Ti capisco benissimo Mark.... ed è normale sia così. Uscire dalla propria "comfort zone" non è mai semplice... men che meno per chi versa in certi stati emotivi/depressivi magari totalmente privo di vita sociale. Quindi si, non è un qualcosa che fa stare bene, ma anzi è un qualcosa di difficile (se non doloroso) che richiede una discreta forza.. ragion per cui sento di dirti che dovresti essere fiero di te per averlo fatto. È un piccolo passo... ma di un percorso che deve essere fatto, se vuoi veramente provare a migliorare le cose. Ora, non so quale sia esattamente la tua situazione, ma te lo dico da persona che c'è passata.. cha ha vissuto da recluso totale per almeno 3 anni (cosa che azzardo di intuire riguardi anche te). So come si diventa è quanto sia difficile/doloroso fare anche solo "semplici" cose... si, anche solo l'andare al supermercato. Il disagio che si prova... anche paura, sotto certi aspetti. L'aria che manca, il sentirsi il peso dello sguardo di tutti addosso... come se fossimo il centro dell'attenzione di tutti e loro riuscissero addirittura a fiutare il nostro disagio. Il sentirsi sgretolare ogni minima certezza che avevamo. Il tornare a casa, nel nostro piccolo angolo di sicurezza racchiuso da 4 mura e ricominciare a respirare... seppur "malmenati" da quell'esperienza.
È così e sarà così per molto... inutile raccontarsi cazzate. Il fatto è che è un qualcosa che a mano a mano che lo si fa, migliora sempre di più. Ragion per cui è un bene tu lo faccia. Ripenso a quando ho cominciato a lavorare in quei periodi... lavoravo in un noleggio sci... avevo a che fare con un sacco di gente. Ricordo che anche solo l'andare a fumare fuori dall'ingresso con tutta la gente che passeggiava davanti, mi creava un disagio infinito. Adesso lavoro in un negozio, ho a che fare tutto il giorno con persone senza avere il benché minimo problema. (Beh... diciamo che le mie belle paranoie le ho ancora
ma sono nulla rispetto al come stavo). Ripeto, non so nulla di te... ma deduco tu non stia lavorando da come scrivi, no? Beh, il lavoro è un qualcosa che mi ha aiutato da morire... e potrebbe essere un ottimo passo iniziale anche per te. Enorme, rispetto all'andare al supermercato. Sarebbe proprio un tuffo nel buio... un immergersi totalmente nel proprio disagio... ma un qualcosa che ti obbliga a nuotare per non annegare. Fa paura, ma non hai idea di quanto sia importante... io ho ricominciato "a vivere" da lì (anche se ero già in una fase dove avevo intrapreso un giusto percorso mentale per uscire dalla depressione). Il mio consiglio è: provaci... mal che vada, te ne vai e riprovi da un altra parte. Piano piano andrà sempre meglio.
Buon tutto, Mark