Ansia e fobie varie

Situazione degli ultimi mesi

Forum di aiuto su Paura e Ansia: Disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), Disturbo d’ansia generalizzato (GAD), Disturbo da attacco di panico (DAP), Disturbo post-traumatico da stress, Disturbi del sonno, Fobie sociali o semplici (omofobia, agorafobia, etc).
Di qualunque tipo di ansia o paura si tratti, può essere superato!
L'insonnia è la conseguenza dell'ansia, delle tante peeoccupazioni che affollano la nostra mente, parliamone e buttiamole fuori dal nostro letto!

Ansia e fobie varie

Messaggioda Blackmount » 21/12/2024, 15:12



Ciao a tutti, volevo condividere con voi i miei ultimi mesi, a partire da aprile 24.
Non ho mai sofferto di ansia, panico o simili, ma da aprile che attraverso un momento per me piuttosto buio.
Lavoro in hotel, stagionale, quindi ad aprile sostenevo diversi colloqui. Ne stavo sostenendo in realtà da Dicembre 23, molti dei quali andati a buon fine, ma in molti casi subentrava l'indecisione, la paura di non essere all'altezza della situazione, o che magari il mio inglese non fosse adeguato al livello.
Avevo già esperienza in hotel, ci lavoro dal 2016, ergo ho avuto moltissimi ospiti stranieri con cui ho dialogato. Certo, non ho il c2, non sono perfetto o fluentissimo, ma il mio B1 è stato sufficiente. Tra le proposte rifiutate appunto, c'erano diverse strutture 5 stelle, in alcuni di questi colloqui ho anche risposto a domande in inglese, quindi nonostante ciò per loro andavo bene. Ma il mio cervello è andato in tilt.
Iniziavo ad avere ansia, pesante, non sapevo come gestirla, in più si è aggiunta ipocondria di cui non ho mai sofferto e soprattutto paura di avere infarti, poiché sentivo fitte al petto ogni giorno. Arrivavo ad andare in farmacia spesso per fare un ecg.
Riscontravo difficoltà anche a dormire, delle volte avevo come degli spasmi appena mi mettevo a letto, tipo quando si sogna di cadere e si fanno dei movimenti involontari con gli arti, ecco, tutto ciò ma da sveglio. Forse tutto dovuto dal fatto che ero arrivato a fine aprile senza prendere una decisione e la stagione stava iniziando. Tutto ciò prosegue fino a metà maggio, quando decido di tornare nella struttura dove ho lavorato la stagione precedente, e dove no volevo tornare, ma forse nel mio inconscio speravo di tornarci ragion per cui rifiutavo tutto. Penso io.
I 6 mesi successivi proseguono senza alcun tipo di segnale preoccupante, anzi.
MA nell'ultima settimana di stagione avverto segni di ansia, non ne capisco il motivo, forse per il ritorno a casa, dove tra l'altro sto bene.
Tornato a casa, dopo una settimana circa, inizio ad avere nuovi attacchi d'ansia, ipocondria, cardiologia etc. Riprendo con ecg in farmacia, visita cardiologica età, tutto ok. Inizio a parlare con una psicologa online, facciamo sedute, sembra migliorare. Poi sparisce tutto improvvisamente.
Nell'ultima settimana, sono ricomparsi gli spasmi prima di dormire, che è il momento peggiore della giornata oramai. dopo 4gg ne parlo con il mio medico di base che mi consiglia di prendere Xanax, ma che non ho intenzione di fare, perché voglio studiare un modo per uscirne senza medicinali.
Il mio problema è che il cervello continua a essere attivo anche di notte, quando io vorrei dormire sento come se stesse forzando di farmi pensare al mio stato e spesso mi sento uno stato di oppressione in testa, una specie di bruciatura, non so come definirla.
Non ne posso più, eppure non sono in una situazione in cui ci sono difficoltà lavorative, famigliari o boh.
Vero che non ho una vita sociale, esco poco, qui da me ho pochi amici, forse 4, dunque non ho uno sfogo, non so se sia dipeso da questo.
Ma quello che noto è che quando qualcosa mi infastidisce, nella mia testa parte una conversazione con quella persona, dove io le dico cosa mi sta dando fastidio, quindi discuto e mi innervosisco, ma accade solo nella mia testa. E non so come smettere di fare ciò.
Ho contattato la mia psicologa e riprenderò le sedute, spero di trovare una soluzione, voglio che tutto ciò finisca il prima possibile.
Scusate la lungaggine.
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Blackmount
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Messaggioda Royalsapphire » 22/12/2024, 18:49



Ciao Black
Bellissima presentazione, non è da tutti riuscire a descrivere così la propria situazione!
Da quello che hai scritto sembra che il focus sia: non riuscire a trovare pace nel sonno perché la tua mente continua a pensare.
Durante la giornata, potresti trovare qualcosa di positivo di cui la tua mente si può ricordare nella notte. Mi spiego meglio: l’esito delle tue giornate porta la mente a macchinare, quindi se trovassi qualcosa che potesse contribuire anche in positivo, la tua mente ne terrebbe conto.
In più, per caratteristica dell’essere umano, c’è anche il bisogno di avere la consapevolezza che si sta progredendo in qualcosa, senza rimanere incastrati. Quindi basterebbero anche piccoli passi che rappresentano dei piccoli traguardi. Così senti che stai navigando, e non che sei sempre fermo allo stesso punto.
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Ansia e fobie varie

Messaggioda Blackmount » 22/12/2024, 20:53



Si, ci sta, e capisco benissimo cosa tu voglia dire.
Il “problema” è che Ie giornate sono piattissime, al momento non faccio chissà cosa. Esco poco, zero, o quasi, vita sociale, l’ipocondria mi ha bloccato anche l’intenzione di riprendere con la palestra, cosa che comunque farò.
Settimana scorsa c’era un mio amico fraterno di Napoli, e sono uscito la sera. Per un attimo mentre ero nel locale avvertivo uno stato ansioso e temevo che iniziassi a sentirmi a disagio nei luoghi affollati, ma per fortuna no.
Speriamo che con questi giorni di aggregazione familiare migliori qualcosa. Poi a gennaio inizio un nuovo lavoro che mi terrà impegnato parecchio la mente, possa migliorare ulteriormente. Temo solo che si verifichi anche al lavoro.
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Messaggioda Blackmount » 02/01/2025, 22:43



Intanto aggiorno la situazione.
Oramai l’ansia generalizzata si mostra sempre meno, quello che mi sta tornando a soffocare con insistenza è la cardiofobia, questa costante preoccupazione di avere un infarto da un momento all’altro.
Oggi dopo settimane in cui avevo fitte al petto, tra dolori, sensazioni di bruciature al petto, etc, nonostante sappia che è dovuto dalla mia mente, ho ceduto e sono tornato a fare una visita cardiologica. Inutile dire che, dopo ecg, ecodoppler tutto risulta nella norma. Ma nonostante ciò non riesco a liberarmi da questa paura che mi blocca in ogni cosa, anche dall’iscrivermi in palestra.
Con il cardiologo c’è stata una chiacchierata interessante, con rassicurazioni sulla parte legata all’attività fisica, a quelli che sono realmente i dolori legati ad ischemia etc, e il suo saluto finale è stato “stai lontano dai cardiologi”, come per dire di stare sereno.
Ma al primo dolore il mio pensiero è sempre lo stesso.
E non vedo la luce.
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Messaggioda Lanoia » 02/01/2025, 23:00



Fumi? Si si smetti. E il cuore faticherà di meno. Vuoi rilassarti? Prendi un ansiolitico oppure un buon whisky che è un buon vasodilatatore e fa meno male di tutti gli altri alcolici. Certo si, l alcool al fegato non fa bene e non bisogna abusarne ma un gocetto ogni tanto aiuta.
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Messaggioda Blackmount » 02/01/2025, 23:10



Lanoia ha scritto:Fumi? Si si smetti. E il cuore faticherà di meno. Vuoi rilassarti? Prendi un ansiolitico oppure un buon whisky che è un buon vasodilatatore e fa meno male di tutti gli altri alcolici. Certo si, l alcool al fegato non fa bene e non bisogna abusarne ma un gocetto ogni tanto aiuta.

No, non fumo da anni ormai. Il whisky lo amo, ma ora come ora il mio fegato deve essere curato, ho fegato grasso, colpa dei formaggi di cui sono drogato e colesterolo leggermente alto, che sfiga :facepalm: .
Ansiolitico non lo so, temo sia una benessere temporaneo e non la soluzione definitiva. Anche la mia psicologa mi ha detto che posso tranquillamente prendere qualche volta lo xanax, ma non lo so.
Io so che avendo tanto tempo libero, il mio cervello ha libertà di pensiero non avendo al momento qualcosa che lo tenga impegnato, quindi spero che settimana prossima che ricomincio a lavorare, sarà più impegnato. Spero.
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Messaggioda Adry85 » 09/01/2025, 16:29



Blackmount ha scritto:Ciao a tutti, volevo condividere con voi i miei ultimi mesi, a partire da aprile 24.
Non ho mai sofferto di ansia, panico o simili, ma da aprile che attraverso un momento per me piuttosto buio.
Lavoro in hotel, stagionale, quindi ad aprile sostenevo diversi colloqui. Ne stavo sostenendo in realtà da Dicembre 23, molti dei quali andati a buon fine, ma in molti casi subentrava l'indecisione, la paura di non essere all'altezza della situazione, o che magari il mio inglese non fosse adeguato al livello.
Avevo già esperienza in hotel, ci lavoro dal 2016, ergo ho avuto moltissimi ospiti stranieri con cui ho dialogato. Certo, non ho il c2, non sono perfetto o fluentissimo, ma il mio B1 è stato sufficiente. Tra le proposte rifiutate appunto, c'erano diverse strutture 5 stelle, in alcuni di questi colloqui ho anche risposto a domande in inglese, quindi nonostante ciò per loro andavo bene. Ma il mio cervello è andato in tilt.
Iniziavo ad avere ansia, pesante, non sapevo come gestirla, in più si è aggiunta ipocondria di cui non ho mai sofferto e soprattutto paura di avere infarti, poiché sentivo fitte al petto ogni giorno. Arrivavo ad andare in farmacia spesso per fare un ecg.
Riscontravo difficoltà anche a dormire, delle volte avevo come degli spasmi appena mi mettevo a letto, tipo quando si sogna di cadere e si fanno dei movimenti involontari con gli arti, ecco, tutto ciò ma da sveglio. Forse tutto dovuto dal fatto che ero arrivato a fine aprile senza prendere una decisione e la stagione stava iniziando. Tutto ciò prosegue fino a metà maggio, quando decido di tornare nella struttura dove ho lavorato la stagione precedente, e dove no volevo tornare, ma forse nel mio inconscio speravo di tornarci ragion per cui rifiutavo tutto. Penso io.
I 6 mesi successivi proseguono senza alcun tipo di segnale preoccupante, anzi.
MA nell'ultima settimana di stagione avverto segni di ansia, non ne capisco il motivo, forse per il ritorno a casa, dove tra l'altro sto bene.
Tornato a casa, dopo una settimana circa, inizio ad avere nuovi attacchi d'ansia, ipocondria, cardiologia etc. Riprendo con ecg in farmacia, visita cardiologica età, tutto ok. Inizio a parlare con una psicologa online, facciamo sedute, sembra migliorare. Poi sparisce tutto improvvisamente.
Nell'ultima settimana, sono ricomparsi gli spasmi prima di dormire, che è il momento peggiore della giornata oramai. dopo 4gg ne parlo con il mio medico di base che mi consiglia di prendere Xanax, ma che non ho intenzione di fare, perché voglio studiare un modo per uscirne senza medicinali.
Il mio problema è che il cervello continua a essere attivo anche di notte, quando io vorrei dormire sento come se stesse forzando di farmi pensare al mio stato e spesso mi sento uno stato di oppressione in testa, una specie di bruciatura, non so come definirla.
Non ne posso più, eppure non sono in una situazione in cui ci sono difficoltà lavorative, famigliari o boh.
Vero che non ho una vita sociale, esco poco, qui da me ho pochi amici, forse 4, dunque non ho uno sfogo, non so se sia dipeso da questo.
Ma quello che noto è che quando qualcosa mi infastidisce, nella mia testa parte una conversazione con quella persona, dove io le dico cosa mi sta dando fastidio, quindi discuto e mi innervosisco, ma accade solo nella mia testa. E non so come smettere di fare ciò.
Ho contattato la mia psicologa e riprenderò le sedute, spero di trovare una soluzione, voglio che tutto ciò finisca il prima possibile.
Scusate la lungaggine.


In momenti come questi, quando l'animo è tormentato e le preoccupazioni sembrano sopraffare, è fondamentale ricordare che la pace interiore non dipende dalle circostanze esterne, ma da un luogo più profondo dentro di noi. Quando il cuore è ansioso e la mente non trova riposo, è utile fermarsi un attimo, respirare e cercare di abbandonare ogni pensiero che affatica il cuore.

È normale attraversare periodi di incertezze e dubbi, ma l’importante è non rimanere soli con il proprio dolore. Parlare con chi può ascoltare, cercare aiuto dove è necessario, non è una debolezza, ma un atto di coraggio. Non c'è vergogna nel chiedere supporto, sia che si tratti di un amico, di un esperto o di qualcuno che possa offrire una parola di conforto.

Sii gentile con te stesso, non punirti per le difficoltà che stai affrontando. Ogni pensiero o emozione che provi è valido e merita di essere compreso. Quando il cuore è agitato, prova a concentrarti su ciò che ti dà serenità: un momento di tranquillità, una passeggiata, un ricordo che ti fa sorridere. Prenditi del tempo per recuperare e ricordati che ogni passo, anche se lento, è un passo verso la guarigione. La mente ha bisogno di calma, e il corpo ha bisogno di ascolto e di pazienza.

Concediti di fermarti, di respirare profondamente e di lasciare andare ciò che non puoi controllare. Ogni giorno è una nuova opportunità per trovare la serenità, anche nei momenti più difficili.
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Adry85
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