Non sapei, sono nuovo.

La mia ansia mi logora, la solitudine mi divora, scrivo per rimanere concentrato su qualcosa che non sia il buio, perché il buio ti mangia. Soffro di attacchi di panico, e quando mi sento male tendo sempre a pensare a me come qualcun altro, che non sono io, che ha una vita migliore. Alla fine ho solo bisogno d'aiuto. Il mio ragazzo è inutile da questo punto di vista perché non fa altro che pensare a sé stesso e okay, okay, è giusto perché io sono davvero complesso, quindi ho deciso di scrivere qui, magari c'è qualcuno che mi può aiutare. Perché non succede nulla se la solitudine a volte di ingoia e non fai altro che scalpitare nelle pareti di te stesso, cercando di uscire. A volte la noia fa questo, ti fa sentire solo e ti fa strisciare sul pavimento in cerca di qualcosa di buono da fare ma di buono non c’è niente. Hai provato a guardare in frigo per distrarti perchè quando il suo gelo ti agghiaccia il volto, ti altera gli occhi, e cerchi del gelato ma non c’è, così la tua felicità scappa via, ti scivola, cade e rompe tutto. Il frigo è di nuovo vuoto, la tua vita è di nuovo vuota, così sgattaioli di nuovo al piano di sopra trovando un piano per evadere da questa noia che ti avvolge e che ti fa venire caldo, e poi freddo, e poi ti ferisce, ti taglia la gola. La porta si apre, l’hai aperta tu, ma è come se tu fossi lontano, dissociato da te stesso. Succede così, sai che sta per succedere e capisci che questo pomeriggio non ti annoierai più. Oh, c’è da divertirsi. La gamba ti formicola, un formicolio che sale e sale fino allo stomaco fino a che un velato senso di nausea, che te lo ribalta e te lo fa ballare, lui che si diverte e tu che per poco non cadi a terra. La pressione si abbassa e sei costretto a stringerti al muro, a tenerti stretto per non cadere ma il formicolio di fa addormentare la gamba e in quel preciso momento cadi, cadi a terra, come fucilato. Senti il sangue pulsarti in testa, il respiro farsi affannoso e lo vedi, in lontananza. il tuo corpo che si allontana, il giorno che rotola via, il mondo che sembra capovolgersi. Va tutto bene, va tutto bene. Non so quando le cose hanno iniziato a farti così male ma va tutto bene, oh va tutto bene, tienimi la mano e andiamo a farci un giro. Tienimi la mano. Voglio che le cose vadano bene, per te, per me. Voglio che tutto vada bene. Va bene. Così ti massaggi la gamba, mentre con calma mantieni il controllo del tuo respiro, e pian piano, per gli altri torna tutto apposto. Va tutto bene, tranquilli, va tutto bene. Ci sentiamo dopo, tranquillo. Tutto apposto, solo un po' di mal di testa.
Tutto torna come prima, la solitudine ti assale, la noia ti divora e non hai più voglia di scendere le scale. La voce ti tormenta la testa, ti scivola di mano, e così, pian piano, parli con te stesso. Oramai sembri l’unico che ti può capire davvero.
Tutto torna come prima, la solitudine ti assale, la noia ti divora e non hai più voglia di scendere le scale. La voce ti tormenta la testa, ti scivola di mano, e così, pian piano, parli con te stesso. Oramai sembri l’unico che ti può capire davvero.