Finalmente mi sono stabilizzato: ho un lavoro, vivo con altri ragazzi, ho cambiato città, ho una ragazza.
Quattro anni prima.. (un po' come nei film)
Dopo un attacco di panico fui portato al pronto soccorso, il giorno dopo mi dimisero dicendomi che non si trattava di un malessere fisico ma non mi diedero ulteriori ragguagli.
Dopo che ebbi altri episodi simili ma molto più controllati e decisamente minori, capendo che non si trattava di un problema fisico, decisi di avere un colloquio con una psicologa per un periodo di analisi.
Durò quasi due anni e grazie a questo periodo riuscii a svoltare facendo appunto quanto scritto ad inizio del post.
Non capisco se questi nuovi attacchi di panico e stato d'ansia generalizzata siano dovuti ad un particolare momento di stress (e quindi passeggero), oppure al fatto che nonostante i grandi cambiamenti mi ritrovi ad avere gli stessi problemi di prima.
Problemi:
- praticamente nessun amico o compagnia con la quale uscire e spesse volte mi ritrovo a passare i weekend in casa (vuoi per il cambio città e un po' di pigrizia, pensavo di ritrovarmi a fare quello che non ho fatto sino ad ora perchè logisticamente proibitivo ed invece non è cambiato nulla nonostante le possibilità oggi ci siano). La ragazza è lontana quindi per motivi di budget ristretto non possiamo vederci tutti i fine settimana
- un mare di spese che mi strozzano e non mi permettono di fare niente. rata macchina, affitto, bollette..ci escono giusto quelli per la benzina ma altrimenti ci sono quelli da mettere via per bollo,bollini,bolletti,assicurazione,dentista.. insomma non bastano mai.
io vorrei vedere posti nuovi ma alla fine non ne ho mai la possibilità e quando sembra che finalmente il momento nero sia finito, arriva regolarmente un qualcosa da pagare che ti toglie quel poco che sei riuscito ad accumulare
alla fine la situazione dovrebbe nel breve migliorare con un piccolo aumento l'anno prossimo e l'estinzione quasi completa di qualche mutuo ma CHE FATICA
ed infine quindi come detto nel titolo del topic: che fatica.
..sì è proprio una faticaccia. Ogni santissima volta si esce da un attacco di panico spossati come aver corso per 40km, tutte le volte si presenta nei momenti meno opportuni e come sempre aiuta a far prevalere la pigrizia, l'attesa che la situazione cambi, la speranza che un giorno si risolva.
vedo gli altri amici o conoscenti che magari sono rimasti dove sono nati ed ora a casa con i genitori non hanno pensieri e possono permettersi di staccare andando in vacanza, in inverno sciare, andare fuori a mangiare. Insomma, mi chiedo se la scelta di andare via di casa non sia stata oltre le mie possibilità.
Non ti autosfinire da solo insomma.
ad autosfinirmi e non darmi i giusti meriti. Una volta che ho conquistato una cosa le do poco peso, non riconoscendomene i meriti. Quindi inseguo continui miglioramenti e traguardi sempre più proibitivi.
dipende un po' come la si vede
la troppa voglia di fare se non contenuta e limitata ai soli traguardi o obbiettivi raggiungibili, porta all'esaurimento.
ahaha quanto detestavo la risata di quella lepre