Ciao a tutti, aggiornamento numero 3.
Come detto in una vecchia discussione in cui parlavo dei miei attacchi d’ansia e ipocondria/cardiofobia davvero preoccupante, da un paio di mesi tutto è migliorato.
Da quando ho cominciato a lavorare a “casa”, senza dover fare le mie stagioni fuori, la mia vita è migliorata. Sono felice, sereno, l’ansia si manifesta ancora, ma al 10%.
L’unica cosa che ancora non mi molla del tutto è la cardiofobia.
Certo, per quanto sia quotidiana, anche quella è migliorata molto. Prima ad ogni minima fitta, entravo in panico e prenotavo visite cardiologiche, elettrocardiogramma in farmacia e non vivevo, ora, seppur il pensiero sia tornato ad essere quotidiano, non è accompagnato da prenotazione random di visite, non voglio farmi prendere nuovamente dal panico come prima.
Però, per quanto io li senta bene, sia davvero felice, come non mi capitava da molto, quello che non capisco è come ancora ci siano manifestazioni, anche se leggere e poco frequenti, di stati d’ansia ma soprattutto, questa costante cardiofobia, e pensiero di rischiare l’infarto.
Sono ancora in terapia, anche se abbiamo allungato i tempi tra un incontro e un altro, ne facciamo uno mensile, e martedi ho appunto il prossimo appuntamento in cui valuteremo questo aspetto che si è ripresentato.
Vorrei potermi liberate dal pensiero di avere un infarto da un momento all’altro.