Non sentirsi al sicuro

Forum di aiuto su Paura e Ansia: Disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), Disturbo d’ansia generalizzato (GAD), Disturbo da attacco di panico (DAP), Disturbo post-traumatico da stress, Disturbi del sonno, Fobie sociali o semplici (omofobia, agorafobia, etc).
Di qualunque tipo di ansia o paura si tratti, può essere superato!
L'insonnia è la conseguenza dell'ansia, delle tante peeoccupazioni che affollano la nostra mente, parliamone e buttiamole fuori dal nostro letto!

Non sentirsi al sicuro

Messaggioda Mörkö » 20/12/2022, 15:25



Non mi sento mai al sicuro, mi sento costantemente in pericolo, constantemente come se qualcosa di brutto stia per accadere (e poi veramente accade). Non c'è nessun posto che possa darmi pace, sono stanca, voglio morire, spesso non riesco a respirare bene e mi viene nausea. Spero di ammazzarmi presto, non c'è posto per me.
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Messaggioda Mr.Eric » 20/12/2022, 16:29



Questa "sensazione", secondo me, potrebbe anche derivare dal fatto del come vivi... dell'essere all'estero in mano ad altre persone (per di più sconosciute quindi magari anche emotivamente distanti) senza il minimo controllo sulla tua vita. Ad immaginarmelo, penso non possa che essere così... Penso sia facile provare emozioni del genere in un contesto simile.
Io lo so che rompo spesso le palle qui con sto discorso del lavoro tirandolo sempre in mezzo manco fosse la soluzione a qualsiasi problema.... ma il fatto è che, anche se solo in parte (perché non risolve i problemi "interiori" personali ((anche se un po il lavoro aiuta anche sotto altri aspetti.. tipo il sentirsi meno inutili... più "normali", ma vabbè)) ) ed indirettamente, un po lo è. Parlo ovviamente più dell'aspetto della retribuzione... il lavorare permette l'indipendenza. Permette di costruirsi la propria vita, permette di pagarsi un proprio spazio (casa) in cui sentirsi al sicuro... crearsi la propria bolla ad immagine e somiglianza senza che nessuno possa metterci becco e farti sentire in colpa per come sei e come vivi (nel caso ci fosse questo problema nella propria vita) quindi anche un po la propria serenità. E fidati, anche se magari in ogni caso in solitudine, sentiresti molto meno questa sensazione secondo me.
So che non è facile buttarsi quando si versa in certi stati emotivi... lo so perché ci sono passato. Ma è un qualcosa che andrebbe fatto...
Ricordo quando ho ripreso a lavorare dopo anni di depressione ed isolamento totale.. ero qua sul forum e mi sono dovuto ubriacare la sera prima di iniziare :D mi cagavo letteralmente sotto. Ma poi l'ho fatto, mi sono buttato... e anche se con molte difficoltà all'inizio è andata pure bene con quel lavoro.
Se ti tuffi, nuoti per non annegare. Ed è così... con la differenza che se in acqua anneghi se non nuoti, non andasse bene l'esperienza lavorativa potresti mollare e riprovare altrove :D e andrà sempre meglio di volta in volta...
Prova magari a cercare ed accetta il primo lavoretto del c***o che ti capita... provaci...
Lì se ne trovano sicuramente di più di numero e meglio retribuiti che qua in Italia.

P.S. sarò brutale, ma non buttarmela sul discorso "non parlo la lingua" per l'ambito lavoro.. perché se la tua ""scusa"" al non poterlo trovare è questa, allora hai fatto una scelta un po del c***o ad andare lì... perché onestamente un po te la sei complicata la vita... più di quanto magari non fosse già.
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Messaggioda Mörkö » 20/12/2022, 17:03



Mr.Eric ha scritto:Questa "sensazione", secondo me, potrebbe anche derivare dal fatto del come vivi... dell'essere all'estero in mano ad altre persone (per di più sconosciute quindi magari anche emotivamente distanti) senza il minimo controllo sulla tua vita. Ad immaginarmelo, penso non possa che essere così... Penso sia facile provare emozioni del genere in un contesto simile.
Io lo so che rompo spesso le palle qui con sto discorso del lavoro tirandolo sempre in mezzo manco fosse la soluzione a qualsiasi problema.... ma il fatto è che, anche se solo in parte (perché non risolve i problemi "interiori" personali ((anche se un po il lavoro aiuta anche sotto altri aspetti.. tipo il sentirsi meno inutili... più "normali", ma vabbè)) ) ed indirettamente, un po lo è. Parlo ovviamente più dell'aspetto della retribuzione... il lavorare permette l'indipendenza. Permette di costruirsi la propria vita, permette di pagarsi un proprio spazio (casa) in cui sentirsi al sicuro... crearsi la propria bolla ad immagine e somiglianza senza che nessuno possa metterci becco e farti sentire in colpa per come sei e come vivi (nel caso ci fosse questo problema nella propria vita) quindi anche un po la propria serenità. E fidati, anche se magari in ogni caso in solitudine, sentiresti molto meno questa sensazione secondo me.
So che non è facile buttarsi quando si versa in certi stati emotivi... lo so perché ci sono passato. Ma è un qualcosa che andrebbe fatto...
Ricordo quando ho ripreso a lavorare dopo anni di depressione ed isolamento totale.. ero qua sul forum e mi sono dovuto ubriacare la sera prima di iniziare :D mi cagavo letteralmente sotto. Ma poi l'ho fatto, mi sono buttato... e anche se con molte difficoltà all'inizio è andata pure bene con quel lavoro.
Se ti tuffi, nuoti per non annegare. Ed è così... con la differenza che se in acqua anneghi se non nuoti, non andasse bene l'esperienza lavorativa potresti mollare e riprovare altrove :D e andrà sempre meglio di volta in volta...
Prova magari a cercare ed accetta il primo lavoretto del c***o che ti capita... provaci...
Lì se ne trovano sicuramente di più di numero e meglio retribuiti che qua in Italia.

P.S. sarò brutale, ma non buttarmela sul discorso "non parlo la lingua" per l'ambito lavoro.. perché se la tua ""scusa"" al non poterlo trovare è questa, allora hai fatto una scelta un po del c***o ad andare lì... perché onestamente un po te la sei complicata la vita... più di quanto magari non fosse già.

Questa sensazione c'era da ben prima di andare in Svezia, l'ho sempre avuta fin da piccola. Avere un lavoro e indipendenza economica non mi farà sentire al sicuro, c'è sempre il rischio di essere licenziata, o che qualche collega rompa i co*****i, o di prendere una multa mentre vado al lavoro, e il dover passare 8 ore al giorno con altra gente di certo non mi fa star tranquilla. Lavorare è incompatibile con una vita serena, ho lavorato ed era un inferno.
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Messaggioda Mr.Eric » 20/12/2022, 19:35



Si, me l'avevi detto... Ma tu non eri obbiettivamente "al sicuro" e indipendente nemmeno prima... tu la vera indipendenza (per quello che ne so io in base a cosa ci siamo raccontati) non l'hai mai veramente provata. Il vivere a casa di tua madre in una situazione dove sei emotivamente distrutta, bloccata, incapace di dare una svolta alla tua vita e prendere l'iniziativa con lei che magari nemmeno comprende la tua situazione/stato d'animo (magari anche "QUELLA" questione tua personale che conosco bene... questione che non so come se la vivevano i tuoi e di conseguenza come la facevano vivere a te) e ti fa direttamente o indirettamente sentire un problema o un peso, beh... è estremamente deleterio ed è tutto meno che un posto in cui "stare al sicuro".
Poi, ripeto... non sarà sicuramente il lavoro a farti stare serena e tranquilla... ma il sentirsi indipendenti, il potersi permettere di contare eventualmente solo su sé stessi, è veramente una cosa importante per il proprio benessere che cambia non poco le carte in tavola.
Poi, le cose che hai elencato tu sono rompimenti di co*****i che, chi più chi meno, un po chiunque deve affrontare/sopportare.. le certezze nella vita sono maledettamente poche... Alcune però ce le possiamo costruire noi. Nemmeno io ci vado volentieri a lavoro... mi rompo i co*****i da morire, manco mi piace granché quello che faccio. Potessi permettermelo, fosse tempo libero, farei totalmente altro nelle 9h che invece butto li dentro a rodermi le palle. Però quelle 9h le scambio con la mia totale indipendenza... mi posso pagare l'affitto della casa in cui vivo, in cui posso essere me stesso, in cui mi sento al sicuro... posso pagarmi la spesa che ho appena fatto (sto finendo di scrivere nel parcheggio del supermercato xD ) senza nemmeno badare troppo a cosa posso o meno comprarmi e posso permettermi di vivere come mi pare ed essere ciò che sono senza sentirmi in difetto. L'hai mai provato? Hai mai veramente vissuto un periodo della tua vita in cui potessi non sentirti in colpa per come sei a causa delle persone che hai intorno? Beh, potresti farlo. E ne avresti il totale diritto, soprattutto.
Finisco col dire che fosse veramente come dici tu, cioè che la serenità è incompatibile con il lavoro, saremmo 8mld di depressi.. ma non è proprio così la realtà.
Boh... vado a casa a sistemare la spesa che è fottutamente tardi :D :hi:
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Messaggioda Cordis » 20/12/2022, 19:39



Non mi sento mai al sicuro, mi sento costantemente in pericolo, constantemente come se qualcosa di brutto stia per accadere
...
Questa sensazione c'era da ben prima di andare in Svezia, l'ho sempre avuta fin da piccola.


Sei mai stata da uno psicoterapeuta?
Se no, ti conviene andarci, perché qualcosa che inizia da quando eri piccola e permane a ventotto anni non se ne andrà da solo.
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Messaggioda Mörkö » 20/12/2022, 19:53



Cordis ha scritto:Non mi sento mai al sicuro, mi sento costantemente in pericolo, constantemente come se qualcosa di brutto stia per accadere
...
Questa sensazione c'era da ben prima di andare in Svezia, l'ho sempre avuta fin da piccola.


Sei mai stata da uno psicoterapeuta?
Se no, ti conviene andarci, perché qualcosa che inizia da quando eri piccola e permane a ventotto anni non se ne andrà da solo.

Sono stata da diversi psichiatri senza risultati, mai da uno psicoterapeuta. Non credo possa aiutarmi e comunque sono troppo povera per andarci.
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Messaggioda Cordis » 20/12/2022, 20:01



Gli psicologi li trovi anche nei cim, certo che non è la stessa cosa, però è gratis e molto meglio di niente.

Ahh sei in Svezia...
Probabilmente li sono anche più avanti di noi, però non so se un cittadino straniero possa accedere al loro welfare
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