Vivere, sopravvivere?

Forum di aiuto su Paura e Ansia: Disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), Disturbo d’ansia generalizzato (GAD), Disturbo da attacco di panico (DAP), Disturbo post-traumatico da stress, Disturbi del sonno, Fobie sociali o semplici (omofobia, agorafobia, etc).
Di qualunque tipo di ansia o paura si tratti, può essere superato!
L'insonnia è la conseguenza dell'ansia, delle tante peeoccupazioni che affollano la nostra mente, parliamone e buttiamole fuori dal nostro letto!

Vivere, sopravvivere?

Messaggioda Ludy23231 » 14/07/2021, 21:24



Ciao a tutti ragazzi, sono nuova sul Forum.
Cercavo un luogo dove poter parlare senza sentirmi giudicata, neanche da me stessa, perchè di solito sono la peggior giuria alla quale presentare le mie paure, le mie ansie.
Ho sofferto di disturbi alimentari per circa nove anni, oramai ho ventitré anni, ed ero davvero una bambina quando ho capito che mangiare di nascosto e nascondere le tracce sotto i cuscini del divano sarebbe stato solo l'inizio di una paura che mi ha logorata per anni.
Mia madre ha lavorato fino a quando non ho compiuto tredici anni; faceva l'infermiera, e mio padre lavorava come libraio.
Sono cresciuta con i miei nonni materni che mi hanno dato sempre tanto amore; il loro modo di darmi amore si esprimeva soprattutto per il tramite del cibo.
Ho sempre mangiato tantissimo, da ragazzina; e una volta tornata a casa ho sostituito il cibo con un morboso attaccamento nei confronti di mia madre.
Mi tagliavo parti del corpo con le lamette, le mostravo il sangue e attendevo che lei si preoccupasse per me.
Non lo sapeva, che volevo amore; per lei sono sempre stata una bambina timida, introversa, troppo paurosa e dipendente.
Con il tempo ho cercato una mia autonomia, e ho creduto di poterla trovare negli altri.
Ho avuto quasi tutte relazioni disfunzionali con uomini narcisisti, o con donne non-disponibili.
Quando ho scoperto di essere bisessuale l'ho detto subito a mia madre e lei ha reagito davvero male. Sono passati quattro anni da quel momento, ma l'argomento è ancora tabù, sebbene io mi sia emancipata dall'ossessivo controllo di mia madre sulla mia vita.
So di essere libera di amare chi voglio, ma il suo giudizio mi crea una tale ansia.
Ho paura che mia madre muoia, ho paura che mio padre muoia.
A volte non dormo la notte per accertarmi che siano vivi, e se chiudo la porta della mia camera mi sento in colpa nei loro riguardi, per le loro esistenze.
Mi sto laureando in filosofia, mi mancano degli esami e vedere che i miei amici si stanno per laureare mi fa male ( hanno la seduta tra pochi giorni).
Ho perso un anno, il secondo, perchè mi sono ammalata di anoressia. Ora non ne sono completamente fuori ma ci combatto. Quando ho avuto la diagnosi avevo una relazione con un ragazzo che frequenta lo stesso mio corso di laurea. Mi ha lasciata perchè durante il percorso di guarigione sono cambiata. E' vero, non ero più io, ma stavo solo cercando me stessa. Ci ho messo un anno per riprendermi, e ci sono ancora dentro, la sto smaltendo.
Mi chiedo perchè lui va avanti ed io ci metto così tanto tempo, mi faccio così tante domande.
Ora non faccio che studiare compulsivamente, assalita dal senso di colpa per il mio percorso diverso. Perchè lo faccio? per raggiungere gli altri, nonostante il mio percorso tortuoso. E mi fermo a chiedermi: Per chi lo sto facendo? posso rallentare? ma poi ricomincio, più forte, quasi a farmi male.
A volte ho attacchi di vomito, pianto irrefrenabile e pensieri disfunzionali quando penso a cosa la gente dirà di me guardando loro che si laureano ed io che chissà quando mi laureerò.
Premetto che tengo molto allo studio, tengo molto a sviscerare gli argomenti e ciò richiede tempo, ma non basta a sentirmi meglio.
I miei non mi mettono pressione, è tutto nella mia testa e nella società.
A volte passo così tanto tempo chiusa in casa che quando esco bevo così tanto da stare male. Non so gestire le mie emozioni, ed ho gran voglia di imparare ma gran paura di non farcela.
Parlo molto con me stessa, ho imparato a calmarmi. Tengo più diari dove annoto i pensieri e le reazioni ai pensieri. Faccio tanta meditazione e leggo molti libri sulla spiritualità. Mi pongo tante domande, e ciò mi fa sembrare diversa agli occhi degli altri. Prima mi sentivo speciale, ora non lo so più. Non so più se sono speciale o sono solo incapace.
Soffro di Dismorfofobia corporea; non ho una percezione reale della mia immagine. Ciò a volte provoca panico. Non riesco a uscire di casa e se lo faccio mi nascondo. Scusate se ho scritto tante cose, sconnesse.
Avevo bisogno di sentirmi a casa. Grazie. :love:
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Ludy23231
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Messaggioda Ātman » 14/07/2021, 23:36



Benvenuta.
Credo che molti qui possano capire, anche se magari non interverranno.
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Messaggioda Middlegame » 15/07/2021, 2:20



Ciao e benvenuta, come già detto da Atman sono sicuro che in molti qui ti possano capire. Spero che ti troverai bene :hi:

Capisco benissimo la sensazione di essere la peggiore giuria di se stessi, a volte non riusciamo a guardarci con onestà, riusciamo solo a vedere i nostri insuccessi e mancanze e tutto il resto sembra non valere niente. Dobbiamo ricordarci che però non è così anche se capisco quanto sia difficile a volte ricordarsene.

Mi spiace per alcune cose che ti sono successe in passato, su alcune posso dire di esserci passato a mia volta (autolesionismo, il controllo della mia famiglia su tutto ciò che faccio) sono contento che però senti di poter essere libera di amare chi vuoi, posso immaginare quanto il suo giudizio ti pesi ancora però è anche vero che è la tua vita ed è giusto che tu faccia ciò che ti fa sentire meglio.

Paragonarsi agli altri non è mai la soluzione, almeno per come la vedo io. Capisco che vedere gli altri che si stanno laureando possa causare un malessere, una sensazione di essere rimasta indietro mentre gli altri vanno avanti ma spingersi troppo oltre non è comunque la soluzione, a volte rallentare un minimo può aiutare.

Sul tenere tanti diari ti capisco, scrivo anche io per aiutarmi nei momenti in cui mi sento magari più giù o comunque nei momenti in cui non so bene come esprimere alcune emozioni. Sul farsi tante domande non ci vedo niente di male.

Sul non riuscire ad uscire di casa mi spiace, per un periodo ci sono passato anche io, mi sembrava sempre di avere gli sguardi della gente addosso e questo mi metteva un sacco di ansia. Personalmente mi è stato molto d'aiuto uscire con le cuffie, può sembrare una cazzata ma ascoltare musica mentre sto fuori mi aiuta a stare più rilassato.
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Messaggioda Gattamatta » 15/07/2021, 4:45



Cara, grazie per esserti aperta a noi.
Il tuo racconto descrive bene le difficoltà enormi che affronti da molti anni, è evidente che le fonti di ciò che ti fa soffrire sono antiche e non sono di certo colpa tua, anche se ora solo tu puoi trovare la strada per risorgere e VIVERE, non sopravvivere.
Posso solo dire che mi ritrovo in molti punti del tuo racconto e credo che qui parecchi ti capiscano.
Un abbraccio.
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Messaggioda anto87 » 15/07/2021, 10:56



Ciao Ludy, benvenuta ... filosofa, autodistruttiva, sensibile, ok sei in buona compagnia qui : ).. buona giornata
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Messaggioda Karan » 15/07/2021, 21:07



Ciao Lucy, sicuramente con noi sei a casa. Secondo me hai bisogno di tanta serenità e di qualcuno che ti sostenga, poi con calma puoi, anzi devi, fare luce sulla tua esistenza e cercare la giusta strada. Un abbraccio
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Messaggioda Agloe99 » 16/07/2021, 11:20



Date le premesse sono certo tu riesca a vedere così tanto della vita, è eccezionale vedere quanti cavolo di spunti hai tirato fuori in queste righe; sei stata così coraggiosa e in gamba a trovare la voglia e la forza di interrogarti. So che la ricerca prima risiede nella stabilità, eppure sono certo che quando sai di stare bene, passati anche giorni difficili, il sentimento che andrai a provare è così ampificato e soddisfacente. Ciò che vivi è lo scotto di noi persone più sensibili, però bisognose di acchiappare più stimoli possibili, forse perchè (paradossalmente o no) amiamo così tanto vivere che siamo ansiosi di interrogarne tutte le strade cui questa può portarci. E da studente universitario ti cito una frase del film " The big Kahuna" : " Non perdere tempo con l'invidia.( in questo caso è un sentimento più flebile lo so) A volte sei in testa, a volte resti indietro. La corsa è lunga e, alla fine, è solo con te stesso."
Un'ultima cosa, non sono un male tutti quei pensieri, sono l'incipit a qualcosa di incredibile che arriverai a sentire, sono davvero una gemma per me.
Quello smarrimento che un giorno realizzeremo di non star più provando sarà il risultato dell'aver scandagliato tutto ciò a cui non eravamo in grado di dare significato e che non riuscivamo ad immettere nel senso più generale di chi siamo. Una volta riuscito questo processo, avendo più punti fermi su cui contare, sarai e saremo in grado di star tanto bene da accogliere le esperienze positive senza avere preoccupazioni di contorno. Credo che tanta sensibilità prefiguri soltanto qualcosa di incredibile e di prezioso rispetto a qualunque cosa andrai a fare.
è una fortuna avere una così vasta capacità di vedere le cose. Andrà bene
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Agloe99
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