Ciao.
Bene, mi devo sfogare con qualcuno, e non avendo amici là fuori, so che qui almeno posso contare su qualcuno.
Da un po di tempo soffrivo di un'aritmia improvvisa del cuore, che svaniva da sola dopo un po di tempo oppure se emettevo un profondo respiro. Perciò decido con i miei genitori di andare a fare una visita cardiologica.
Il cardiologo mi visita, dopodiché mi guarda con una faccia un po scura, quindi mi visita un'altra volta, segno che voleva essere sicuro di qualcosa, e qui ho iniziato a preoccuparmi.
Finita la visita, ecco il responso, il cardiologo sorride per calmarmi, ha notato che mi si è alzata la pressione e che ero ansioso, perciò mi fa uscire a prendere una boccata d'aria mentre i miei firmano le scartoffie e pagano la visita. Ma quante scartoffie hanno da firmare, penso, è da mezz'ora che sono lì. La segretaria dopo un altro po mi dice che posso rientrare. Il cardiologo mi misura nuovamente la pressione, e vede che non mi sono per niente calmato, allora decide di tagliare corto, mi dice che con i risultati ottenuti dalla visita c'è un 90 % di possibilità che io sia affetto da ciò che in gergo medico chiamano flat, ovvero fibrillazione atriale, che è una patologia che colpisce in Italia il 2 % della popolazione e più della metà sono persone sopra i 65 anni. Mi dice che nei giovani (come me) è una malattia rara, che ho avuto una tremenda sfortuna ad avercela, e se confermata, andrebbe operata con un catetere per via endovenosa che dovrebbe provocare delle piccole bruciature all'interno del cuore per annullare questa disfunzione. In ogni caso, si ha il 50 % di probabilità di riuscita, se si fallisce, si può scegliere se operare a cuore aperto, oppure conviverci sapendo che si ha un aumento del rischio d'ictus di 5 volte più del normale, e che un'attività fisica intensa potrebbe provocarmi un arresto cardiaco. Operare a cuore aperto però, seppur ha maggiori possibilità di riuscita, comporta l'obbligo di applicare un pacemaker e di convivere per il resto della vita con farmaci anticoagulanti, altrimenti il rischio di ictus rimane 5 volte superiore al normale (anche se svanisce il rischio di arresto cardiaco). Al che, mi dice che comunque c'è ancora un 10 % di possibilità che non abbia niente, perciò mi fa mettere per tre volte, uno alla settimana, un holter, un dispositivo che si tiene per 24 ore e sperare che quel giorno ho un episodio di fibrillazione.
Finora ne ho messo uno solo, però quel giorno non ho avuto la fibrillazione, perciò dubito che possa essere servito a granché, aspetto una loro chiamata per stabilire il giorno in cui mettere di nuovo l'holter.
Scusatemi la lunghezza del post, sentivo il bisogno di sfogarmi, potrebbe sembrarvi una grossa bugia, ma purtroppo è la realtà, evidentemente merito tutto questo, problemi sociali, problemi di depressione, fobie, problemi fisici minori, mi mancavano solo i problemi fisici maggiori, ed eccoli qui. Essere troppo buoni porta a questo? Perché vedo molte persone cattive che non hanno nulla di tutto questo, evidentemente loro lo meritano, d'altronde, chi lo ha stabilito che bisogna essere buoni per avere la coscienza apposto? Magari funziona al contrario, magari piuttosto che Dio buono e Satana cattivo, il vero ordine è Dio cattivo Satana buono, nel senso che chi è cattivo fa ciò che è giusto, chi è buono fa ciò che è sbagliato, perciò viene punito affinché cambi il suo carattere e diventare cattivo, così verrà premiato.
Scusatemi ancora per questo OT, ora sento di essermi liberato da un peso, ringrazio chiunque anche solo leggerà il mio post, vuol dire che qualcosa gliene fregava .
Ciao.