Secondo voi sono pazzo?

[Massimiliano89]

Amo scrivere tutto ciò che penso (oltre alle poesie e agli aforismi che intendo pubblicare in un libro prossimamente). Ho riempito decine di quaderni, e il novanta percento delle volte - in modo ossessivo - ho trascritto lo stesso concetto su centinaia di pagine... proprio come Jack Nicholson in " Shining ".
Il concetto è spesso riportato con parole diverse, ma sempre lo stesso. Ore e ore, giorni e giorni a scrivere le stesse cose che mi rendono infelice.
Mi chiedo cosa abbia che non va. Mi chiedo se io sia un folle.
Ma la domanda che dovrei porre a me stesso è la seguente: a cosa serve domandarmi se sono un pazzo oppure no?
E' davvero necessario interrogarsi?

[Bonifacio]

banalmente, pare una tipica manifestazione di disturbo ossessivo compulsivo, ne soffri? mi ci riconosco, a volte ho l'obbligo di ripetere o eseguire azioni in un determinato modo altrimenti l'ansia non va via o comunque ho l'insensato timore che accadrà qualcosa di peggio, l'esserne consapevoli logora ma ragionando faticosamente ogni tanto riesco a contrastarlo.

[Massimiliano89]

banalmente, pare una tipica manifestazione di disturbo ossessivo compulsivo, ne soffri? mi ci riconosco, a volte ho l'obbligo di ripetere o eseguire azioni in un determinato modo altrimenti l'ansia non va via o comunque ho l'insensato timore che accadrà qualcosa di peggio, l'esserne consapevoli logora ma ragionando faticosamente ogni tanto riesco a contrastarlo.

Grazie per la risposta.
Sì, soffro anche di disturbo ossessivo compulsivo

[Massimiliano89]

banalmente, pare una tipica manifestazione di disturbo ossessivo compulsivo, ne soffri? mi ci riconosco, a volte ho l'obbligo di ripetere o eseguire azioni in un determinato modo altrimenti l'ansia non va via o comunque ho l'insensato timore che accadrà qualcosa di peggio, l'esserne consapevoli logora ma ragionando faticosamente ogni tanto riesco a contrastarlo.

Posso chiederti per quante ore al giorno esegui o ripeti queste azioni?

[Bonifacio]

banalmente, pare una tipica manifestazione di disturbo ossessivo compulsivo, ne soffri? mi ci riconosco, a volte ho l'obbligo di ripetere o eseguire azioni in un determinato modo altrimenti l'ansia non va via o comunque ho l'insensato timore che accadrà qualcosa di peggio, l'esserne consapevoli logora ma ragionando faticosamente ogni tanto riesco a contrastarlo.

Posso chiederti per quante ore al giorno esegui o ripeti queste azioni?

non è tutti i giorni, non mi capita con una cadenza precisa: ci sono dei periodi in cui sono stabile e arrivo pure ingenuamente a dimenticare di avere questo difetto, cerco di tenermi impegnato o quantomeno distratto, faccio tesoro delle esperienze passate ed evito situazioni analoghe che so potrebbero farmi sfociare di nuovo in quel continuo ciclo di pensieri e azioni, non sempre però riesco e allora quand'è così non ho altra scelta che cedere, un po' come don abbondio che cerca di evitare ad ogni costo situazioni complesse che sa di non saper gestire e che quando non riesce a farlo allora si rassegna e spera di uscirne a modo suo nel migliore dei modi. sulla durata / quantità delle azioni onestamente non mi ci sono mai soffermato, alla tua domanda risponderei solo con un generico "anomalamente troppo", spesso mi prefisso un numero di volte massimo, tipo due o tre, per aiutarmi ad assestarmi ma non sempre funziona e semplicemente mi fermo quando scatta un qualcosa tipo "basta così, va bene" in testa, non credo mi convenga poi soffermarmi sul numero effettivo di volte.

[Navigator63]

Il concetto è spesso riportato con parole diverse, ma sempre lo stesso. Ore e ore, giorni e giorni a scrivere le stesse cose che mi rendono infelice.
Mi chiedo cosa abbia che non va.

Come ipotizzato da @Bonifacio, sembra un disturbo compulsivo.

Chi attua questi comportamenti, di solito lo fa perché ne trae un certo sollievo, lo calma, gli abbassa l'angoscia, è uno sfogo o qualcosa del genere.
Potremmo vederlo come uno "scaricare" le emozioni negative che si accumulano all'interno, un po' come far uscire il vapore da una pentola a pressione.

Ma la domanda che dovrei porre a me stesso è la seguente: a cosa serve domandarmi se sono un pazzo oppure no?

In genere, porsi il dubbio di essere pazzo è indice di sanità mentale
Indica la capacità di auto-valutazione e di confrontarsi con la realtà.
Il "matto col botto" è convinto che i matti siano gli altri

Diciamo che, IMHO, certi tuoi comportamenti indicano un certo squilibrio, a livello di nevrosi, ma che non arrivano ad uno stato patologico.
Qualcosa di cui è bene prendersi cura, ma da non vedere come un "essere sbagliato".

Ricorda che, in varia misura, quasi tutti siamo almeno un po' nevrotici

[Massimiliano89]

Il concetto è spesso riportato con parole diverse, ma sempre lo stesso. Ore e ore, giorni e giorni a scrivere le stesse cose che mi rendono infelice.
Mi chiedo cosa abbia che non va.

Come ipotizzato da @Bonifacio, sembra un disturbo compulsivo.

Chi attua questi comportamenti, di solito lo fa perché ne trae un certo sollievo, lo calma, gli abbassa l'angoscia, è uno sfogo o qualcosa del genere.
Potremmo vederlo come uno "scaricare" le emozioni negative che si accumulano all'interno, un po' come far uscire il vapore da una pentola a pressione.

Ma la domanda che dovrei porre a me stesso è la seguente: a cosa serve domandarmi se sono un pazzo oppure no?

In genere, porsi il dubbio di essere pazzo è indice di sanità mentale
Indica la capacità di auto-valutazione e di confrontarsi con la realtà.
Il "matto col botto" è convinto che i matti siano gli altri



Diciamo che, IMHO, certi tuoi comportamenti indicano un certo squilibrio, a livello di nevrosi, ma che non arrivano ad uno stato patologico.
Qualcosa di cui è bene prendersi cura, ma da non vedere come un "essere sbagliato".

Ricorda che, in varia misura, quasi tutti siamo almeno un po' nevrotici

Grazie Valter. Sei stato più che esaustivo.

[DxShine]

Il concetto è spesso riportato con parole diverse, ma sempre lo stesso. Ore e ore, giorni e giorni a scrivere le stesse cose che mi rendono infelice.
Mi chiedo cosa abbia che non va.

Chi attua questi comportamenti, di solito lo fa perché ne trae un certo sollievo, lo calma, gli abbassa l'angoscia, è uno sfogo o qualcosa del genere.
Potremmo vederlo come uno "scaricare" le emozioni negative che si accumulano all'interno, un po' come far uscire il vapore da una pentola a pressione.

È utilissimo in realtà perché ti rendi conto cos'è che non ti rende felice e quindi di conseguenza sai su cosa lavorare, e questo è il minimo per risolvere ^^ Se vuoi cambiare il disco, agisci su quello e vedrai che nel tempo qualcosa cambierà, te ne accorgerai perché anche il tenore di ciò che scrivi cambierà a sua volta!