Cardiofobia

Aggiornamento

Forum di aiuto su Paura e Ansia: Disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), Disturbo d’ansia generalizzato (GAD), Disturbo da attacco di panico (DAP), Disturbo post-traumatico da stress, Disturbi del sonno, Fobie sociali o semplici (omofobia, agorafobia, etc).
Di qualunque tipo di ansia o paura si tratti, può essere superato!
L'insonnia è la conseguenza dell'ansia, delle tante peeoccupazioni che affollano la nostra mente, parliamone e buttiamole fuori dal nostro letto!

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Messaggioda Blackmount » 10/03/2025, 0:00



Ciao a tutti, aggiornamento numero 3.
Come detto in una vecchia discussione in cui parlavo dei miei attacchi d’ansia e ipocondria/cardiofobia davvero preoccupante, da un paio di mesi tutto è migliorato.
Da quando ho cominciato a lavorare a “casa”, senza dover fare le mie stagioni fuori, la mia vita è migliorata. Sono felice, sereno, l’ansia si manifesta ancora, ma al 10%.
L’unica cosa che ancora non mi molla del tutto è la cardiofobia.
Certo, per quanto sia quotidiana, anche quella è migliorata molto. Prima ad ogni minima fitta, entravo in panico e prenotavo visite cardiologiche, elettrocardiogramma in farmacia e non vivevo, ora, seppur il pensiero sia tornato ad essere quotidiano, non è accompagnato da prenotazione random di visite, non voglio farmi prendere nuovamente dal panico come prima.
Però, per quanto io li senta bene, sia davvero felice, come non mi capitava da molto, quello che non capisco è come ancora ci siano manifestazioni, anche se leggere e poco frequenti, di stati d’ansia ma soprattutto, questa costante cardiofobia, e pensiero di rischiare l’infarto.
Sono ancora in terapia, anche se abbiamo allungato i tempi tra un incontro e un altro, ne facciamo uno mensile, e martedi ho appunto il prossimo appuntamento in cui valuteremo questo aspetto che si è ripresentato.
Vorrei potermi liberate dal pensiero di avere un infarto da un momento all’altro.
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Blackmount
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Messaggioda VeraVita » 10/03/2025, 8:30



Blackmount ha scritto:Ciao a tutti, aggiornamento numero 3.
Come detto in una vecchia discussione in cui parlavo dei miei attacchi d’ansia e ipocondria/cardiofobia davvero preoccupante, da un paio di mesi tutto è migliorato.
Da quando ho cominciato a lavorare a “casa”, senza dover fare le mie stagioni fuori, la mia vita è migliorata. Sono felice, sereno, l’ansia si manifesta ancora, ma al 10%.
L’unica cosa che ancora non mi molla del tutto è la cardiofobia.
Certo, per quanto sia quotidiana, anche quella è migliorata molto. Prima ad ogni minima fitta, entravo in panico e prenotavo visite cardiologiche, elettrocardiogramma in farmacia e non vivevo, ora, seppur il pensiero sia tornato ad essere quotidiano, non è accompagnato da prenotazione random di visite, non voglio farmi prendere nuovamente dal panico come prima.
Però, per quanto io li senta bene, sia davvero felice, come non mi capitava da molto, quello che non capisco è come ancora ci siano manifestazioni, anche se leggere e poco frequenti, di stati d’ansia ma soprattutto, questa costante cardiofobia, e pensiero di rischiare l’infarto.
Sono ancora in terapia, anche se abbiamo allungato i tempi tra un incontro e un altro, ne facciamo uno mensile, e martedi ho appunto il prossimo appuntamento in cui valuteremo questo aspetto che si è ripresentato.
Vorrei potermi liberate dal pensiero di avere un infarto da un momento all’altro.



Io ti consiglio di mangiare bene, attività fisica e buoni pensieri.. poi, vedi tu.. io ti mando energie positive ^^ lo so è poco e mi dispiace non poter fare di più!
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VeraVita
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Messaggioda Lanoia » 10/03/2025, 8:35



Prova ad eliminare del tutto le bibite gassate, patatine, limitare il consumo di dolci e cercare di bere più acqua e fare attività fisica. A me gli attacchi di panico ( che sembravano attacchi cardiaci) sono spariti del tutto. Eliminando anche il fumo sto meglio. Ormai è da settembre che non fumo più nulla. Comunque se hai fatto tutti gli esami cardiaci e sono nella norma stai tranquillo. L'infarto in giovane età è raro in un cuore giovane e sano e comunque se c'è un anomalia cardiaca o un problema viene fuori dagli esami soprattutto da quelli sotto sforzo e dagli ecocardio. Non ci pensare troppo tanto di qualcosa bisogna morire :D scherzo
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Messaggioda Blackmount » 10/03/2025, 13:45



Mangio cibo sano, seguo un nutrizionista, quindi niente cibo spazzatura, tranne magari sabato o domenica a pranzo qualcosa che però non è cibo spazzatura. Bibite gassate non ne bevo, bevo pochissimo alcool in questo periodo.
Attività fisica la fare, sono iscritto in palestra, ci sono andato una volta, un po’ per pigrizia, un po’ per influenza e anche causa lavoro.

Esami ne ho fatti fino a inizio gennaio, tra ecg, ecocolodoppler, ecg sotto sforzo, niente di anomalo.
Ma ogni tanto il pensiero che un minimo dolore, anche intercostale, possa essere sintomo di infarto.
Magari più avanti, avendo già ora le mie giornata impegnate con il lavoro, avrò meno pensieri del genere.
Però sondi aver fatto enormi passi in avanti negli ultimi 2 mesi, grazie sicuramente al lavoro.
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Messaggioda Navigator63 » 11/03/2025, 5:22



Blackmount ha scritto:Però, per quanto io li senta bene, sia davvero felice, come non mi capitava da molto, quello che non capisco è come ancora ci siano manifestazioni, anche se leggere e poco frequenti, di stati d’ansia ma soprattutto, questa costante cardiofobia, e pensiero di rischiare l’infarto.

Prima di tutto, tieni conto che i problemi interori / psicologici spesso hanno una struttura "a cipolla", ovvero esistono in diversi strati.
Risolto uno strato, magari sotto ce ne sono altri. :dunno:

Inoltre, al di là degli eventuali sintomi, è chiaro che questa ansia e tendenza ipocondriaca non sono risolte. :)
L'ipocondria (credere di avere malattie immaginarie) è indice di qualcosa di più profondo e non risolto, che si manifesta in quel modo.

Ma ogni tanto il pensiero che un minimo dolore, anche intercostale, possa essere sintomo di infarto.

Da adolescente avevo frequenti dolori intercostali. Ma non ho mai avuto problemi cardiaci, e dopo 45 anni mai avuto guai.
Quindi nel mio caso è probabile che quei dolori fossero sintomo di conflitti, tensioni nervose, blocchi emotivi, o altro che si manifestava in tensioni muscolari nella zona toracica (all'epoca ero molto complessato, inibito e infelice).

E' possibile che anche per te quei sintomi in zona cardiaca o toracica non indichino affatto disfunzioni cardiache (che se presenti sarebbero state rilevate dagli esami), bensì contratture o tensioni muscolari collegate a problemi emotivi o psicologici. Magari con qualche membro della famiglia.

Sarebbe interessante provare a cambiare ambiente per qualche tempo, e vedere se lontano dalle persone che frequenti abitualmente i sintomi cambiano. :mmm2:
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Messaggioda Lanoia » 11/03/2025, 7:47



Ma i dolori possono venire per svariati motivi che non c'entrano nulla con un infarto. Un infarto innanzitutto è silente e arriva all'improvviso e quando arriva raramente ti salvi..o ti colpisce in maniera lieve (ischemia) e si risolve da solo oppure muori. Idem l'ictus dipende che grado di danno provoca..ma sono malattie che vengono a chi conduce una vita frenetica, mangia male, ha le arterie ostruite, fuma, beve e ha tra i 50/70 anni. Queste sono le persone più a rischio escludendo chi per motivi famigliari e genetici è un soggetto a rischio.
Nel tuo caso è stress e affaticamento dovuto al lavoro...poi se ritieni che ci sia altro sotto continua a fare esami però stavolta spostati a polmoni e reni visto che sono collegati al cuore e un ecodoppler delle arterie cardiache coronarie.
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Messaggioda Lanoia » 11/03/2025, 9:17



Comunque ora che rileggo con più attenzione, un dolore intercostale allo sterno come descrivi può essere portato dallo stomaco. Tipo, dolore, bruciore, sensazione di pesantezza. Io ce l'ho spesso soprattutto se sto sdraiato a pancia in su. Ma io ho svariati problemi digestivi, tu? Hai mai fatto una gastroscopia??? E se saranno tutti negativi dovrai convincerti che i tuoi dolori sono di natura ipocondriaca/psicosomatica.
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Messaggioda Blackmount » 11/03/2025, 13:53



Non credo derivi ne dallo stresso lavorativo, non è stressante il nuovo lavoro, anzi, né dalla famiglia, che al contrario, in questo periodo di serenità riesco a godermela e senza nervosismi.
I dolori sono sparsi diciamo, o solo sterno o più laterale, che sia destra o sinistra, sono molto vari e chiaramente parliamo di dolore "singolo", nel senso che o si presenta solo lateralmente o solo sterno, ma sono dolorino ecco, non è un dolore insopportabile. Però il mio cervello lo elabora sempre in maniera negativa.
La famiglia non è mai stata un problema, per fortuna non ho drammi famigliari o conflitti, fortunatamente non è mai stato un mio problema, tutt'altro.
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Messaggioda Lanoia » 11/03/2025, 14:35



Ma sono fitte e dolori intercostali o proprio dolori cardiaci? Perché il dolore cardiaco lo capisci. Tira l'arteria sx del collo, il braccio sx diventa rigido e con formicolio alla mano e senti una sensazione bruttissima di soffocamento e dispnea. Li è il cuore che sta faticando, per via di un aritmia o scompenso cardiaco, e i polmoni faticano a pompare ossigeno al cervello...non penso che tu hai questi problemi...che possono anche essere accentuati se uno soffre di attacchi di panico e ansia. I dolori intercostali sono più dovuti a cattiva postura, sforzi, artrite, colpi d'aria e da mille altre cause banali e passano da soli...forse dovresti essere meno ansioso e meno preoccupato. Tutto si risolve ;)
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Messaggioda VeraVita » 11/03/2025, 22:54



Se è così come dici, secondo me, sei in una botte di ferro. Però è comprensibile che tu abbia paura. Poi, sai. Al minino sgarro uno può avere una ricaduta. Però sai cosa penso? Che uno deve imparare a vivere con più leggerezza. Nel senso che alla fine in questa vita siamo di passaggio. Di qualcosa dovremmo pur morire (il più lontano possibile e facendo le cose che vogliamo). Però ecco. Secondo me, non dovremmo demonizzare sempre la morte e avere paura. Ma pensare alle cose belle della vita e ricordarci che ci sono cose peggiori della morte.
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VeraVita
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