Come liberarsi dell'ansia

Forum di aiuto su Paura e Ansia: Disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), Disturbo d’ansia generalizzato (GAD), Disturbo da attacco di panico (DAP), Disturbo post-traumatico da stress, Disturbi del sonno, Fobie sociali o semplici (omofobia, agorafobia, etc).
Di qualunque tipo di ansia o paura si tratti, può essere superato!
L'insonnia è la conseguenza dell'ansia, delle tante peeoccupazioni che affollano la nostra mente, parliamone e buttiamole fuori dal nostro letto!

Come liberarsi dell'ansia

Messaggioda Royalsapphire » 13/11/2012, 22:49



Molti dicono: <<Accettala! Fondamentale è accettare di essere ansiosi, fa parte anche del nostro corredo genetico. Per realizzare ciò, acconsentite a ricevere la vostra dipendenza. Accoglietela salutandola. Al contrario, dimenandovi per combatterla, riuscirete solo ad amplificarla. Invece, lasciatela fluire. Non si può risalire un fiume andando controcorrente. >>

Ma la mia verità è che non c'è nessun fiume. Il fiume, è un semplice gioco di prestigio, un'illusione della mente.
In quanti parlano di ansia, depressione e suicidio senza mai averli provati? Come disse un famoso regista, "non si può essere dei bravi attori se non si ha conosciuto la sofferenza". Altrimenti come potrebbero impersonarla?
Lo stesso vale per chi ha studiato queste patologie, nonchè malattie dell'animo, senza averne mai saggiato la devastante presenza. Personalmente penso che chi abbia provato solitudine, depressione, ansia e pensieri suicidi, possa capire meglio di chiunque altro, chi prova questo dolore dentro. Per tanto sono convinta che chi sia uscito fuori da una storia simile, possa diventare uno splendido terapeuta. Chiaramente, non parlo in senso assoluto.

Cmq, certamente è bene saper riconoscere i propri difetti, quindi se si tratta di ammettere di essere ansiosi, ok. Ben venga. Però non sono d'accordo sul fatto di "accettare l'ansia". Vi voglio parlare di come ho superato la mia.
Ebbene, fino a qualche tempo fa, ero tra gli esseri umani più ansiosi che potessero esistere sulla terra. Lo si vedeva subito. Specialmente nell'ambito universitario, i miei colleghi dovevano dirmi "...e calmati per favore, niente ansia!".
Mi destabilizzavo per cose da nulla, tipo il dover fare la valigia mi metteva l'ansia perchè non sapevo da dove cominciare. Il non trovare un indirizzo mentre ero sola per strada, mi faceva tremare dalla paura. Il dover sostenere un esame, non ne parliamo. Tragedia allo stato puro. Nonostante avessi studiato tutto. Nonostante avessi una piena preparazione, stavo vomitando l'anima per l'ansia incredibile che provavo. Era questa la mia risposta a chiunque mi chiedesse che avevo in sede d'esame: "sto vomitando l'anima!". Insomma... that was me!
Poi un giorno cominciò la svolta...
In pratica il mio ragazzo mi stava sempre vicino durante i miei attacchi d'ansia, sia fisicamente che vocalmente qualora non fossimo insieme. E mi dava sempre tanti consigli intelligenti. Così intelligenti, che ho cominciato involontariamente ad ascoltarti, e ad attuarli a poco a poco. Più che consigli erano DOMANDE che lui mi faceva e a cui non riuscivo a rispondere. Questo non riuscire a rispondere mi portava a riflettere, a capire che non doveva essere molto logica la mia ansia e che quindi non aveva un fondamento. Grazie a lui ho imparato a ragionare logicamente contro l'irrazionalità dell'ansia e ho cominciato a vincere battaglie contro di essa.
Vi faccio un esempio: ero da sola, fuori sede, con la valigia in mano. Cercavo l'appartamento in cui dovevo andare ad alloggiare, ma non riuscivo a trovare la via. Appena ho capito che non trovavo la via, e che nessuno degli abitanti del posto sembrava conoscerla, ho avuto un attacco d'ansia. Sono subito entrata nel panico. Stavo impazzendo e mi veniva da piangere. Chiamo subito il mio fidanzato. Lo aggredisco al telefono. Gli urlo che non trovo la via. E lui, riuscendo a mantenere la calma (e a non mandarmi al diavolo), comincia a darmi indicazioni. La sua voce calma e tranquilla mi aiutava a non avere doppiamente paura, perchè se la sua voce si fosse allarmata in seguito alla mia situazione, sarebbe stato peggio per me, non vi pare?! E invece no. Lui era tranquillo e mi faceva capire che la situazione era sotto controllo. Intanto però continuavo a non trovare la via e diventavo sempre più ansiosa. Lui mi diceva "gira a destra, è lì la via, la vedo su google maps". E io gli rispondevo che non c'era nessuna via sulla destra. Che c'era un muro che non finiva più. Allora lui comincia a dirmi di calmarmi, che quella via esiste e che basta solo trovarla, con calma. Io stavo morendo e lui mi diceva "...e anche se non la trovassi? Che cosa succederebbe?" Io muta. Lui "Se non trovi questa via, puoi tranquillamente chiamare il proprietario dell'appartamento e ti fai venire a prendere da lui nel punto in cui ti trovi. E se lui non ti dovesse rispondere, hai abbastanza soldi per andare in albergo! Di certo, non rimani in mezzo alla strada! Se finisci in albergo ti riposi e poi continui le ricerche domani!". Forse a molti può sembrare un'idiozia, ma a me ha aiutato veramente tanto. Per concludere l'esempio, trovai la via che cercavo e anche l'appartamento.
Tornando a me. Il suo interrogatorio, non solo in quella circostanza, ma anche in tutte le altre, mi ha aiutato a lavorare su me stessa. A sbarellare l'ansia combattendola con interrogatori logici. Questo ha molto del freudiano, non vi sembra? Anche all'università ho cominciato a raccoglierne i frutti. Per quanto riguardava gli esami da sostenere, mi interrogavo da sola. Pensavo: "...il mio problema è quello di temere di non passare l'esame, ebbene che succederebbe, anche quando, se non passassi? Niente! Aspetterei il mese prossimo! Un mese in più non sarà un gran sacrificio perchè il sapere non mi scappa di certo dalla mente, inoltre sarei più preparata di oggi, e per finire sarei ancora più sicura di me perchè reduce dal precedente esame!". Questi sono solo esempi, ma capite dove voglio arrivare? Poi se ne potrà parlare in maniera più approfondita; il giochino è sempre questo! Interrogarsi e porsi domande logiche! Perchè funzioni però, è importante anche la gente che ci circonda! Io per esempio sono sempre stata ansiosa perchè l'ho "imparato" dai miei. Persone estremamente ansiose e...ansiogene -_- !
Non so, spero le mie parole possano essere utili in qualche modo. Certamente ne possiamo continuare a parlare.



[quote:"fonte"]
Alcuni consigli:
_Una settimana prima, ogni giorno, almeno 10 minuti, in solitudine, bisogna far emergere tutte le peggiori possibili fantasie sulle cose più catastrofiche che potrebbero accadere.
_Imparare a respirare con il diaframma, lentamente: una corretta respirazione favorisce una migliore ossigenazione del cervello e rilassa i muscoli.
_Impiegare la tecnica dell'immagine mentale, cioè rappresentarsi efficacemente nella circostanza ansiogena. Le visualizzazioni positive mettono in evidenza la qualità e le doti della nostra personalità che a volte conosciamo poco.
_Essere preparati: la conoscenza e la padronanza dellargomento evitano di andare allo sbaragli, fare brutte figure, non essere in grado di rispondere alle domande.
_Esercitarsi a far parlare i propri pensieri davanti a uno specchio, o con un gruppo di amici, concentrandosi sulle proprie reazioni, focalizzandole per imparare a gestirle.
Utilizzare la propria paura con umiltà e umorismo; iniziare un discorso ammettendo la propria paura o nervosismo è, da una parte, un modo per esorcizzare l'angoscia, dall'altra una maniera per accattivarsi le simpatie del pubblico.
_Non avere fretta, parlare lentamente concentrandosi sulle parole e inserendo qualche pausa.
Per ogni evento c'è sempre un po di ansia, ed è normale, ma se si seguono queste piccole regole, la paura diminuisce e accresce l'autostima in se stessi.[/quote]





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Many people say: << Accept it. Key is to accept to be anxious, also part of our genetic makeup. To accomplish this, you are consenting to receive your addiction. Accept it greeted her. On the contrary, dimenandovi to combat it, able only to amplify it. Instead, let it flow. You can not go up a river going upstream. >>

But my truth is that there is no river. The river is a simple sleight of hand, an illusion of the mind.
How many speak of anxiety, depression and suicide without ever trying them? As a famous director said, "you can not be good actors if you have experienced the pain." How else could play her?
The same applies to those who have studied these diseases as well as diseases of the mind, without ever having tested the devastating presence. Personally I think anyone who has experienced loneliness, depression, anxiety and suicidal thoughts, can understand better than anyone else who tries this pain inside. Therefore I am convinced that whoever is left out of a story like this can become a wonderful therapist. Clearly, I do not speak in an absolute sense.

Anyway, it certainly is good to be able to recognize its faults, so if it is to admit to being anxious, ok. So be it. But I'm not agree to "accept the anxiety." You want to talk about how I get mine.
Well, until a few years ago, I was more anxious among human beings that could exist on earth. You could see it right away. Especially in the university, my colleagues had to say "... and calm down please, no anxiety."
I destabilizzavo for trifles, such as the need to pack put me anxiety because I did not know where to start. Failure to find an address while I was alone in the street, made me tremble with fear. Having to take an exam, do not talk about. Tragedy in the pure state. Although I studied everything. Even though I had a full preparation, I was vomiting blood for the anxiety I felt incredible. That was my answer to anyone who asks me that I had during the exam, "I'm throwing up the soul." Well ... That was me!
Then one day began turning ...
In practice, my boyfriend was always close during my anxiety attacks, both physically and vocally when we were not together. It always gave me so many intelligent advice. So smart that I began involuntarily to listen to, and implemented gradually. More than QUESTIONS recommendations were him I was and that I could not answer. This failure to respond led me to think, to understand that it had to be very logical my anxiety and therefore did not have a foundation. Thanks to him I learned to reason logically against the irrationality of anxiety and I started winning battles against it.
Let me give you an example: I was alone, far from home, with a suitcase in hand. I was looking for the apartment where I was going to stay, but I could not find the way. As soon as I realized that I could not find the way, and that none of the locals seemed to know, I had an attack of anxiety. Are immediately entered into a panic. I was going crazy and I felt like crying. I quickly call my boyfriend. The aggredisco the phone. The scream that I can not find the way. And he managed to stay calm (and do not send me to hell), begins to give me directions. His voice calm and quiet helped me not to be doubly afraid, because if his voice was alarmed due to my situation would have been worse for me, do not you think! But no. He was quiet and made me realize that the situation was under control. Meanwhile, however, still did not find the way and I became more and more anxious. He told me "turn right, there is the way, I see it on google maps." And I replied that there was no way on the right. That there was a wall that could not stop. Then he begins to tell me to calm down, that this way exists and that you just need to find it, calmly. I was dying and he was like "... and even if you had not? What would happen?" I dumb. Him, "If you do not see this path, you can safely call the landlord and let yourself be picked up by him at the point where you are. And if he does not answer you, you have enough money to go to the hotel! Certainly, do not stay in the middle of the street! If you finish in the hotel have a rest and then continue the search tomorrow. " Perhaps to many it may seem stupid, but helped me so much. To conclude the example, I found the way I wanted and also the apartment.
Returning to me. His interrogation, not only in that circumstance, but also in all the others, has helped me to work on myself. A sbarellare anxiety combating it with logical interrogation. This has a lot of Freudian, do not you think? Even at university I began to reap the benefits. As for the tests to be supported, I wondered to myself. I thought, "... my problem is to not be afraid to pass the exam, well what would happen, even when, not if I spent? Nothing!'d Wait next month! A more months will not be a great sacrifice because knowledge I do not run away from the mind of some, also I would be more prepared now, and finally I'd still be more sure of myself because back from the previous examination. " These are just examples, but you understand where I'm going? Then they can talk in more detail, the game is always this! Question and ask logical questions! For this to work, however, it is also important to the people around us! For example, I have always been anxious because I "learned" from mine. People extremely anxious and anxiety-provoking ...-_-!
I do not know, I hope my words may be useful in some way. Certainly we can continue talking.
It 's all for oggi_
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Ecco come costruire la propria strategia per liberarsi dell'ansia gradino dopo gradino

Messaggioda Royalsapphire » 06/12/2014, 16:12



[personale rielaborazione della fonte iwatson.com]


METTERE ALLA PROVA I PENSIERI

Mettere alla prova i pensieri è un processo attraverso il quale vengono modificati i pensieri negativi che contribuiscono all’insorgere dell’ansia, sostituendoli con pensieri positivi più realistici.

Il processo richiede tre fasi:
Identificare i pensieri negativi: nei disturbi d’ansia, le situazioni vengono percepite come più pericolose di quanto non siano realmente. Per la paura della contaminazione da batteri, per esempio, stringere la mano a qualcuno può sembrare una minaccia alla propria vita. Sebbene sia chiaro che si tratta di una paura irrazionale, identificare i propri pensieri irrazionali può essere molto difficile.
Una strategia è quella di chiedersi cosa si stava pensando nel momento in cui l’ansia è insorta.Un interlocutore può facilitare questa fase.
Mettere alla prova i pensieri negativi: nella seconda fase, si cerca di valutare razionalmente i pensieri ansiogeni, anche grazie al confronto con l'altro. Questo implica cercare le prove a favore dei pensieri stressogeni, analizzare le credenze inutili, e mettere alla prova la realtà delle previsioni negative. Le strategie per mettere alla prova i pensieri stressanti includono: condurre esperimenti,valutare i pro e i controdel preoccuparsi o evitare le situazioni temute e determinare le reali probabilità che le cose che si temono si realizzino realmente.
Sostituire i pensieri negativi con pensieri realistici: una volta identificate le preoccupazioni irrazionali e le distorsioni della realtà che caratterizzano i pensieri ansiogeni, potete sostituirli con pensieri nuovi, più realistici e positivi. Se vi aprite con altri è possibile che ciò vi aiuterà a costruire un dialogo interno positivo e funzionale per affrontare ed anticipare le situazioni che normalmente provocano ansia.

Questo è quanto si fa solitamente nella cosiddetta Terapia cognitivo-comportamentale.
Per avere un esempio di come funziona il processo di modificazione dei pensieri disfunzionali nella terapia cognitivo comportamentale, considerate la situazione seguente: Maria non vuole prendere la metropolitana perché è sicura di avere un attacco di panico e questo farà si che tutti pensino che lei è matta. Il terapeuta le chiede di scrivere i suoi pensieri negativi, identificare gli errori, le distorsioni cognitive del suo pensiero e scrivere una interpretazione più razionale. I risultati sono i seguenti:

Pensieri negativi: Se avessi un attacco sarebbe terribile
Distorsioni cognitive: Catastrofizzazione
Pensieri più realistici: Probabilmente mi riprenderei in pochi minuti.

Pensieri negativi: Cosa accadrebbe se prendessi la metropolitana?
Distorsioni cognitive: Anticipazione negativa
Pensieri più realistici: Non è così terribile; non sono mai stata male prima per cui è improbabile che mi succeda in metropolitana

Pensieri negativi: Le persone crederanno che sono pazza
Distorsioni cognitive: Inferenza arbitraria
Pensieri più realistici: È più probabile che le persone pensino che ho avuto un malore e siano preoccupate per me.

Questo che avete letto è un esercizio che potete fare anche voi per conto vostro o con un amico.

Molto spesso i pensieri negativi fanno parte delle modalità di pensiero acquisite nel corso di tutta una vita.
Ci vuole allenamento per rompere queste abitudini. Per questo motivo la terapia cognitivo comportamentale fa uso degli esercizi a casa, che come avete visto sopra potete farne molti per conto vostro.
I cambiamenti a lungo termine vengono acquisiti attraverso la pratica quotidiana sistematica e regolare.


La terapia cognitivo comportamentale inoltre include:
_Imparare a riconoscere quando si prova ansia e come si manifesta a livello corporeo. Tenete degli appunti in merito se volete.
_ Affrontare le situazioni temute (in immaginazione e nella realtà). Questa è la tecnica più valida in assoluto, a mio parere.
_ Apprendere abilità di fronteggiamento (coping) e tecniche di rilassamento per gestire ansia e panico


Esposizione terapeutica all’ansia:
L’ansia non è una sensazione piacevole, per cui è naturale la tendenza ad evitarla se possibile.
Se si ha paura dell’altezza, è facile percorrere strade alternative e impiegare anche tre ore in più per evitare di attraversare un ponte alto.
Se la prospettiva di un discorso in pubblico mette il vostro stomaco in subbuglio, potreste evitare di partecipare al matrimonio del vostro miglior amico. Il problema che insorge quando si evitano le situazioni è che non avrete mai la possibilità di superarle.
Vi sentirete sollevati in un primo momento, ma poi le cose peggioreranno e vi sentirete sempre peggio. Infatti, evitare di fronteggiare le paure le rende spesso più forti. L’idea di fuggire dalle situazioni presenti con la convinzione che il tempo aggiusti le cose è sbagliata e pericolosa.

La terapia dell’esposizione, come lo stesso nome suggerisce, implica l’esposizione della persona a situazioni e oggetti temuti. L’esposizione graduale e ripetuta permette di sentirsi sempre più in grado di controllare la situazione sperimentando un progressivo abbassamento dei livelli di ansia.
L’esposizione può avvenire in due modi: ti puoi fare guidare da qualcuno ad immaginare la situazione ansiogena ricreando l'evento e comportandoti come se stesse accadendo davvero, o puoi farti accompagnare ad affrontare le vere situazioni nella vita reale, allo scopo di poterti staccare a poco a poco dal tuo sostegno e di potercela fare da solo.

Desensibilizzazione sistematica
Piuttosto che affrontare le più grandi paure immediatamente, cosa che potrebbe risultare molto difficile e sgradevole, la terapia dell’esposizione comincia con una situazione che è solo mediamente ansiogena per poi progredire. Questo approccio gradino per gradino è chiamato desensibilizzazione sistematica. La desensibilizzazione sistematica permette di acquisire gli strumenti per gestire l’ansia, avere più fiducia nelle proprie possibilità e imparare ad affrontare le situazioni temute.

La desensibilizzazione sistematica è costituita da tre fasi:

_Scrivere una gerarchia di situazioni disturbanti. La persona creerà da solo, o insieme a qualcuno, o al terapeuta se è in terapia, una lista di 10 o 20 (o tutte) situazioni disturbanti che partono dalla situazione meno ansiogena per arrivare a quella più temuta.
Per esempio, se l’obiettivo finale è quello di superare la paura di volare, si potrebbe cominciare guardando le foto di aerei, immaginare di fare un breve volo, per poi arrivare a prendere l’aereo. Ogni fase deve essere specificata nel modo più preciso possibile.
_Affrontare ogni situazione. Da sola o sotto la guida di qualcuno, la persona comincerà ad affrontare ogni gradino della gerarchia.
L’obiettivo è quello di rimanere nella situazione utilizzando rilassamento e respirazione fino a quando l’ansia decresce.
In questo modo si imparerà che le sensazioni provate non possono danneggiare e che gradualmente svaniscono.
Ogni volta che l’ansia diventa troppo intensa, è possibile utilizzare le tecniche apprese e i nuovi ragionamenti fatti. Una volta abbassata l’ansia, l’attenzione può essere nuovamente rivolta alla situazione. In questo modo è possibile affrontare ciascuna situazione senza provare livelli di stress troppo intensi.
_Apprendere quindi le tecniche di rilassamento da un terapeuta. Come prima cosa infatti, il terapeuta insegnerà alla persona la tecnica di rilassamento muscolare progressivo e la respirazione diaframmatica. La persona dovrà allenarsi in terapia e a casa. Quando la persona comincerà ad affrontare le proprie paure, utilizzerà questa abilità di rilassamento per ridurre le sensazioni fisiche legate all’ansia ( come i tremori o l’iperventilazione) e riuscire a rilassarsi maggiormente.

Fare in modo che la terapia per l’ansia funzioni
Non esistono soluzioni immediate per l’ansia.
Superare un problema d’ansia richiede tempo ed impegno.
La terapia richiede di affrontare le paure piuttosto che evitarle, per cui a volte è possibile avere l’impressione di sentirsi peggio prima di sentirsi meglio. La cosa importante è rimanere centrati sulla terapia e seguire i suggerimenti di chi ti sta seguendo.
Quando ci si sente scoraggiati è importante ricordare che la terapia per l’ansia funziona ed è efficace a lungo termine.

Potete rendere più efficace la terapia facendo delle scelte positive. Tutto può avere effetti sull’ansia, a partire dal vostro livello di attività fino ad arrivare alla vostra vita sociale. Fate una scelta consapevole che promuova vitalità, rilassamento e una visione positiva della vita quotidiana.

Imparate ciò che serve sapere sull’ansia. Per superare l’ansia, è importante conoscerla.
Questo è ciò che in termini tecnici viene chiamato psicoeducazione. La psicoeducazione da sola non cura l’ansia, ma può aiutare ad ottenere risultati maggiori dalla terapia.
Coltivate la vostre relazioni interpersonali. Solitudine ed isolamento alimentano l’ansia. Abbassate l’ansia stando insieme ad altre persone e distraendovi. Fate sì che vedere gli amici diventi un’abitudine; frequentate un gruppo di auto aiuto o supporto, condividete le vostre preoccupazioni con le persone care.
Adottate uno stile di vita salubre. L’attività fisica offre sollievo dall’ansia e dalla tensione, per cui trovate il tempo per fare attività fisica in modo regolare. Non utilizzate alcol o droghe per trovare sollievo dall’ansia e cercate di evitare caffeina e nicotina che possono peggiorare i sintomi.
Riducete i livelli di stress della vostra vita. Esaminate i livelli di tensione e cercate di ridurli. Evitate le persone che vi rendono ansiosi, rifiutate di assumervi eccessive responsabilità e trovate il tempo per rilassavi e divertirvi durante il giorno.
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Come liberarsi dell'ansia

Messaggioda Net » 22/02/2015, 19:04



Hai sicuramente avuto una fortuna di avere qualcuno accanto che ti aiutasse a farti ragionare con logica, che non è davvero poco, logica e con pazienza, ahime' non tutti hanno questa fortuna qualcuno ti manda al diavolo sul serio proprio perchè sei cosi, e tu mi dirai che allora è giusto mandare al diavolo loro,ma non è così semplice, c'è poca gente veramente bella, ma bella dentro intendo.
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Messaggioda Barone » 22/02/2015, 22:34



Netpoetry ha scritto:Hai sicuramente avuto una fortuna di avere qualcuno accanto che ti aiutasse a farti ragionare con logica, che non è davvero poco, logica e con pazienza, ahime' non tutti hanno questa fortuna qualcuno ti manda al diavolo sul serio proprio perchè sei cosi, e tu mi dirai che allora è giusto mandare al diavolo loro,ma non è così semplice, c'è poca gente veramente bella, ma bella dentro intendo.



Io in 28 anni ho trovato solo una persona affine a me ed è stata la mia ex, solo lei riusciva a capirmi e a farmi ragionare con logica... ancora adesso mi chiedo come sia stato possibile che si sia innamorata di me... lei mi ha conosciuto per caso, lei mi ha cercato, lei ha accettato le mie avance, lei non mi ha mai fatto soffrire ma io si, nonostante non lo meritasse... e poi è finita di punto in bianco, indovina un po per colpa mia, non l ho piu voluta...perchè voleva cambiarmi e io ho avuto paura e sono scappato...rinunciando a lei...
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Messaggioda Net » 23/02/2015, 9:57



Pensa che io appena conosco qualcuno a cui dico tutto, e non è cosa facile o comune per me, cosa credi che facciano? Ciao ciao. perche procurarsi problemi quando si hanno risoluzioni facili con persone piu' facili da gestire? Già per me è difficile la conoscenza di qualcuno, se poi ci devo mettere pure tutto il bagaglio di problemi che ho faccio prima a mettermi l'anima in pace che resto sola. Almeno avete avuto qualcuno che ci teneva e tiene a voi da non andarsene.
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Messaggioda La Musica del Vento » 03/07/2016, 18:53



Per ora rispondo al primo post di questo topic. Sì, non l'avevo mai letto prima! Sebbene mi fosse passato davanti agli occhi molte volte.
Ringrazio Royal per un'altra fonte molto interessante :rose:

Devo essere sincera: ancora non ho trovato un metodo efficace per superare la mia ansia. C'è stato un periodo, quando andavo in terapia, che andava meglio, pur trovandomi tutti i giorni esposta a tutte le cose che odiavo... e forse è stato proprio questo a farmi andare avanti, il fatto di "abituarmi" in un certo senso a quelle pressioni. Non so.
Una cosa che ho imparato da quando ne soffro (circa 7 anni) è che è vero ciò che è scritto nell'articolo: più si cerca di combatterla, ostacolarla o eluderla, più questa viene fuori in modo peggiore. Prendersi un minuto da soli, specialmente quando si è fuori di casa, per stare da soli o con un amico che ci suscita tranquillità è di per se un ottimo deterrente se si sa in che modo superare questi momenti critici.
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Come liberarsi dell'ansia

Messaggioda mueria » 28/07/2016, 17:01



ciao ho letto molto volentieri ciò ke hai scritto sul l'ansia e vorrei sapere qualcosa di più sulla respirazione diaframmatica. Ho 37 anni e tra alti e bassi ormai da 16 soffro di ansia e attacchi di panico. Concordo ke per combattere l'ansia si debbano affrontare le situazioni ke te la fanno venire ed io lo faccio quotidianamente...e concordo anche sulle domande positive ke ci si può fare nei momenti di crisi. Essere consapevoli ke il pericolo non esiste e ke non ha senso ciò di cui ci si preoccupa inutilmente abbatte l'ansia e il panico. In questo periodo però mi capita di ricadere nei pensieri negativi e quindi arriva anche il panico...e anche bello forte...poi razionalizzo e passa... xó vorrei avere qualche consiglio appunto sulla respirazione o altro x riuscire a rilassare soprattutto la muscolatura...grazie
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Come liberarsi dell'ansia

Messaggioda kathellyna » 28/07/2016, 17:15



mueria ha scritto:ciao ho letto molto volentieri ciò ke hai scritto sul l'ansia e vorrei sapere qualcosa di più sulla respirazione diaframmatica. Ho 37 anni e tra alti e bassi ormai da 16 soffro di ansia e attacchi di panico. Concordo ke per combattere l'ansia si debbano affrontare le situazioni ke te la fanno venire ed io lo faccio quotidianamente...e concordo anche sulle domande positive ke ci si può fare nei momenti di crisi. Essere consapevoli ke il pericolo non esiste e ke non ha senso ciò di cui ci si preoccupa inutilmente abbatte l'ansia e il panico. In questo periodo però mi capita di ricadere nei pensieri negativi e quindi arriva anche il panico...e anche bello forte...poi razionalizzo e passa... xó vorrei avere qualche consiglio appunto sulla respirazione o altro x riuscire a rilassare soprattutto la muscolatura...grazie

benvenuta.
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Come liberarsi dell'ansia

Messaggioda Th3 Filmmak3R » 07/09/2016, 22:27



Molto interessanti questi conversazioni. La narrativa del secondo post, dal punto di vista psicologico, è a parer mio inattaccabile e la condivido. Credo onestamente, e in questo caso parlo per quello che accadde a me, e magari può essere utile ad altri, che sia erroneamente poco sviluppata il tema legato all’attività motoria. Ho letto che per l’ansia non esiste un rimedio che faccia sentirsi bene nei primi giorni. Non sono d’accordissimo. Con un esercizio fisico quotidiano (ricordo inoltre di quanto sia maledettamente VERO eliminare alcol e nicotina; oltre che a seguire un’alimentazione corretta. Rileggete cortesemente: ho scritto alimentazione corretta, e non dieta. Inoltre un’ultima cosa: avete presente quando ci viene detto, o scritto come in questo caso, “bisogna reagire?”. Ecco, è esattamente questa la reazione: iniziare a fare) o se non è possibile, almeno 3 volte alla settimana l’ansia inizierà a cedere. Una settimana se non ricordo male è composta da 168h: riuscite a ritagliare 3h per voi? ATTENZIONE: Voglio riscriverlo, questa è la mia esperienza diretta, ma vi garantisco che ho sentito tante altre persone ottenere gli stessi identici risultati. La parte fisica non sostituisce quella psicologica; anche se le endorfine che crea il ns organismo grazie allo sport, vi faranno stare in un maniera, DIVINA, che non potrete crederci fino a quando non inizierete. Tutto gratis; il nostro corpo lavoro per noi. Bisogna volere solo il reale desiderio di iniziare.
Chi abita al mare (o comunque non lo ha distante) consiglio vivamente di andare a camminare (inverno compreso) sulla spiaggia: respirare l’aria che arriva dalle correnti, non potete immaginare quanto bene faccia all’ansia, alle vie respiratorie, al cuore, la pelle; il mare è una SPA a cielo aperto, libera e gratuita (naturalmente non lo leggerete su Millionaire) e chi può vada al mare a prescindere dalla stagione. Non esiste un momento migliore (oddio, se potete al mattino sarebbe perfetto) l’importante è non fare esercizio fisico (mi riferisco ad un attività intensa) la sera, perché l’adrenalina non vi farà riposare bene (in alcuni casi, non fa addirittura prendere sonno) e per questo motivo invito a svolgere lo sport durante le ore diurne.
Chi non ha soldi come non li avevo io, basta camminare o correre; mi raccomando prima di cominciare fate sempre un salto dal vs medico di base e fate misurarvi la pressione, una controllata al cuore etc. (il vs medico sa). Se ci piazzate anche 20-30 min di es. per glutei e addominali, in 6-8 mesi avrete un fisico da copertina; e non conta l’età. Provare per credere.
Se il vs c/c non ha le ragnatele come lo era il mio, consiglio ASSOLUTAMENTE di fare uno sport da ring (boxe, thaiboxe etc.) e non solo migliorerete fisicamente in maniera esponenziale, ma acquisirete tanta di quell’autostima che nemmeno immaginate (sembrano favole ma è la sacrosanta verità). E poi fare una disciplina che vi rende anche delle “macchine da guerra” per chi vi incontra per strada ed è malintenzionato, vi farà stare molto più tranquilli anche a casa; senza comprare un’arma da fuoco (naturalmente io suggerisco questa disciplina non per fare anche la parte agonistica e quindi gli incontri; quelli li farete se ne avete voglia. Non è obbligatorio quando vi iscrivete dover anche combattere). Lo sport da ring è incredibilmente fantastico per la salute fisica e mentale, ma se preferite fare altro, tipo bicicletta (su strada), calcio, pallacanestro, atletica leggere, hockey, insomma fate ciò che volete, ma fate sport (OVVIAMENTE PER CHI E’ DISTURBATO DA ATTACCHI DI PANICO, FARE SPORT E’ OSSIGENO ALLO STATO PURO: E NON ABBIATE PAURA DEL CUORE CHE ‘BUSS’ PIU’ FORTE DURANTE LO SFORZO. E’ NORMALE CHE FACCIA COSI’: SAREBBE ANORMALE SE NON LO FACESSE. OK?).
Anche il nuoto è eccezionale. Uno sport completo come il nuoto NON esiste! Chi può, lo consiglio di fare d’inverno in piscina e d’estate al mare (oppure, piscina-piscina).

Fate sport: migliorerete, ed allungherete, la vs qualità di vita. E’ scienza: è come fare 1+1=2. Capite il senso?
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Come liberarsi dell'ansia

Messaggioda Lithium-87 » 17/08/2018, 19:20



Ho sofferto per molti anni di attacchi di panico e fobia sociale. Solo da un paio di anni finalmente sono riuscita a vivere senza più questo problema ed a gestirla. Credevo di non farcela mai....
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Ai feriti che camminano perché non debbano più soffrire in silenzio...
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