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Aggiornamento: ho provato ad andare da uno psicologo per il mio problema, perché ogni tanto sporadicamente mi capita di avere delle ricadute. Oggi, per esempio, sto benissimo.
Ma comunque mi è stato consigliato più e più volte di parlare con uno specialista, così ho accettato. Che dire, non mi ha convinto molto (e voglio essere gentile). È stato per buona parte della seduta a bere una tisana e sbucciare e mangiare un mandarino, in silenzio, poi mi ha chiesto di ripetere perché mi trovassi lì, cosa volessi ottenere da quella terapia e la mia risposta è stata: "la tranquillità. Non avere più paura"
E niente, lui ha iniziato a dirmi che la mia postura non andava bene, mi ha fatto raddrizzare come diceva lui (ha riso sotto i baffi quando poi, durante la seduta, ho incrociato di nuovo le gambe, cosa che mi ha dato parecchio fastidio), dopodiché senza più fare accenni al mio problema ha detto che devo imparare a respirare nel modo giusto quando capitano quei momenti, e per il resto della seduta ho dovuto imparare a respirare a occhi chiusi in silenzio come diceva lui.
(Peraltro sosteneva che respirassi ancora male, quindi suppongo che pure la seduta successiva sarebbe stata cinquanta euro di respiro in silenzio).
E nulla, ho lasciato perdere. Qualcuno di voi conosce questo approccio? Che ve ne pare?

Non voglio minimizzare l'importanza della postura e della respirazione, ma mi pare che fermarsi a quello sia un po' pochino.
Cosa sai di lui? Sai se propone la mindfulness come metodo, o altre tecniche di rilassamento?

狐 善狐 ha scritto: suppongo che pure la seduta successiva sarebbe stata cinquanta euro di respiro in silenzio

Beh, almeno quello ti ha dato un consiglio.
Non credere che gli altri psicologi siano più loquaci, anzi!

Direi che a parte la tisana e il mandarino, a me sembra un buon inizio.
Forse è uno un po' diverso, un "Dottor House". Sinceramente, per l'opinione che ho degli psicologi in generale, io proverei questo che almeno è diverso.

La respirazione va bene, ma poi bisognerebbe associarvi le tecniche di attenzione e consapevolezza, da usare anche nel quotidiano (e non solo quando viene l'ansia). Mi chiedo se è questa la strada che intende seguire lo psicologo, o altre.

Non so se sia una psicologa o una psicoterapeuta, ma la sua tecnica mi lascia sinceramente perplessa. Io seguo l'impronta psicodinamica e sinceramente dubito che la postura e la respirazione possano essere considerate come tanto importanti all'interno di una seduta, specialmente la prima, quando ancora non si conoscono a fondo le problematiche di un paziente. Ho cambiato vari psicoterapeuti e mai nessuno mi ha detto nulla riguardo a postura e respirazione, e studiando psicologia da anni posso dirti che sinceramente nei miei studi questa componente non è mai rientrata.
Fa parte di una particolare scuola? Ti ha detto che approccio ha? Prima di scegliere la psicologa alla quale rivolgerti, ti consiglio di basarti sul suo curriculum vitae e di verificare quale orientamento segue, in modo tale da essere certo che quest'ultimo possa essere affine con ciò che cerchi e con le problematiche che devi risolvere.
P.s: Non è il massimo mangiare di fronte ad un paziente.. di certo non è un comportamento che viola il codice etico, però in psicologia il setting è fondamentale, deve essere tranquillo, deve mettere il pz a proprio agio, e mangiargli davanti non rientra tra queste componenti.

La respirazione è molto importante, ad esempio dalla respirazione diaframmatica possiamo trarre vari benefici psicofisici; ma sicuramente sarebbe meglio capire che strada vuole prendere questo psicologo, che orientamento segue e che curriculum ha.