di mio fratello e, ironia della sorte, la sua comitiva è la stessa che parecchi fa era la mia, dato che c'è solo un anno di differenza tra noi. Durante gli anni adolescenziali non si può dire che io abbia vissuto proprio bene i rapporti sociali, anzi. Spesso tendevo a isolarmi, a inventare scuse pur di non stare con i miei amici, non saprei dire perché, ma vivendo (all'epoca) male la mia sessualità, credevo che nessuno potesse capirmi, quindi stavo molto meglio senza nessuno intorno.
Adesso le cose sono cambiate: ho la mia vita, una relazione che mi rende felice, e quando mi capita di incontrare per caso questi vecchi amici va tutto bene. Eppure il pensiero che mio fratello li abbia invitati, che debba trascorrerci tutta la serata mi provoca un'ansia tremenda, come se ritornassi indietro nel tempo, a vivere quel periodo che vorrei solo cancellare, riportato in vita dalla loro semplice presenza.
Nessuna di queste persone mi ha mai fatto nulla di male, al limite avranno parlato alle mie spalle in quei periodi, ma questo non lo condanno, perché effettivamente i miei comportamenti erano un po' infantili, seppur legati a una mia sofferenza che nessuno aveva il diritto di giudicare.
Secondo voi la mia reazione è esagerata? È normale provare quest'ansia spropositata per qualcosa di così banale?
Grazie a chiunque volesse darmi un parere.
vorrei qualche opinione sulla situazione che sto per spiegare, giusto per capire se sono io a vivere le emozioni in maniera ingigantita o se le mie ansie sono motivate.
Domani è il compleanno di mio fratello e, ironia della sorte, la sua comitiva è la stessa che parecchi fa era la mia, dato che c'è solo un anno di differenza tra noi. Durante gli anni adolescenziali non si può dire che io abbia vissuto proprio bene i rapporti sociali, anzi. Spesso tendevo a isolarmi, a inventare scuse pur di non stare con i miei amici, non saprei dire perché, ma vivendo (all'epoca) male la mia sessualità, credevo che nessuno potesse capirmi, quindi stavo molto meglio senza nessuno intorno.
Adesso le cose sono cambiate: ho la mia vita, una relazione che mi rende felice, e quando mi capita di incontrare per caso questi vecchi amici va tutto bene. Eppure il pensiero che mio fratello li abbia invitati, che debba trascorrerci tutta la serata mi provoca un'ansia tremenda, come se ritornassi indietro nel tempo, a vivere quel periodo che vorrei solo cancellare, riportato in vita dalla loro semplice presenza.
Nessuna di queste persone mi ha mai fatto nulla di male, al limite avranno parlato alle mie spalle in quei periodi, ma questo non lo condanno, perché effettivamente i miei comportamenti erano un po' infantili, seppur legati a una mia sofferenza che nessuno aveva il diritto di giudicare.
Secondo voi la mia reazione è esagerata? È normale provare quest'ansia spropositata per qualcosa di così banale?
Grazie a chiunque volesse darmi un parere.