MyHelp

Oggi per motivi che non sto a spiegare ho dovuto passare l'intera mattinata a "rapportarmi" con 4 persone che non conoscevo prima 3 di persona , una via messaggi, quest'ultima a capo di un organizzazione della quale faccio parte da poco e ci terrei tantissimo a non "sfigurare". Ora mi vergogno di ciò che ho detto e fatto, anche se razionalmente non ho detto e fatto niente di "assurdo",penso ad ogni singola parola e me ne vergogno, ho voglia di sparire , vorrei non aver detto mai nulla, vorrei non essere mai esistito.
Questo è solo un esempio, l'ultimo, mi vergogno di tutto di ogni parola che dico ed è sempre peggio, anche qui sul forum spesso scrivo risposte e non le invio perchè mi vergogno, ho paura di fare una cattiva impressione.

Se "l'organizzazione" di cui parli non ha stampo mafioso vale il messaggio scritto altrimenti mi dissocio da me stesso

Scrivile comunque e fregatene.
Se la gente ti deve giudicare male lo farà comunque indipendentemente da quello che farai, tu vai avanti e stai tranquillo.

É un associazione di volontariato... Ma non é per lei io mi vergogno di quello che ho detto a tutti e anche quello che dico a chiunque altro, la storia di oggi é uno dei tanti esempi che potrei fare ogni giorno...

É un associazione di volontariato... Ma non é per lei io mi vergogno di quello che ho detto a tutti e anche quello che dico a chiunque altro, la storia di oggi é uno dei tanti esempi che potrei fare ogni giorno...

ma è perché senti che qualunque cosa dici sia stupido a prescindere, o c'è un motivo in particolare?

Laremi ha scritto:É un associazione di volontariato... Ma non é per lei io mi vergogno di quello che ho detto a tutti e anche quello che dico a chiunque altro, la storia di oggi é uno dei tanti esempi che potrei fare ogni giorno...

Non vedo cosa ci sia da vergognarsi a dire il proprio pensiero, e non trovo sia necessario darsi degli stupidi.
Se non hai offeso nessuno non hai motivo di preoccuparti, chi non dice mai la sua alla fine marcisce dentro.
Invece bisogna fiorire

Blue*Sunset ha scritto:ma è perché senti che qualunque cosa dici sia stupido a prescindere, o c'è un motivo in particolare?

non è una questione di stupido.E' tutto per esempio dico una qualsiasi cosa e dopo comincio a pensarci sopra e trovo mille modi in cui quello che dico può essere frainteso, e questo comincia ad agitarmi e arrivo a scusarmi o a giustificare le cose che ho detto, e poi comincio a farmi il problema se la persona avesse pensato o meno quello per cui mi sono giustificato e mi chido cosa penserà ora di me...
Oppure se devo fare una cosa sono assalito da mille paure di farla male e comincio a fare domande a chi mi ha affidato il compito, ma alla terza domanda cominciano i problemi, mi chiedo se disturbo e spesso comincio a scusarmi e poi mi preoccupo perchè ho pura che il mio interlocutore noti la mia accentuata timidezza perchè secondo me alla mia età non è possibile essere così timidi...
E potrei farti esempio su qualsiasi discorso io faccio.
Questi pensieri vanno avanti per giorni e giorni ogni volta che parlo con qualcuno, sopratutto che conosco poco, ma anche con i miei familiari, e quindi poi la volta dopo sono ancora più spaventato di starci male per giorni allora sono ancora più timido e così all'infinito.

Naoki ha scritto:Non vedo cosa ci sia da vergognarsi a dire il proprio pensiero, e non trovo sia necessario darsi degli stupidi.
Se non hai offeso nessuno non hai motivo di preoccuparti, chi non dice mai la sua alla fine marcisce dentro.
Invece bisogna fiorire

Il fatto è che so' benissimo che le mie paure non hanno senso, e questo non fa che peggiorare il fatto di non vedere la via d'uscita.

Anche essere timidi è un ottima qualità, non hai niente di cui preoccuparti.
Se si sbaglia si chiede scusa ed al massimo ci si scherza sù, non serve che ti preoccupi del pensiero altrui, basati sul tuo e basta.

Essere timidi può essere anche una buona qualità ma l'eccesso non lo è,può essere una qualità a quindici sedici anni, ma essere così timidi a 27 anni è davvero troppo.Tanto che mi vergogno a dire la mia età.
Per il resto ti ringrazio per la risposta, ma come dicevo prima so benissimo che non ci sono problemi da farsi sul pensiero degli altri, ma io li faccio lo stesso e ne ho paura...

Laremi, quello che descrivi è un disturbo psicologico. Hai una percezione negativa di te stesso in relazione agli altri. Aspettarsi rifiuto, derisione, reazioni negative, critiche, ecc. È una visione distorta, ma non può cambiare finché non riceverai approvazione e apprezzamento da qualcuno. Restando isolato le cose non possono migliorare. Lo so che è difficile, ma se non rischi un po', le cose non cambieranno e anche tra 10 anni sarai così, ma con molte meno speranze. Se non sei capace di aiutare te stesso, fallo come se dovessi aiutare un tuo amico, come se la persona con problemi fosse un altra, questo dovrebbe alleggerirti un po' dall'ansia.

Io sono Evitante e non mi relaziono con nessuno (a livello personale) se non sono sicuro di essere accettato. Nelle relazioni impersonali, con estranei con i quali non devo parlare di me, sono tranquillo.