Vicina al crollo

Ciao a tutti, sono nuova.
Il sito dice "Bisogno di sfogarsi. La nostra vita sotto la maschera".
Non so se qualcuno leggerà il post e vorrà rispondere, in caso ogni consiglio è ben accetto.
Ho 25 anni. Negli ultimi 7-8 ho sofferto di depressione, a cui si è aggiunta l'ansia, sempre di più. Per insicurezza e inadeguatezza in tutto questo tempo ho evitato situazioni, mi sono chiusa, ho indossato una maschera con chi incontravo.
Non sono stata capace di sperare nel futuro. Il mio più grande rimpianto è il non aver fatto l'università (per altro uscendo da uno scientifico, quindi anche le possibilità lavorative sarebbero state poche) principalmente per mancanza di sicurezza. E, lo ammetto, non la rimpiango solo per la crescita personale che avrebbe potuto darmi, ma anche per le opportunità che offre a livello sociale, e perché ora sento il peso della diversità dai miei coetanei.
Quest'estate ho perso anche il lavoro, l'ultimo dei diversi tra cui sono "saltata" negli anni successivi alla fine del liceo. Non mi piaceva, ma teneva per forza di cosa lontani i pensieri. Al momento sono ancora disoccupata, anche se cerco attivamente e sistematicamente, tutti i giorni. Vivo con i miei genitori con cui non ho un gran rapporto (abbiamo sempre vissuto come "separati in casa"). anche se ho sempre cercato di non pesare economicamente, c'è molta tensione per il fatto che non ho prospettive lavorative e rischio davvero di non riuscire a uscire più. I risparmi non sono abbastanza nemmeno da consentirmi di andare in affitto, riuscirei a pagarmi un po' di mensilità ma poi rischierei di rimanere al verde.
Non mi sono mai orientata del tutto a livello di "percorso" lavorativo. Non so cosa sto facendo.
A questo si somma la solitudine. Mi vergogno e mi sono isolata, ho evitato sempre di più di uscire con gli altri, soprattutto con delle mie (ex, ormai) amiche che assumevano un tono critico ma alternandolo a manifesta pietà, quando mi confidavo con loro, e per fastidio ho smesso di frequentarle.
A livello sentimentale, beh... che dire. Qui cambio tono perchè possiamo ridere
anche se dopo l'ultima disavventura mi prenderei a schiaffi da sola. Come Bridget Jones che si lascia sedurre da un Daniel Cleaver intenzionato solo a sbattersela per trovare conferme nelle proprie capacità seduttive. Per debolezza e paura dell'abbandono che non riesco a debellare. Sono caduta veramente in basso, mi dico. Già.
Vorrei un posto nel mondo. Placare l'ansia, ascoltare le mie esigenze e vivere meglio con me stessa e con gli altri.
Ma non so da che parte iniziare. Mi sento in ritardo, e sempre fuori luogo.
Il sito dice "Bisogno di sfogarsi. La nostra vita sotto la maschera".
Non so se qualcuno leggerà il post e vorrà rispondere, in caso ogni consiglio è ben accetto.
Ho 25 anni. Negli ultimi 7-8 ho sofferto di depressione, a cui si è aggiunta l'ansia, sempre di più. Per insicurezza e inadeguatezza in tutto questo tempo ho evitato situazioni, mi sono chiusa, ho indossato una maschera con chi incontravo.
Non sono stata capace di sperare nel futuro. Il mio più grande rimpianto è il non aver fatto l'università (per altro uscendo da uno scientifico, quindi anche le possibilità lavorative sarebbero state poche) principalmente per mancanza di sicurezza. E, lo ammetto, non la rimpiango solo per la crescita personale che avrebbe potuto darmi, ma anche per le opportunità che offre a livello sociale, e perché ora sento il peso della diversità dai miei coetanei.
Quest'estate ho perso anche il lavoro, l'ultimo dei diversi tra cui sono "saltata" negli anni successivi alla fine del liceo. Non mi piaceva, ma teneva per forza di cosa lontani i pensieri. Al momento sono ancora disoccupata, anche se cerco attivamente e sistematicamente, tutti i giorni. Vivo con i miei genitori con cui non ho un gran rapporto (abbiamo sempre vissuto come "separati in casa"). anche se ho sempre cercato di non pesare economicamente, c'è molta tensione per il fatto che non ho prospettive lavorative e rischio davvero di non riuscire a uscire più. I risparmi non sono abbastanza nemmeno da consentirmi di andare in affitto, riuscirei a pagarmi un po' di mensilità ma poi rischierei di rimanere al verde.
Non mi sono mai orientata del tutto a livello di "percorso" lavorativo. Non so cosa sto facendo.
A questo si somma la solitudine. Mi vergogno e mi sono isolata, ho evitato sempre di più di uscire con gli altri, soprattutto con delle mie (ex, ormai) amiche che assumevano un tono critico ma alternandolo a manifesta pietà, quando mi confidavo con loro, e per fastidio ho smesso di frequentarle.
A livello sentimentale, beh... che dire. Qui cambio tono perchè possiamo ridere

Vorrei un posto nel mondo. Placare l'ansia, ascoltare le mie esigenze e vivere meglio con me stessa e con gli altri.
Ma non so da che parte iniziare. Mi sento in ritardo, e sempre fuori luogo.