Non so come uscirne

Forum di aiuto su Paura e Ansia: Disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), Disturbo d’ansia generalizzato (GAD), Disturbo da attacco di panico (DAP), Disturbo post-traumatico da stress, Disturbi del sonno, Fobie sociali o semplici (omofobia, agorafobia, etc).
Di qualunque tipo di ansia o paura si tratti, può essere superato!
L'insonnia è la conseguenza dell'ansia, delle tante peeoccupazioni che affollano la nostra mente, parliamone e buttiamole fuori dal nostro letto!

Non so come uscirne

Messaggioda ABC90 » 04/12/2022, 17:47



Ciao a tutti, mi sono convinta a provare a scrivere un post benché non sapessi esattamente dove collocarlo, cioè in quale sezione: potrebbe adattarsi benissimo ad almeno altre 2 sezioni differenti.
Cercherò di essere breve, per quanto possibile, per spiegare la mia difficile situazione ben sapendo che nessuno mi può aiutare concretamente ma spero in qualche consiglio utile che, magari, non mi è ancora venuto in mente né di giorno, né durante le mie notti insonni.

Ho alle spalle una vita familiare piuttosto pesante e difficile (errori fatti in entrambe le famiglie, sia quella materna che quella paterna). Morale della favola, ci ho sempre rimesso io. Negli anni, ho iniziato a sviluppare una malattia autoimmune come la Tiroidite di Hashimoto a cui sono seguite altre piccole, ma fastidiose, malattie come psoriasi (già a 7-8 anni) e la vitiligine (comparsa a 17 anni). Avendo scoperto tardi la malattia, nel frattempo sono seguiti i problemi di peso: aumentavo a vista d’occhio anche quando non mangiavo molto. Da qui, sono nati i problemi di scarsa autostima (a scuola ero sempre isolata) e fobia sociale in seguito alle prese in giro dei compagni (e di gente che incontravo casualmente passeggiando per strada) sul mio peso. Credo anche di avere una sorta di disturbo evitante anche se a livelli non esagerati perché comunque riesco a lavorare e ad avere rapporti sociali (seppur non così stretti).
Mio padre è sempre stato assente e totalmente inaffidabile mentre mia madre è diventata sempre di più un’alcolizzata (nel senso che ha iniziato quando io ero piccola ma prima un po’ si gestiva e riusciva a lavorare mentre ora è disoccupata dal 21/11/2019 e non intende più lavorare ma pretende che sia io a mantenerla).
Ho avuto problemi di dipendenza affettiva con l’ultima persona al mondo con cui avrei dovuto averla e, dopo una relazione fatta di abusi psicologici e sessuali, sono rimasta fortemente traumatizzata, tanto che non voglio più avere niente a che fare con gli uomini. L’unica cosa che potrebbe essere in qualche modo definita “positiva”, è che da questa relazione ho avuto una figlia: è la mia vita. Non l’ho fatta riconoscere al padre perché temevo che potesse non essere un buon esempio per lei. Ad oggi, però, dopo tanto impegno da parte mia, dopo aver fatto il corso OSS, ho trovato un lavoro part time al mattino che mi permette di stare con mia figlia (contratto 30 ore settimanali a tempo indeterminato).
Il problema è che vorrei uscire di casa perché, purtroppo, ho fatto la tremenda cavolata di credere a mia madre quando mi diceva, 5 anni fa, che era cambiata e aveva smesso di bere e mi implorava di tornare a casa che mi avrebbe dato una mano con mia figlia. Adesso vivo un incubo: sono spesso depressa, non riesco a star dietro a mia figlia e non riesco ad essere la mamma che vorrei e che sarei senza dubbio in una situazione diversa. Nessuno mi dà una mano, i parenti sono inesistenti totalmente, sono sola. Ho contattato diversi broker e solo una era pure disposta a darmi il mutuo ancora quando ero a tempo determinato ma il problema è che, essendo da sola e con una figlia, posso permettermi solo 80.000€ di casa e qui non si trova nulla a quella cifra.
Mi sento un po’ una fallita per gli errori commessi in passato, tra cui aver creduto a mia madre, e mi sento letteralmente in prigione.
Avevo vagliato anche l’idea dell’affitto ma nessuno si fida ad affittare ad una ragazza madre con bimba di 4 anni a carico e avevo vagliato anche le case popolari ma, per il comune, ci vogliono dei requisiti che non ho. Praticamente, avendo già un tetto sopra la testa, per loro sono apposto e, infatti, avendo fatto richiesta ancora quando ero incinta, il punteggio è stato basso.
Ora continuo a vivere in una casa in cui mia madre paga l’affitto rubando i soldi dal bancomat di mia nonna (la quale ultimamente è proprio presa male con la salute e non si sa quanto ancora vivrà) e pretende da me tutte le altre spese. E, nonostante paghi io bollette e amministratore, è perennemente incazzata, mi offende anche davanti a mia figlia, urla di continuo e ci sono sere in cui si ubriaca talmente tanto da cadere per terra. L’ultima volta ho chiamato il 118 ma sono arrivati con 40 minuti di ritardo perciò aveva fatto in tempo ad alzarsi, andare a letto e dormire mezz’ora ed essere tranquilla e non più aggressiva come con me quando mi chiedeva, minacciandomi, di aiutarla ad alzarsi da terra. Mi minaccia costantemente di chiamare gli assistenti sociali come ieri sera che sono stata fuori col mio migliore amico e mia figlia a mangiare una pizza in una pizzeria qui vicino casa. Mi sta ossessionando la vita e sento di non star vivendo affatto a 32 anni.
Sono stata pure a parlare col mio avvocato (spendendoci pure 100€ in consulenza) ma tutto ciò che ha potuto dirmi è di andar via di casa quanto prima e, solo poi, fare segnalazione ai servizi sociali denunciando la situazione che lascio in modo tale che se la prendono in carico loro.
La mamma di un’amichetta di mia figlia (che vedo di rado, perché frequentano solo la stessa palestra il lunedì e mercoledì), mi ha consigliato di parlare col prete. È la mia ultima spiaggia e ho tanta paura che non possa aiutarmi nemmeno lui… Sento la mia disperazione crescere, l’ansia sta aumentando e non sto nemmeno più prendendo niente per tenerla a bada (la psichiatra anni fa mi aveva prescritto lo Zoloft, poi interrotto per la gravidanza).
Ho sparso la voce più che potevo che cercavo urgentemente casa ma alla cifra che mi posso permettere io, non c’è proprio niente. Di affitti, neanche a parlarne. I parenti paterni hanno appartamenti di proprietà ma, a quanto pare, se ne fregano altamente della mia situazione. Mi sono pure sentita rispondere, una volta: “è tua mamma, è un tuo problema”.

Questa è la situazione, chiedo scusa se mi sono dilungata ma non sono molto brava a spiegarmi, soprattutto non sono brava ad esprimere come mi sento.

Grazie a chiunque vorrà rispondermi.

Un abbraccio e buona serata a tutti <3
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Io credevo di inventare il mondo,
ora il mondo sta già ridendo di me,
ma bisogna arrivare fino in fondo...
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Messaggioda Mattias 1985 » 04/12/2022, 18:37



Hai una situazione Che purtroppo e' un gran bel casino.
Pero' se ti danno quei soldi li' accetterei.
Magari non e' proprio cio' che fa per voi ma a volte e' meglio adattarsi.....
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Messaggioda Semir88 » 04/12/2022, 18:48



Che storia, l'ho letta e si legge tutto il tuo disagio che provi e del fatto che sei stanca di questa situazione...non mi permetto di dare consigli perché anch'io ho una madre che mi stressa. Però per fortuna la mia prende le medicine e quindi è tranquilla. Da sola non puoi farti carico di tutto, specialmente di tua mamma che a quanto pare fa di tutto per renderti la vita impossibile. Il padre ti deve gli alimenti perché la figlia è anche sua e deve crescere. Così da sola in tutto c'è il rischio concreto che gli assistenti sociali la portano via ...per te sarebbe il colpo finale...
Da ragazzo se avessi un figlio farei di tutto per lui ma se tu ritieni che lui non sia in grado di fare il padre è meglio così...il tuo amico cosa ti dice? Si è affezionato a te e la bimba?
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