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Praticamente ovunque.

Quando entro in chiese, ospedali, scuole, cimiteri e case di altre persone..
Mi viene una specie di attacco di panico.
Vengono le palpitazioni e tengo sempre d'occhio la via di uscita pensando soltanto a quando uscire.
E a quanto tempo ci vuole per uscire.

Con le persone non dico che va meglio. Anzi forse peggio. Inizio a balbettare se qualcuno dimostra interesse e mi piace questa persona.

Credo di avere una specie di fobia di uscire la sera.
Non voglio stare fuori casa dopo le 4/5 del pomeriggio.
Non ho paura del buio ma non lo so di cosa ho paura sinceramente.
E anche la mattina quando mi passa accanto qualcuno o sento che c'è qualcuno dietro che cammina vicino a me
inizio a camminare più velocemente. O tiro fuori il telefono e scrivo delle bozze/appunti di nessun senso.
Come se stessi scrivendo un messaggio a qualcuno.

Ciao Mary, non si direbbe che tu sia così esternamente dal momento che qui con noi sei di una espansività e simpatia non indifferenti !!!
Da quando hai cominciato a soffrire di queste fobie?

Mary mi dispiace tanto di queste fobie. Ma perchè soffri di questa cosa? E' successo qualcosa di particolare in passato che magari ti ha segnato a livello inconscio? Vuoi evitare le persone, hai paura che possano "accorgersi" di te?

Non è che la tua è vergogna all'ennesima potenza? Perché di uscire, esci...!
Cmq scusa un cellulare dietro ce l'hai quando esci, no? ...E non ci siamo noi con te?? Anytime, anywhere !!

Royalsapphire ha scritto:Ciao Mary, non si direbbe che tu sia così esternamente dal momento che qui con noi sei di una espansività e simpatia non indifferenti !!!
Da quando hai cominciato a soffrire di queste fobie?

Si è vero non si direbbe, non lo direi neanche io se non mi conoscessi..
Sono 2-3 anni ormai. Mi nascondo e cerco di far uscire quello che ho in testa soltanto grazie
allo scrivere, se dovessi dire a una persona, faccia a faccia, quello che sento o anche far uscire la mia simpatia
non ci riuscirei.
Il più delle volte sono fredda e sembro triste o incazzata

Meiko ha scritto:Mary mi dispiace tanto di queste fobie. Ma perchè soffri di questa cosa? E' successo qualcosa di particolare in passato che magari ti ha segnato a livello inconscio? Vuoi evitare le persone, hai paura che possano "accorgersi" di te?

Non lo so .. non mi piacciono le persone, ci sono stati traumi e situazioni che mi hanno portato a fare queste cose.
Faccio un esempio..
Stavo passeggiando in una stradina e sentivo dei ragazzi ubriachi dietro di me a un paio di metri di distanza
poi non so cosa mi portò a fare quello che feci, forse una sensazione o un parola detta da uno di quei ragazzi..
Presi il telefono e inizia a fingere di chiamare e parlar con qualcuno al telefono.
Dopo che mi videro che parlavo al telefono (da sola) smisero di camminare e si fermarono nella stradina.
Io continuai a parlare al telefono con me stessa finché non arrivai al portone di casa..
Sembravo e sembro una pazza anche perchè lo faccio ancora..

C'è anche la timidezza e la vergogna ma diciamo che a spiaccicare parola con qualcuno ci riesco.
Soltanto quando è necessario.
Non riesco invece a parlare al telefono con qualcuno. Sempre per un mini trauma.
E anche di uscire esco solo quando è necessario, come fare la spesa.. Esco solo di mattina poi.

E il mio telefono non è tecnologico e avanzato come molti, ha lo schermo che è in bianco e nero
avete presente il telefono Nokia simile a un mattone che se lo butti per terra si fa una crepa per terra e il cellulare rimane intatto?
Ecco io ho quello.

descrivo la mia situazione per farti delle domande dopo:
io quando devo uscire (di solito esco solo per andare a scuola) fingo di scrivere sms o chattare. odio che gli altri mi guardino. inoltre sono incapace di prendere l'autobus da sola (vergogna) e evito di rispondere al telefono (ma solo quello fisso, non il cellulare) se non è strettamente necessario. mi vergogno a fare domande alla gente se non è qualcun altro a chiederlo e a parlare con persone a me sconosciute (tipo con il commesso nei negozi ecc.) e ho difficoltà anche in altre situazioni (ogni volta che ho una "sorpresa" sgradita, che può essere anche una cosa piccola come una verifica a scuola, mi sento male, non riesco a respirare e a pensare, e vorrei solo scappare, oppure succede in certi particolari luoghi o in certe situazioni, che possono essere anche normalissime, tipo mangiare un certo cibo o vedere una certa cosa). in altre situazioni, per esempio parlare in pubblico, non ho nessun problema (non è il contrario di quello che ho scritto sopra. se devo parlare con una o due persone, e loro mi rispondono, mi vergogno; se devo parlare a un gruppo e loro devono capire o convincersi di quello che dico, non mi vergogno per niente).

mary, ho scritto questo per chiederti se succede anche a te, a me alcune cose succedono perché mi vergogno molto del mio aspetto (sembro una bambina). e tu ti senti brutta? hai paura che gli atri ti giudichino? perché ti vergogni?

kathellyna ha scritto: inoltre sono incapace di prendere l'autobus da sola (vergogna)

Il fatto è che io non mi vergogno di prendere l'autobus, anzi, ci sono momenti di "coraggio"
la mia è più paura che vergogna.
Paura di non avere una meta precisa o conosciuta una volta che sono salita sull'autobus.

kathellyna ha scritto:mary, ho scritto questo per chiederti se succede anche a te, a me alcune cose succedono perché mi vergogno molto del mio aspetto (sembro una bambina). e tu ti senti brutta? hai paura che gli atri ti giudichino? perché ti vergogni?

Non lo so, non credo di sentirmi brutta. So che non mi piace essere guardata.
E non credo sia per vergogna ma per paura, paura di cosa non lo so.

MaRyAnGeLuCkY ha scritto:

Meiko ha scritto:Mary mi dispiace tanto di queste fobie. Ma perchè soffri di questa cosa? E' successo qualcosa di particolare in passato che magari ti ha segnato a livello inconscio? Vuoi evitare le persone, hai paura che possano "accorgersi" di te?

Non lo so .. non mi piacciono le persone, ci sono stati traumi e situazioni che mi hanno portato a fare queste cose.
Faccio un esempio..
Stavo passeggiando in una stradina e sentivo dei ragazzi ubriachi dietro di me a un paio di metri di distanza
poi non so cosa mi portò a fare quello che feci, forse una sensazione o un parola detta da uno di quei ragazzi..
Presi il telefono e inizia a fingere di chiamare e parlar con qualcuno al telefono.
Dopo che mi videro che parlavo al telefono (da sola) smisero di camminare e si fermarono nella stradina.
Io continuai a parlare al telefono con me stessa finché non arrivai al portone di casa..
Sembravo e sembro una pazza anche perchè lo faccio ancora..

Hai semplicemente attuato una specie di autodifesa. Ma in quel caso hai fatto bene perchè avevi a che fare con ubriachi.
Probabilmente da quella volta vedi anche le persone "innocue" come possibili "ubriachi" che possono farti del male..