marco95 ha scritto:Ciao a tutti, mi chiamo Marco e ho 26 anni. Purtroppo soffro di ansia generalizzata. Per la condizione in cui mi trovo ho paura di affrontare qualsiasi cosa nuova. Ad oggi mi trovo senza un lavoro e non riesco a prendere neanche la patente. Ho affrontato un percorso con uno psicologo di un ASL già quando avevo 21 anni, ma non mi aveva convinto poiché parlavo praticamente da solo e non si era instaurato alcun rapporto. L'anno scorso ho iniziato a lavorare part time e con quei pochi soldi che prendevo mi pagavo una psicologa privata e mi trovavo molto bene. Purtroppo poi ho perso il lavoro e ho dovuto smettere il percorso. Per un po' mi stavano aiutando i miei genitori a pagare la psicologa, ma poi hanno iniziato a rinfacciarmi e a lamentarsi ogni volta che si doveva pagare. In tutto questo purtroppo ho anche un problema di salute che mi limita molto la vita. Ad oggi mi sento molto scoraggiato, non ho voglia di cercare alcun lavoro, non so cosa fare della mia vita. Praticamente mi trovo in uno stato di apatia. I miei genitori è come se fossero ciechi. Io non voglio dare alcuna colpa a loro, siamo una famiglia umile. Ma io ho un problema che man mano sta diventando sempre più grande e purtroppo non riesco ad uscirne da solo. L'unica cosa che sto facendo in questo periodo, è andare in palestra. Ma nel momento in cui torno a casa il mio cervello continua a rimuginare. Ho degli amici, ma non riesco a stare al loro passo perché lavorano e hanno la possibilità di fare più cose rispetto a me. Man mano il nostro rapporto si sta distruggendo. Vorrei poter fare qualcosa perché non mi piace essere così e trovarmi in questa situazione. Fino a qualche anno fa ero pieno di vita nonostante le mie paure, ma adesso è come se avessi perso quella piccola luce. Vorrei trovarmi un lavoro e pagarmi lo psicologo, ma purtroppo non ho la forza né fisica e né mentale di farlo.
Mr.Eric ha scritto:Non so quale sia il tuo grado di malessere interiore oltre l'ansia, men che meno cosa ti porti a generarle, ma sono certo che il trovarti un lavoro e renderti indipendente, in modo da poterti pagare lo psicologo o comunque cominciare a condurre la tua vita come meglio credi, non possa che farti bene. Lo vedrei come un ottimo punto di paartenza.
L'uscire dalla comfort zone e mettersi in gioco non è mai facile... spesso anche per chi non soffre d'ansia. I salti nel vuoto fanno paura, è capibile... ma è un qualcosa che va fatto. Anche per crescere. Ricordo ancora quando ritrovai lavoro dopo 3 o 4 anni chiuso in casa a causa della depressione... mi cagavo letteralmente sotto. La sera prima, mentre ero proprio qua sul forum, ricordo di essermi scolato una bottiglia di vodka alla menta Poi ho iniziato... subito non è stato facile... ma a mano a mano che mi ambientavo, che imparavo a conoscere bene il lavoro, ha cominciato ad andare tutto sempre meglio. Provaci, buttati.... poi oh, andasse male, nessuno ti obbliga a fare niente. pigli e te ne vai... ma almeno c'hai provato e hai fatto un primo passo per risistemare la tua vita.
VeraVita ha scritto:ontopsicologia. Cioè, il parlare con sé stessi. Noi, siamo i migliori medici di noi stessi.
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